Non tutte le donne hanno il Punto G

Il “punto G”, definito in passato addirittura un “UFO ginecologico”, adesso è stato “avvistato” e per la prima volta fotografato.
Anatomicamente parlando, è una zona di sensibilità tattile erotica, situata sulla parte anteriore della vagina, a metà strada fra l’osso pubico e la cervice, in pratica il “punto G” consiste in una conformazione più ispessita della pareti vaginali e, con una corretta stimolazione, può facilitare ed intensificare l’orgasmo femminile.
Nella maggior parte delle donne il “punto G” è collocato nella parete anteriore della vagina ad una profondità di circa 4-5 cm. Per “trovarlo” la donna deve o accarezzarsi o meglio farsi accarezzare intimamente e flettere il dito in direzione dell’osso pubico e premere dietro l’ombelico, imitando il gesto che si farebbe per invitare qualcuno ad avvicinarsi. Esercitando una leggere pressione sulla parete anteriore della vagina, la donna potrà sentire un rigonfiamento dove la pelle è più corrugata, ma questo varia molto da donna a donna. Durante la stimolazione è possibile che la donna possa avvertire uno stimolo simile a quello di urinare e in alcune donne  si può verificare la fuoriuscita di liquido durante il raggiungimento dell’orgasmo.
Questa ricerca, se da un lato è molto positiva, poiché è l’espressione della volontà medica di “scoprire e conoscere” per aiutare le donne ad avere consapevolezza del loro piacere, dall’altro lato però può suonare anche come una condanna, poiché sembrerebbe che solo le donne che hanno questa particolarità anatomica possano provare un intenso orgasmo vaginale!
Personalmente sono contrario alla medicalizzazione del piacere e soprattutto ritengo che il vero "punto del sole" o "punto del piacere” non sia tanto una questione fisica, quanto una questione mentale ed emotiva, infatti più che di punto “G”, da Grafenberg il ginecologo che negli anni ’50 lo ha teorizzato, parlerei di punto “M” da Marco Rossi! Questo punto è molto facile da localizzare: è situato esattamente al centro della nostra fronte: é  il nostro CERVELLO!


L’estasi e l’orgasmo sono il frutto di energia, di emozioni, di stimolazioni non solo fisiche, ma soprattutto sensoriali ed emozionali, pertanto è il cervello la zona erogena che va stimolata!
Il vero “segreto” del “punto G o M” consiste proprio nel cercarlo ed è nella sua ricerca che si nasconde il suo tesoro! L’esplorazione non deve essere finalizzata alla stimolazione di un punto erogeno, quanto alla ricerca degli strati più interiori ed intimi di ogni donna.

 Le donne dovrebbero evitare di razionalizzare il loro vissuto nella ricerca fine a se stessa, ma lasciarsi trasportare da quei fenomeni interiori che vanno al di là della percezione sensoriale, al di là di quello che si può sentire, vedere o toccare.

E’ necessario mettere in gioco se stesse con tutto il proprio essere: con il conscio come con l’inconscio, con la mente come con i sentimenti, con il corpo come con lo spirito.  Dedicarsi totalmente al proprio piacere: questa  è la chiave per trovare il “punto” ed è il più grande regalo che ogni donna può fare a se stessa!
 

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