Non riuscire ad esprimersi verbalmente

Grazia

Sono una studentessa delle superiori e faccio una fatica ogni volta che devo studiare per le interrogazioni. Il problema non è il numero di pagine, anche perché la maggior parte delle volte le studio di volta in volta che vengono spiegate. Non è neanche qualche difficoltà nell’apprendere perché capisco bene gli argomenti e infatti riesco a fare collegamenti ed esporre molto bene negli scritti. Invece all’orale perdo ogni capacità espressiva: non riesco a trovare le parole, i collegamenti ci sono ma solo nella mia testa, finisco per dimenticare anche di cosa dovevo parlare. Questo vale non solo al momento dell’interrogazione, ma anche quando studio da sola o in compagnia. Mi sembra addirittura che le mie esposizioni erano di gran lunga migliori quando ero alle medie che adesso. Eppure ho acquisito molte più parole e concetti, è la fluidità nel discorso che ho perso. Forse è perché prima, avendo meno cose da studiare, potevo concentrarmi meglio su come esporre? O forse è qualche problema di memoria, concentrazione ecc?

8 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Grazia, grazie per aver scritto su questa piattaforma.

Immagino quanto possa essere frustrante per te. Volevo farti qualche domanda per comprendere meglio la tua situazione:

a scuola sei sostenuta dagli insegnanti o dai tuoi compagni per questa difficoltà che lamenti? Hai avuto modo di renderne partecipe qualcuno? C'è stato un momento in particolare dopo il quale hai sentito di maturare questa difficoltà?

Leggerò con piacere le tue risposte e se avrai voglia di contattarmi puoi trovarmi qui.

Un caro saluto,

Dott.ssa Alessandra Papi

Dott.ssa Alessandra Papi

Dott.ssa Alessandra Papi

Roma

La Dott.ssa Alessandra Papi offre supporto psicologico anche online

Ciao Grazia, quello che descrivi è molto più comune di quanto pensi, e no: non è un segnale che sei “meno brava” o che c’è qualcosa di rotto in te. Hai già fatto un’osservazione molto acuta: la tua difficoltà non è nello studio o nella comprensione, ma nell’espressione verbale in situazioni orali. È una cosa specifica, e ha diverse possibili cause (nessuna grave, ma tutte superabili con gli strumenti giusti).

  1. Sovraccarico cognitivo: Alle superiori le informazioni da gestire aumentano. Anche se sei preparata, può succedere che la mente vada “in tilt” nel momento in cui deve recuperare, organizzare e verbalizzare le idee in tempo reale. È come se ci fosse troppo materiale nella testa e non si riuscisse a "prendere il filo giusto".
  2. Ansia da prestazione. Anche lieve, l’ansia può bloccare l’accesso a ciò che sai. È come se la tua memoria a breve termine venisse disturbata: non è che non sai le cose, ma non riesci a “tirarle fuori” quando servono. Negli scritti hai tempo e tranquillità per rielaborare. All’orale, la pressione cambia tutto.
  3. Mancanza di allenamento orale Alle medie magari eri più seguita o avevi meno da gestire, quindi potevi concentrarti di più su come dire le cose. Ora sei più autonoma, e la parte orale può finire in secondo piano. Ma parlare in modo chiaro è una competenza che va allenata, come scrivere o studiare.

Studia ad alta voce
Forse lo fai già, ma prova a metterti davanti a uno specchio o a registrarti. Non solo ripeti: prova a spiegare gli argomenti con parole tue, come se fossi un’insegnante. Fallo ogni volta, anche per 10 minuti, e vedrai che con il tempo migliorerai.

Simula interrogazioni
Fatti interrogare da un’amica, da un familiare, o anche da una voce registrata (tipo la tua). Abituarti all’idea di dover rispondere "sotto stimolo" ti aiuta ad allenare la prontezza.

Non sei "regredita". Stai crescendo e il livello si è alzato: è normale che il tuo modo di studiare e parlare debba evolvere con te. E ce la farai.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Carissima Grazia, credo sia una questione di affollamento mentale, di un dialogo interno conflittuale e costante che blocca e disorganizza il naturale percorso dei pensieri. Così perde in presenza e lucidità mentale. Le consiglio un percorso di psicoterapia che la porterebbe a conoscere la natura di questi pensieri incessanti e disturbanti. Buona serata

Ciao Grazia,
quello che descrivi è piuttosto comune e non indica necessariamente un problema grave. Spesso la difficoltà nell’esprimersi oralmente nasce da un mix di ansia da prestazione e autocritica: vuoi fare bene, ma la tensione blocca il flusso delle idee.
Il fatto che tu riesca bene negli scritti dimostra che le conoscenze ci sono altrimenti i collegamenti non li riusciresti a fare.
Ti potrebbe aiutare esercitarti ad alta voce, magari registrandoti, per prendere confidenza con l’esposizione, oppure parlare davanti allo specchio potrebbe aiutarti.
Se il blocco persiste o peggiora, un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarti a capire meglio cosa sottende e superarlo più serenamente.
Un saluto cordiale

