Gelosia o diffidenza?

Abrham

Non so come definire questo sentimento, lo porto con me da anni, dalla mia prima relazione amorosa fino ad ora non riesco a comprenderlo, ho sempre voluto distanziarmi da questo sentimento, forse perchè l’idea che io possa generare questo sentimento mi ha sempre spaventato o forse non volevo farne parte. Sono ormai più di tre anni che la frequento, sono stati anni pieni di alti e bassi, ho scoperto molto di me, e molto di lei, amo molti sui lati e altri lati non mi piacciono. E con lei ho provato a capire questo sentimento più con chiunque altra, due differenti modi di pensare, molto spesso mi chiedo se anche lei prova questo mio stesso sentimento, ma come ho fatto io ; lo allontana perché pensa che sia un sentimento tossico, oppure non lo prova proprio, ma sta di fatto che io quando esce fuori questa sensazione non riesco a reprimerla e nemmeno ad allontanarla. Non so effettivamente come mi sento, non capisco molti dei miei sentimenti, non so ancora definire e stabilire una relazione sana con i miei pensieri. Penso di essere un ragazzo analitico e consapevole di quello che provo e penso, ma davanti a questo sentimento non riesco a trovarmi, mi fa sentire come un pesce fuori d’acqua, mi fa sentire a disagio con me stesso, uno dei motivi è anche per il fatto che non trovo una via di mezzo con lei, perché per lei un pensiero cosi è LIMITANTE, quanto odio questa parola, il fatto che lei affermi che io mi limito nel mio pensiero solo perché in me nasce questo sentimento mi fa sentire una merda, perciò ogni volta che viene fuori questo sentimento io non riesco a sentirmi compreso da lei, non so effettivamente se parole confrontanti dette da lei possano essere utili, non so nemmeno cosa potrebbe aiutarmi, forse una parte di me vorrebbe che lei facesse determinate cose per non far in modo che io non prova questo sentimento, che per quanto una parte di me lo vorrebbe, penso sarebbe un pensiero ingiusto e EGOISTA, poi conoscendola non lo farebbe, e per questo sono contento. A volte penso che butto mota fiducia nella relazione, per molto ci ho lavorato con l’intento di creare un legame a lungo termine, un po’ lo trovo fantasioso, sicuramente il me del passato non avrebbe mai pensato di fare questa cosa, in tutte le relazioni che ho avuto sento di aver sbagliato qualcosa, cioè che non ci credevo abbastanza, alle prime cose che mi davano fastidio mi allontanavo, ma con lei ho resistito, e a volte penso di aver resistito più di quello che penavo di riuscirci. Ho paura, si ho paura! Paura che tutto questo provare e riprovare a farmi andare bene le cose non possa diventare nocivo per me, paura di non essere capito, perché non lo so, ma sento che lei non mi capisca su questo, forse perché ha un modo di pensare più “soft”, cioè che magri è dell’idea “va come va”, poi io sarei anche il primo ragazzo con cui ha mai avuto una relazione cosi lunga, perciò magari vorrebbe sperimentare e vivere magari un periodo da single o cose cosi, non so… Io non so cosa voglio fare con lei e nemmeno con me stesso, una parte di me inizia a pensare a volere una stabilità, è un pensiero nuovo, un pensiero che forse in qualche modo mi mostra che sto maturando, un pensiero che fino a un anno fa non conoscevo, perciò non so se lei un pensiero del genere ce l’ha, non credo proprio, è scappata per 2 mesi da qua proprio per questo. Un’altra parte di me invece vorrebbe scappare da qua, andare altrove e iniziare una nuova vita, cambiarle le chiavi di casa che sono le stesse da quando ho 10 anni. Non so dove e non so come, ammetto che mi piaceva l’idea di poterlo fare con lei, ma ora non so se è una scelta saggia, perché una parte di me ha paura, non per lei, no ma per me stesso, mi sento abbandonato, forse è questo il sentimento più spaventoso che devi affrontare tutti i giorni nella vita adulta, l’idea che qualunque cosa accada saranno cazzi tuoi… Vorrei dirle molte dei miei sentimenti, in particolare di questa che ogni volta che Viene mi respinge dalla orbita che ho creato attorno a me e lei con tanta fatica, ma temo che non mi capirebbe, temo che lei sia fissa dell’idea che quello che fa lei non è sbagliato, ma nonostante ciò credo che non vorrebbe nemmeno fare qualcosa per venirmi incontro, in breve penso che lei dica tipo “o ti togli dalla testa questo sentimento\pensiero o ti attacchi!” Io ci ho provato molte volte ma penso di non riuscirci, che se poi devo vivermela con questo pensiero significa che devo essere in qualche modo staccato, l’idea che lei potrebbe tradirmi potrebbe manifestare in me l’idea che posso farlo anch’io e che non sarebbe un errore, ma una compensazione, perché non ho certezza che lei non lo faccia o che non lo abbia già fatto. Forse il sentimento è nato da quell’episodio che ho voluto a forza e fatica reprimere, quella di lei quando è stata da questo presunto amico e ex compagno, che ha incontrato dopo l’università a caso e l’ha invitato a mangiare da lui e alla fine è rimasta dormire lì, lei diceva che in casa erano lei, lui e la sorella di questo tizio, da li credo che la mia mente è rimasta in qualche modo traumatizzata, non so perché ho spinto a voler continuare la relazione, perché forse per non farmi sentire da me stesso di aver fallito l’ennesima relazione e di essere scappato appena le cose sono diventate scomode. Ammetto che da lì quando nascevano nuovi sentimenti simili o episodi del genere la mia mente veniva scossa da quel sentimento, lungo il tempo passato insieme, lei mi ha detto che non era successo nulla e ci rimaneva pure male tirando fuori parole del “mi dispiace che non ti fidi di me dopo tutto questo tempo di relazione”, forse ha ragione, io ci ho provato e riprovo ma una parte di me non si fida di lei, non mi fido quando esce con altri, non mi piace che lei me lo dice con leggerezza perché per lei è una questione leggera, non mi piace che lei pur sapendo questa mia difficoltà prenda ln questione con molta leggerezza. Attualmente lei si trova nel sud asiatico per viaggio da sola, e di recente mi ha detto che è uscita con uno, e non me l’ha detto lo stesso giorno, ha aspettato giorni, la sua scusa? Voleva dirmelo in chiamata non via messaggi. Ma il punto è che ci eravamo sentiti in videro chiamata anche i giorni precedenti, non capisco, non riesco a capire perché lei si comporta come se questa cosa fosse normale, mi chiedo come si sentirebbe lei se fossi io al suo posto, dovrei iniziare anch’io a uscire con altre ragazze per farla capire? Come devo comportarmi? Devo rompere la relazione? Mi dispiacerebbe moltissimo perché è una persona che amo e su cui ho posto molto la mia fiducia e il tempo, perché un parte di me davvero vorrebbe crederci e crescere con lei. Non soooo.. qualcuno mi aiuti.

