Gentili dottori, Sono una ragazza di 23 anni, introversa, introspettiva e solitaria. Non ho molti amici e nemmeno li ho avuti in passato perché ho sempre preferito la compagnia di poche persone. Non so perché ma ho avuto delle difficoltà a fare delle amicizie e a mantenerle nel tempo, l’amicizia è per me un valore sconosciuto. In generale non ho mai creduto nella genuinità delle persone e per me l’amicizia vera non esiste. È capitato che al liceo ho conosciuto un ragazzo che è diventato il mio migliore amico e tutt’oggi lo è. Ci vogliamo bene però è nato un problema. Ho avuto spesso il bisogno di rompere la nostra amicizia perché lo considero una persona un po’ negativa. Sta spesso malato, ha problemi con se stesso e la famiglia, ha lo psicologo da anni e in generale quando parla menziona sempre i suoi problemi. Cambia spesso umore e io stessa mi premuro di usare bene le parole in sua presenza perché diventa volubile. In generale, avverto la sensazione che quando non ci sentiamo o siamo distanti sto meglio. Non vorrei abbandonarlo, ma voglio cambiare alcuni schemi del passato e vivere di gente positiva, gli voglio bene ma non so più se continuare a essere sua amica, sento che non è quello che voglio. Come devo fare?
Buongiorno Giselle,
il significato che diamo all'amicizia dipende anche da come abbiamo imparato a relazionarci con le nostre figure d'attaccamento. La sicurezza e la fiducia che abbiamo sperimentato, in misura minore o maggiore, si rispecchia nella vita adulta nel modo in cui ci relazioniamo con gli altri e, soprattutto, come scegliamo le persone a cui legarci.
Che cosa ha tenuto insieme la vostra amicizia? Ciò che l'ha fatta nascere ha gli stessi connotati di ciò che permetterebbe di farla continuare?
L'esclusività dei rapporti che lei descrive in termini di selettività, potrebbe portare sì a relazioni più intense ma allo stesso tempo esclusive. Quanto spazio dare agli altri e quanto entrare nello spazio dell'altro dipende dai nostri bisogni. Al momento lei potrebbe sentirsi stretta in una relazione amicale esclusiva, in cui i vissuti emotivi negativi dell'altro paiono prendere il sopravvento sulla sua persona.
A questo punto, potrebbe essere utile rivalutare dentro di lei i connotati e i confini di questa amicizia e parlarne con il suo amico.
L'amicizia deve essere un valore aggiunto, non una privazione o un elemento di chiusura.
Le auguro buona giornata
dott.ssa Alessia Serio
Torino
La Dott.ssa Alessia Serio offre supporto psicologico anche online
Capisco quanto possa essere difficile questa situazione per te. È evidente che ti preoccupi per il tuo amico, ma al tempo stesso senti il bisogno di proteggere il tuo benessere emotivo. Ascolta te stessa: Le tue sensazioni sono valide e importanti. Se senti che la relazione ti appesantisce e ti fa stare meglio quando siete distanti, questo è un segnale che non dovresti ignorare. Stabilisci limiti sani: Puoi cercare di mantenere l'amicizia con il tuo amico, ma allo stesso tempo stabilire dei limiti per proteggere il tuo benessere. Ad esempio, potresti decidere di ridurre la frequenza dei vostri incontri o delle vostre conversazioni. Potrebbe essere utile parlare con il tuo amico e spiegargli come ti senti. È possibile che non si renda conto dell'impatto che il suo comportamento ha su di te. Rifletti su quanto la relazione sia equilibrata. Se ti senti sempre in dovere di sostenere il tuo amico senza ricevere lo stesso supporto, potrebbe essere utile riconsiderare il valore della relazione per te. La tua salute mentale e il tuo benessere devono essere una priorità. Non sentirti in colpa per voler mettere te stessa al primo posto.
Ricorda che non sei sola e che è importante prenderti cura di te stessa. Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, sono qui per aiutarti.
Dott.ssa Antonella Bellanzon- mail: bellanzon@virgilio.it
Massa-Carrara
La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online
Cara Giselle dalle tue parole pare tu sia orientata a cercare e frequentare persone equilibrate con tendenze positive e mi pare che a 23 anni questo sia molto sano. Segui il tuo bisogno e procedi in questa direzione perché le persone di cui ci circondiamo influenzano molto la nostra possibilità o meno di sviluppare le nostre potenzialità positive.
Rispetto al tuo amico conserva il bene che nutri per lui, frequentalo meno e solo se te la senti e gestisci la presa di distanza con la consapevolezza che devi seguire te stessa prima di tutto, nessun obbligo di assistenza ad altri.
Se vuoi un supporto su come gestire questo passaggio sono a disposizione per incontri online.
Buon proseguimento
Dottssa Gemma Facchinetti
Bergamo
La Dott.ssa Gemma Facchinetti offre supporto psicologico anche online