ATTACCHI DI PANICO: il corpo parla

ATTACCHI DI PANICO: il corpo parla

Le persone che soffrono di attacchi di panico hanno vissuto momenti di stress, difficoltà e sofferenze forti, che hanno inciso sul loro equilibrio affettivo. Il corpo “parla” di questa disagio attraverso delle manifestazioni fisiche (sintomi) legate al vissuto della persona e alle sue relazioni.

Secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbo Mentali; APA, 2013)

” il Disturbo di panico si caratterizza per la presenza di ricorrenti e inaspettati attacchi di panico, e cioè degli episodi caratterizzati dalla comparsa improvvisa di un’intensa paura, che raggiunge il picco in pochi minuti, e che si accompagna tutti o ad alcuni dei seguenti sintomi:

  • tachicardia o palpitazioni
  • tremori
  • senso di soffocamento
  • dolore al petto
  • sudorazione
  • sensazione di asfissia
  • senso di svenimento, vertigine o testa leggera
  • nausea
  • brividi o vampate di calore
  • paura di perdere il controllo
  • paura di morire
  • senso di derealizzazione
  • formicolii o sensazioni di torpore “

Ulteriore caratteristica associata è il forte desiderio di fuggire dal luogo in cui si sta manifestando l’attacco di panico.

Per parlare di attacco di panico non è necessario che si manifestino tutti i sintomi elencati. Molte crisi sono caratterizzate solo da alcuni di questi.

COME CURARE QUESTI DISTURBI

I farmaci sono sicuramente di aiuto e a volte fondamentali, ma non risolvono da soli il disagio che è alla base. Una volta terminato l’effetto del farmaco il problema rimane.

LA PSICOTERAPIA SISTEMICO RELAZIONALE

L’approccio della Terapia Sistemico Relazionale analizza insieme alla persona, la storia delle sue relazioni, osservando come il sintomo sia  inserito nel contesto relazionale dell’individuo. Bisogna aiutare la persona a saperne di più sulla propria vita, consentirle l’accesso alle emozioni intrappolate nel proprio corpo per aiutarla a gestirle.

I sintomi che si manifestano durante l’attacco di panico dicono molto più di ciò che è visibile e tutto deve essere interpretato in relazione al contesto di riferimento e alle dinamiche relazionali che lo definiscono: infatti

la comparsa del sintomo non è casuale, è un campanello d’allarme che esprime un disagio sottostante di cui non si riesce ad averne consapevolezza. E’ legata ad un equilibrio che si viene a rompere tra diversi sistemi di relazioni.

La psicoterapia è uno strumento terapeutico che  permette di rileggere la storia personale anche da altri punti di vista per rompere i modelli rigidi e ripetitivi a cui i sintomi sono legati, con l’obbiettivo di trovare nuove modalità di relazione che consentano all’individuo di vivere” in libertà” e pienezza la propria esistenza.

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