3 risposte degli esperti per questa domanda

ciao Abrham, quel sentimento di gelosia o diffidenza che descrivi può essere difficile da gestire, ma è importante ricordare che non sei sbagliato per provarlo. È un'emozione umana che, anche se scomoda, può rivelare molto di ciò che è importante per te. Il fatto che ti senti a disagio con questa sensazione dimostra che sei consapevole di te stesso e desideri trovare una soluzione che sia salutare per te e per la relazione. La tua partner potrebbe non comprendere pienamente il tuo sentimento perché, come hai detto, potrebbe avere un modo di pensare diverso dal tuo. Questo non significa che i tuoi sentimenti siano meno validi, ma potrebbe indicare che c'è bisogno di una conversazione più profonda e sincera. Forse potresti esprimere il tuo disagio in un modo che non giudica o incolpa, ma che si concentra su come ti senti e su ciò che hai bisogno di capire.Ad esempio, puoi dirle qualcosa come: "Quando accadono queste situazioni, mi sento molto vulnerabile e insicuro. Non voglio limitarti, ma vorrei capire meglio il tuo punto di vista e trovare insieme un modo per affrontare queste sensazioni." La fiducia è uno degli elementi più fondamentali in una relazione. L'episodio che hai menzionato sembra aver avuto un impatto significativo su di te. Se senti che non riesci a ricostruire la fiducia, potrebbe essere utile chiederti cosa ti serve per sentirti più sicuro nella relazione. Stabilire confini chiari, che siano rispettosi per entrambi, può aiutare a creare un senso di stabilità. Se una parte di te desidera stabilità, è importante non ignorare questa voce. Maturare significa anche fare i conti con le tue paure e comprendere che una relazione sana richiede lavoro da entrambi i partner. Ma se continui a sentirti abbandonato o non capito, chiediti se questa relazione ti sta dando ciò di cui hai bisogno per crescere e sentirti soddisfatto. La paura di perdere una persona amata è naturale, ma potrebbe essere utile riflettere se stare insieme ti sta aiutando o ti sta ostacolando. Non devi prendere una decisione affrettata. Prenditi il tempo necessario per capire cosa vuoi davvero, sia per te stesso che per la relazione. Infine, Abrham, ricorda che non sei solo in questo. Parlare con un terapeuta potrebbe offrirti un punto di vista esterno e più chiaro. Le relazioni sono complesse e i sentimenti non sono sempre facili da gestire, ma il fatto che stai cercando di affrontare tutto questo dimostra grande forza e sensibilità.  Se vuoi approfondire, sono qui per te

