Come goderti il tuo pasto mangiando in maniera consapevole

Immagina di avere davanti a te il tuo dolce preferito, la fetta di torta per cui vai matta o ancora quel cibo salato che tanto ti piace. Bene, cosa fai? Cominci a mangiarlo. Dai un primo morso e lo trovi veramente delizioso. Ne dai un secondo ed è ancora buonissimo, forse un po' meno rispetto al primo, ma non importa. Ad un tratto, arriva un messaggino sul cellulare che cattura la tua attenzione. Fai clic, lo leggi e magari rispondi mentre stai ancora continuando a mangiare la tua fetta di torta.

Cosa può succedere a questo punto?

Ti accorgi, una volta terminata l’operazione sul tuo cellulare, che la fetta di torta che era presente nel piatto è improvvisamente sparita, senza essertene nemmeno resa conto. Però, non è sparita nel nulla poiché le dita ancora appiccicose e le tracce di sapore sulla tua lingua sono lì a ricordarti che l’hai mangiata proprio tu e non un altro.

A questo punto, un senso di delusione e insoddisfazione comincia a fare capolino inducendoti a consumare un'altra porzione di quel cibo poiché non senti ancora di essere pienamente appagata e soddisfatta. Mentre stai tentando di fare il bis, il tuo critico interiore cominica a tuonare: "Cosa stai pensando di fare?” "Non ricordi che stati cercando di perdere peso? Di mangiare meglio?".

Detto ciò, viene da chiedersi come mai il cibo possa diventare fonte di infelicità e di sentimenti negativi.

La risposta sta nella nostra incapacità di essere presenti mentre mangiamo. Il problema principale non è il cibo, perché il cibo è solo cibo e in quanto tale non è né buono né cattivo, ma nella nostra mente, ossia nella mancanza di consapevolezza rispetto ai segnali che il nostro organismo, la nostra mente e il nostro cuore ci inviano.

Mangiare consapevolmente, come la Mindful Eating insegna, ci aiuta ad imparare a porci in ascolto delle sensazioni e delle esigenze del corpo, a riconoscere il senso di fame e sazietà e, soprattutto, a scoprire quale parte di noi ha realmente fame e come soddisfarla nel modo giusto.

Nella pratica del mangiare consapevole impariamo a prestare attenzione all’esperienza alimentare.  

Ci concentriamo sui colori, sui sapori, sugli odori, sulle consistenze del cibo. Cerchiamo di capire in quale parte del corpo proviamo fame, se ci sentiamo soddisfatti. Nel fare tutto questo, assumiamo un atteggiamento non giudicante e non critico. Semplicemente assistiamo alle molteplici sensazioni e ai pensieri che emergono mentre consumiamo un pasto. Prestiamo attenzione anche alla nostra mente e pur evitando giudizi e critiche, osserviamo quando la nostra mente si distrae, allontandosi da ciò che stiamo mangiando o bevendo. Notiamo come il mangiare influenzi il nostro umore e come le nostre emozioni, come l’ansia, influenzino a loro volta il mangiare.

Vedremo come un passo dopo l’altro riacquisiremo quel senso di libertà e di agio che avevamo durante l’infanzia.

Le vecchie abitudini di mangiare senza prestare attenzione al momento del pasto non sono facili da cambiare. Non occorre, però, fare cambiamenti drastici perché dobbiamo sempre ricordare a noi stessi che il cambiamento duraturo richiede tempo e si fonda su piccoli passi.

L’importante è cominciare!

 

Riferimento bibliogragrafico: Jan Chozen Bays "How to really enjoy your meal"

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