Dott.ssa Michelina Federico

Dott.ssa Michelina Federico

Caserta

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Ciao Grazia,

ho letto il tuo messaggio ed in merito alle tue domande non posso risponderti con una risposta certa in quanto dispongo di limitate informazioni. Da quanto tu hai esposto nel tuo messaggio, la tua difficoltà nell'esprimere ciò che hai studiato può essere dipese da diversi fattori es. una maggiore difficoltà nello studio che può essere diventato più complesso rispetto le scuole precedenti e quindi forse dovresti rivedere il tuo metodo di studio, oppure una difficoltà legata alla tua autostima che ti può provocare delle difficoltà espressive o influenzare le tue aspettative,  oppure può essere dipeso da un momento transitorio dove magari la tua concentrazione è affaticata da uno stato di stress o delle preoccupazioni che stai vivendo ....come vedi le motivazioni possono essere davvero molteplici.

Se vuoi discuterne in maniera più approfondita se vuoi possiamo fissare un incontro gratuito online senza alcun obbligo successivo oppure se vuoi puoi scrivermi privatamente e sarò ben lieta di poterti rispondere ad ogni tua domanda.

Resto a tua completa disposizione.

Un caro saluto

Dott.ssa Chiara Ilardi

 

Dott.ssa Chiara Ilardi

Dott.ssa Chiara Ilardi

Roma

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buonasera,
prima di tutto voglio dirti che quello che stai vivendo è assolutamente comprensibile e molto più comune di quanto possa sembrare. Il blocco che hai descritto durante le interrogazioni orali potrebbe essere legato a diversi fattori, spesso connessi tra loro.

Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, il fenomeno che descrivi potrebbe essere legato a un’ansia da prestazione. È possibile che tu ti senta sotto pressione quando devi esporre oralmente, e questo possa bloccare il flusso naturale dei pensieri. Spesso, quando siamo in ansia, il nostro cervello entra in uno stato di "sovraccarico", e questo rende difficile recuperare le informazioni o ricollegarle in modo fluido. In effetti, il fatto che tu abbia chiaro ciò che vuoi dire nella tua testa ma poi non riesca ad esprimerlo, è un segnale tipico di blocco emotivo o ansioso, più che di una vera difficoltà di memoria.

Inoltre, potresti aver sviluppato una certa auto-percezione negativa riguardo le tue capacità orali. Se ti sei sentita insicura in passato o hai avuto esperienze che ti hanno causato delusione o frustrazione, è possibile che il tuo inconscio si stia preparando a "fallire" anche prima che tu inizi a parlare, e questo crea un circolo vizioso.

Infine, come suggerisci tu stessa, anche il carico di studio può avere un impatto. Con l’aumento dei contenuti da imparare, può essere più difficile concentrarsi e organizzare le informazioni in modo fluido durante l’esposizione orale, soprattutto se ci si sente sovraccarichi.

Se questa difficoltà ti crea un notevole disagio, un percorso di consulenza psicologica potrebbe essere utile per lavorare sull’ansia da prestazione, sulla gestione del blocco emotivo e sul rafforzamento delle tue capacità di espressione orale in modo più fluido e sicuro.

Se desideri, possiamo fissare una prima consulenza per esplorare insieme la situazione e sviluppare strategie personalizzate che possano aiutarti a sentirti più sicura ed efficace nelle tue esposizioni orali.

Resto a disposizione,
Maria Limongelli

Ciao Grazia, quello che stai vivendo è più comune di quanto pensi, soprattutto durante l’adolescenza.

Alle medie probabilmente ti sentivi più spontanea e meno sotto pressione. Ora, alle superiori, il livello di richiesta è più alto, ma spesso cambia anche la percezione che hai di te stessa: inizi a giudicarti di più, a confrontarti con gli altri, a temere l’errore. Tutto questo può creare insicurezza, anche se dentro di te le idee ci sono.

Non sembra affatto un problema di intelligenza, memoria o comprensione.  Il punto è che, quando parli davanti a qualcuno, subentra l’ansia o il timore del giudizio, e questo può bloccare l’accesso a quello che in realtà sai perfettamente. È come se la mente andasse in tilt per “proteggersi”.

Questo ha a che fare con lo sviluppo della personalità e con l’autostima, che in adolescenza è in fase di costruzione. Non è una tua colpa: è una fase delicata in cui si diventa più consapevoli di sé, ma anche più critici verso se stessi.

Il mio consiglio? Non cercare solo di “studiare meglio”, ma prova a riflettere su come ti senti quando parli, sul rapporto che hai con te stessa e con gli altri. Un piccolo percorso psicologico potrebbe aiutarti a sicuramente, a ritrovare fiducia e capire meglio come funziona la tua mente in questi momenti.

Hai già tante risorse. Serve solo imparare ad usarle anche sotto pressione. E si può fare

Dott. Nicola Nacca

Dott. Nicola Nacca

Caserta

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