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Caro Abrham,

Hai scritto molto e posso dirti con certezza che non comprendo fino in fondo i tuoi sentimenti, ma comprendo la tua confusione di fronte a questo "vivere" difficile da definire, che ti accompagna da anni e sembra intensificarsi nella tua attuale relazione. È un'esperienza comune sentirsi sopraffatti quando emozioni profonde come la paura dell'abbandono, l'insicurezza o la gelosia si mescolano, specialmente se radicate in esperienze passate che hanno scosso la tua fiducia, come l'episodio che hai menzionato riguardo al suo amico. Questi sentimenti, se non compresi ed elaborati, possono diventare un fardello pesante, facendoti sentire 'un pesce fuor d'acqua', a disagio con te stesso e disconnesso dai tuoi stessi pensieri, nonostante la tua natura analitica.

Il tentativo di reprimere o allontanare queste emozioni, forse per paura di essere 'limitante' o 'egoista', o per il timore di affrontare un conflitto, spesso le rende più potenti e pervasive. La sensazione di non essere compreso dalla tua partner, che liquida il tuo sentire come un limite, aggiunge un ulteriore strato di sofferenza e isolamento, minando la base di fiducia e supporto reciproco che cerchi in una relazione a lungo termine. Questo ti lascia in un limbo doloroso: da un lato desideri stabilità e un futuro insieme, dall'altro senti l'impulso di fuggire, di ricominciare altrove, spaventato dalla possibilità che i tuoi sforzi siano vani o addirittura nocivi per te.

È comprensibile che tu ti senta combattuto tra l'amore e l'investimento emotivo nella relazione e la paura costante che mina la tua serenità. La mancanza di fiducia, alimentata da episodi passati e recenti comportamenti percepiti come leggeri o poco trasparenti, crea un circolo vizioso difficile da spezzare. Considerare azioni come 'uscire con altre per farla capire' nasce spesso da questa frustrazione profonda, ma raramente porta a una comprensione autentica o a una risoluzione costruttiva.

Per trovare un po' di pace e chiarezza, potrebbe essere cruciale affrontare apertamente questi sentimenti con la tua partner. Non si tratta di accusare, ma di esprimere la tua vulnerabilità, la tua paura e il tuo bisogno di sicurezza e trasparenza in modo assertivo ma non aggressivo. Spiega come ti senti e perché certi comportamenti scatenano queste reazioni, partendo magari dall'episodio specifico che percepisci come l'inizio di questa sfiducia radicata. Un dialogo onesto può aiutare entrambi a capire se siete sulla stessa lunghezza d'onda riguardo al futuro e se siete disposti a venirvi incontro per costruire (o ricostruire) una relazione basata sulla fiducia reciproca e sulla comprensione.

Allo stesso tempo, è importante riconoscere che questa lotta interiore è profonda e merita attenzione. La paura dell'abbandono e la difficoltà a fidarsi potrebbero beneficiare di un'esplorazione più personale. Lavorare su te stesso, magari considerando il supporto di uno psicologo, potrebbe fornirti gli strumenti per comprendere l'origine di queste insicurezze, gestirle in modo più sano e costruire relazioni future (con lei o meno) su basi più solide e consapevoli.

Ricorda, prenderti cura del tuo benessere emotivo non è egoismo, ma un passo fondamentale per vivere relazioni più equilibrate e soddisfacenti per te.

Dott. Francesco Giampaolo

Dott. Francesco Giampaolo

Roma

Il Dott. Francesco Giampaolo offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Roma

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