Bimbo 3 anni spesso arrabbiato

Tanja

Buonasera Gentili Dottori, Vi disturbo relativamente a mio figlio di 3 anni. Ha iniziato la scuola materna 2 mesi fa, ha avuto un inserimento di circa un mesetto con qualche difficoltà ma successivamente aveva trovato la sua serenità. 2 settimane fa ha contratto l'influenza che lo ha costretto ad una settimana di assenza dall'asilo con febbre alta. Rientrato da una settimana piange all'ingresso smettendo praticamente subito, ma a volte gli rimane un po' il magone. Quando rientra a casa finita la giornata è sempre arrabbiato, si offende per nulla, alza le mani, risponde in modo maleducato urlando contro di noi. Ha iniziato a dire che all'asilo i bimbi gli dicono che è cattivo e che deve andare in punizione e queste frasi le dice anche a noi. Abbiamo chiesto info alle maestre le quali dicono che lui si comporta bene e che probabilmente qualche bambino gli ha detto quelle cose ma lui non lo ha riferito a loro. Da qualche giorno si rifiuta anche di dormire sia al pomeriggio che alla sera. È come se avesse paura di addormentarsi. Premetto che ha sempre avuto un'ottima routine del sonno. Aggiungo che tra 4 mesi nascerà la sorella. Vi chiedo pertanto se il suo comportamento può rientrare nella norma e come posso aiutarlo per tornare sereno. Grazie mille"

3 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera Tanja,

talvolta quando i bambini si trovano in un contesto nuovo, hanno bisogno di tempo per adattarsi e trovare nuovi punti di riferimento e routine. Il disagio derivante da questa ricerca di equilibrio, può tradursi in comportamenti non adeguati o piccole regressioni, poiché queste sono le modalità con cui riescono a comunicare le proprie emozioni. Tali manifestazioni potrebbero essere passeggere; se invece sembrano perdurare o causare ulteriori difficoltà, è consigliabile un confronto con uno/a Psicologo/a dell'età evolutiva, in modo da capire come affrontare al meglio la situazione.

Nel frattempo, le consiglio di aiutare suo figlio a dar voce alle proprie emozioni, per esempio attraverso la lettura, il disegno, o con attività piacevoli da fare insieme. In questi momenti, è importante porsi in atteggiamento di ascolto e comprensione, legittimando ogni emozione che prova. Per esempio, durante la lettura, è possibile fare riflessioni su come potrebbe sentirsi il personaggio della storia e proporre alternative su come potrebbe affrontare la sua difficoltà.

È possibile inoltre, costruire il “termometro delle emozioni”, attraverso il quale è possibile dire l’emozione che proviamo. Può essere un modo per aiutare suo figlio ad esprimere verbalmente ciò che prova e a cercare un'alternativa più adeguata per gestire l’emozione. Consiglio infine di continuare ad avere contatti con le insegnanti, al fine di approfondire la questione anche con loro.

Resto a disposizione, anche online per un eventuale percorso di sostegno alla genitorialità.

Cordiali saluti

Dott.ssa Silvia Ferretti

Dott.ssa Silvia Ferretti

Dott.ssa Silvia Ferretti

Pisa

La Dott.ssa Silvia Ferretti offre supporto psicologico anche online

Certamente! Ecco una versione più discorsiva e sintetica:

Buonasera,

da quanto descrive, il comportamento di suo figlio può rientrare nella normale reazione a diversi cambiamenti recenti: il ritorno all’asilo dopo la malattia, piccoli episodi con altri bambini e l’avvicinarsi della nascita della sorellina. È comprensibile che possa manifestare irritabilità, rabbia o difficoltà a dormire, soprattutto se percepisce qualche tensione o insicurezza.

Per aiutarlo, può essere utile mantenere routine quotidiane stabili, rassicurarlo spesso, ascoltare le sue emozioni senza giudizio e aiutarlo a nominarle. Continuare i rituali del sonno che funzionavano prima e introdurre piccole strategie di sicurezza, come un giocattolo o la sua presenza per pochi minuti, può ridurre la paura di addormentarsi.

Se questi comportamenti dovessero persistere o peggiorare, potrebbe essere utile un supporto psicologico più mirato, ma nella maggior parte dei casi con pazienza, ascolto e routine coerente, i bambini ritrovano la serenità gradualmente. Rimango a disposizione, un saluto!

 Gloria Simoni

Gloria Simoni

Pistoia

Gloria Simoni offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Tanja,
le reazioni di suo figlio rientrano nella norma per un bambino di 3 anni che sta affrontando molti cambiamenti insieme: l’asilo, l’interruzione della routine per l’influenza e l’arrivo della sorellina. In questa età basta poco per far perdere il senso di sicurezza, e il disagio si esprime con pianto all’ingresso, irritabilità, frasi come “sono cattivo” e difficoltà nel sonno.

Le parole dei compagni, anche se innocue, possono averlo turbato in un momento in cui è più vulnerabile.

Come aiutarlo:

rassicuratelo molto sul fatto che è un bambino buono e che è normale sentirsi arrabbiati;

mantenete una routine prevedibile, soprattutto per la nanna;

accogliete le sue emozioni senza pressarlo a parlare;

collaborate con le maestre per continuità.

Con tempo e rassicurazioni, tornerà sereno.

Un caro saluto

Dott. Fabiano Foschini

Dott. Fabiano Foschini

Milano

Il Dott. Fabiano Foschini offre supporto psicologico anche online