Come fare una critica costruttiva

Criticare è molto facile ma riuscire a farlo senza offendere nessuno è sicuramente più difficile.

Imparare a formulare una critica costruttiva può aiutarci in ogni ambito di vita che si tratti di lavoro o di rapporti coppia. La critica costruttiva rappresenta un modo per dare un feedback onesto e per chiedere agli altri di cambiare un loro comportamento che ci ha infastidito o arrecato conseguenze spiacevoli.

Può capitare spesso di vedere nelle persone con cui lavoriamo o con cui viviamo la quotidianità qualcosa che vorremmo correggere ma di non sapere come farlo, senza cadere in offese o in atteggiamenti che possano essere percepiti dall’altro come aggressivi.

Quindi, cosa fare per rivolgere critiche che siano costruttive e non distruttive?

La prima regola da seguire è quella di scegliere il momento più adatto. Sebbene non vi sia un momento “giusto”, ricordiamo che alcune critiche è meglio farle in privato piuttosto che in pubblico oppure dopo essersi calmati.

Dopodiché è bene partire da un’introduzione del tipo: “vorrei parlarti di ….

Nell’affrontare il comportamento sbagliato, occorre criticare l’azione in questione e non la persona e il suo valore mantenendo così l’attenzione sul problema e non sull’interlocutore.

In caso contrario, il rischio che si corre è quello di trasformare la critica in un attacco alla persona nella sua globalità, portando l’interlocutore ad un atteggiamento di chiusura e difesa.

Quando si rivolge una critica è necessario parlare in prima persona, evitando poi l’uso di battute, ironia o sarcasmo che porterebbero soltanto ad un peggioramento della situazione e del confronto.

Diventa poi fondamentale essere espliciti nelle richieste che dobbiamo avanzare. A tal proposito è doveroso ricordare che gli altri non sanno cosa vogliamo da loro se non siamo noi a dirlo. Prepariamoci comunque ad un compromesso.

L’ultimo punto, non perchè sia meno importante, da tenere in considerazione è il fatto di protestare solo con le parole e non con la mimica facciale o con il tono di voce. Spesso usiamo le parole adatte ma mostriamo un comportamento non verbale che renderebbe aggressivo anche un semplice saluto.

Accompagnare, invece, le nostre esternazioni ad un comportamento non verbale calmo ed accogliente, evita di innescare una risposta di attacco/fuga nell’interlocutore e rende le nostre parole sicuramente più efficaci. 

È produttivo, al contempo, avere un atteggiamento collaborativo per cambiare / modificare, se il caso elaborando assieme all'interlocutore una strategia per migliorare, individuando assieme i passi da compiere.

Queste sono alcune accortezze a cui possiamo fare riferimento per formulare critiche costruttive. La critica deve servire a "costruire" e non a demolire, deve servire a crescere e a fungere da stimolo per migliorare e migliorarsi.

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