LE FOBIE

La fobia dell’altezza, la fobia degli spazi aperti, degli spazi chiusi, dello sporco, quella sociale, la fobia delle malattie, della guida ecc.: sono molte le persone colpite da qualche fobia, indipendentemente dall’età o da qualsiasi altra condizione. Ma cosa sono in realtà le fobie? E che differenza c’è, se c’è, con le paure? Le fobie sono senz’altro paure ma differiscono da queste perché sono ingiustificate, incontrollabili ed esasperate. Ho paura ad attraversa la strada perché temo di venire investito da qualche automobilista incosciente: questa è una paura fondata, il pericolo è reale. Anzi, qui la paura è molto utile perché mi tiene all’erta e mi spinge ad essere attento ai veicoli ed alla loro velocità. La paura è un’emozione fondamentale che ci ha consentito di sopravvivere nei millenni, proprio perché ci mette in condizione di evitare i pericoli o di affrontarli adeguatamente. Questa emozione, infatti, mette in moto reazioni sia a livello psichico che fisico che ci predispongono all’attacco o alla fuga, che sia fuga fisica o immobilità, comportamenti risultati utili per la salvezza. Si capisce quindi che la paura vera e propria ha un oggetto reale che la scatena, è adeguata allo stimolo, nasce all’apparire del pericolo e si estingue facilmente.

Le fobie, al contrario, sono per lo più sganciate dalla realtà, anche se vi possono scaturire, ma sono create dalla psiche, alimentate da fantasie, consce ed inconsce, e vivono poi nel tempo di vita propria. Il soggetto non è in grado di gestirle, controllarle, ridimensionarle, ma ne viene sommerso, pur con la consapevolezza, spesso, che razionalmente non hanno senso. “Dottoressa ho sempre paura di essere ammalato, il mio corpo continua a darmi segnali, non sto bene, anche se le frequenti visite ed esami non evidenziano mai nulla”. “Mia figlia non esce di casa da tempo, ha anche paura di guidare e la devo accompagnare ovunque”. Questi esempi ci parlano di fragilità, di difficoltà a vivere sereni e spesso di poca autonomia personale. La psiche crea e mantiene per lungo tempo paure che limitano la libertà, inducendo la persona a costruire mille barriere interne che si riflettono in una quotidianità difficile e sempre più ristretta. L’evitamento è la difesa più praticata: ho paura degli spazi grandi allora evito di uscire di casa, ho paura di quelli piccoli allora evito gli ascensori e simili, ho paura di stare in mezzo alla gente allora evito feste, cinema, occasioni sociali. Oltre a limitare la propria autonomia personale perché spesso chi ne soffre richiede di avere accanto una persona che la rassicuri e l’aiuti.

Da un punto di vista psicanalitico le fobie hanno un significato simbolico, sono cioè la rappresentazione evidente di stati psichici più profondi e nascosti e di “nodi” interni irrisolti, che trovano la loro origine nelle vicende passate, anche molto antiche, della vita del soggetto. Possono riguardare i rapporti familiari, o esperienze difficili o traumatiche, o specifiche difficoltà e fragilità evolutive. I sintomi possono essere simili, ma poi ogni persona ha la sua storia, unica ed irripetibile.

14.5.2025

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