Ho una relazione con un uomo cui sono molto affezionata

Natalie

Buongiorno. Ho una relazione con un uomo cui sono molto affezionata, da 10 anni, abitiamo a 25 km di distanza. Io quasi 60 anni lui 66. Non ci sono figli nelle nostre vite. Lui in pensione da alcuni mesi, ora si prende cura a tempo pieno dell'anziana madre con cui convive da sempre. Io resto sullo sfondo. Il tempo che mi può dedicare è ridotto all'osso, non riesce nemmeno più a venire a trovarmi. Di solito vado io da lui la sera del sabato e si trascorre la serata in casa con sua mamma. Devo dire che è una buona persona e mi fa piacere portarle un sorriso e un po' di conforto. Purtroppo però mi rendo conto che mi sto sentendo sempre più sola e messa in secondo piano, senza un minimo di progettualità futura e sto soffrendo per questa situazione di distacco e di relazione vissuta sempre peggio. Aggiungo che vivo in una frazione in provincia, mi manca la mia città dove però non ho sufficienti mezzi per poter tornare. Non ho praticamente amicizie, solo conoscenze molto superficiali e mi manca una rete sociale.. Ormai trascorro la quasi totalità del mio tempo a dedicarmi alla mia professione molto impegnativa e di grossa responsabilità e mi rendo conto che è tutto sempre più grigio e faticoso...Vorrei chiedervi un parere e un consiglio su questa situazione. Grazie per l'attenzione. Natalie.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve Natalie, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online