Il Perdono

Perdonare qualcuno che ci ha fatto del male è qualcosa di molto difficile soprattutto quando il torto che abbiamo subito è molto grave. Senza voler banalizzare l’argomento e senza pretendere di esaurirlo, propongo una breve riflessione sui benefici del perdono.

Quando subiamo un’offesa, un insulto o un’ingiustizia proviamo immediatamente emozioni negative di rabbia, risentimento, ostilità, e il comportamento che più frequentemente viene messo in atto è quello di vendicarsi per il torto subito. La volontà di rivalsa anche se è un sentimento naturale e istintivo non porta ad un effettivo risarcimento dal torto subito: contrariamente a quanto si possa pensare non aiuta ad alleviare il dolore provato nell’aver subito un’ingiustizia ma alimenta ulteriormente le emozioni negative sperimentate.
La vendetta quindi non determina una soluzione di un problema, né comporta un sollievo, ma acuisce ulteriormente la sofferenza psicologica.

Il perdono è un processo che implica la consapevolezza da parte della vittima di aver subito una ingiustizia ma si sceglie volontariamente di superare la vendetta e di porsi in una posizione diversa. Perdonare non significa scusare, condonare, dimenticare, negare il torto subito: consiste invece nel modificare l’emozione legata alla trasgressione e al trasgressore. Il processo del perdono consiste in una riconsiderazione in termini più positivi del “colpevole”, che sarà giudicato non più come essere spregevole e maligno ma piuttosto un essere umano fallibile e limitato, al pari di sé stessi.

Largo all’umanità e alla spontaneità

Se comprendiamo che il torto subito è solo espressione di un limite dell’altro, e che non poteva fare diversamente per come era in quel momento, allora vedremo il processo nella sua globalità e l’altro nella sua umanità e nella sua fragilità e il perdono si produrrà da sé. Deve essere chiaro che perdonare non è un dovere. Anzi, la parola stessa contiene il concetto di dono, e un dono per definizione è spontaneo e gratuito.

Occorre separare il dolore e la rabbia che provi dal torto subìto. Guardare negli occhi il dolore separandolo da ciò che è accaduto permette di scioglierlo. E mentre l’io rancoroso sfuma subentra la pace.

Dal punto di vista psicologico, non ci sono offese in assoluto imperdonabili, ma ci sono alcune offese o torti che le persone ritengono moralmente imperdonabili. In psicologia si può perdonare anche chi non c’è più e quindi non ha chiesto perdono, si può perdonare anche dopo la morte.

Imparare l’arte di perdonare può regalarci benefici incredibili per la nostra salute fisica e mentale. La ricerca psicologica ha infatti dimostrato che perdonare ha l’effetto di alleviare stress, ansia, livelli di depressione e, cosa forse più importante, la rabbia. La rabbia cronica può essere tossica per la nostra salute; può aumentare la nostra reattività allo stress e il rischio di sviluppare malattie organiche. Se abbiamo troppa difficoltà a perdonare, accumuliamo grandi quantità di rabbia, risentimento e amarezza, che finiscono per danneggiarci a più livelli.

Sapere che il perdono è un bene per la nostra salute fisica e psicologica, non lo rende facile da mettere in pratica. Purtroppo non ci sono soluzioni semplici per diventare più bravi a perdonare: nella pratica clinica psicoterapeutica si riscontra che coloro che sono riusciti ad affrontare meglio la vita sono quelli che hanno trovato il modo per perdonare. Hanno lavorato duramente per lasciare andare la rabbia e il risentimento. Non hanno dimenticato ma sono riusciti ad affrancarsi dalla condizione di vittima, scegliendo di perdonare.

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Interessante la vostra definizione di perdono grazie

Angela il 20/05/2020

È possibile, o anche, ha senso perdonare una persona che non vuole ammettere di aver fatto gravi torti e quindi non chiede nemmeno scusa?
Ad esempio, il capro espiatorio di una famiglia con madre narcisista (perfida) potrebbe mai perdonare una madre che non l'ha amato e che continua imperterrita le sue attività manipolatorie? E se mai fosse possibile una qualche forma di perdono, dovrebbe continuare a frequentarla?

Clodia il 29/06/2021

la Dott.ssa Roberta Croatti ha risposto al tuo commento:
il perdono è incondizionato

Bla, bla senza senso. Dio non perdona, se lo credi dimmi perché c'è l'inferno, e si paga eternamente il peccato originale, sia per la mela, sia la sapienza, o per copula. Ho qualche peccatuccio venile, sprecato la vita a fare del bene, ho ricevuto "bastonate". IO NON HIO NULLA DA FARMI PERDONARE, E NON PERDONO! CHI PERDONA è PERCHE NON SI PUà VENDICARE, DIRE PERDONA ESSERE BUONI CON LA PELLE DEGLI ALTRI è FACILE, è DA VIGLIACCHI MENTITORI CON SE STESSI. Salve

Rachele Sciortino il 20/07/2021

la Dott.ssa Roberta Croatti ha risposto al tuo commento:
Nellarticolo non ci sono riferimenti alla fede. Il punto di vista espresso è quello che coinvolge laspetto psicologico tenendo conto degli studi fatti. La persona che non riesce a perdonare si vincola al torto subito, e ciò le impedisce di vivere il resto della sua vita in pienezza. Non si perdona perché si è buoni, ma per liberarsi da una sofferenza che condiziona la tua vita.
Le consiglio di ascoltare la testimonianza di Agnese Moro
https://www.youtube.com/watch?v=uPa1FmS-sDM&ab_channel=AssociazioneComunit%C3%A0PapaGiovanniXXIII

Saluti

Grazie per il suo articolo. Seppur in passato io abbia capito e perdonato chi mi ha fatto dei torti, oggi mi sto rendendo conto che non riesco a perdonare me stessa. Ne ho bisogno perché continuo a punirmi (in modi non estremi per fortuna) e la cosa non mi permette di vivere serena e di proseguire la mia vita. Perché è più difficile perdonare se stessi?

Marie il 25/09/2021

la Dott.ssa Roberta Croatti ha risposto al tuo commento:
Perchè è difficile accettare il fatto che siamo esseri imperfetti e possiamo sbagliare nella vita..... succede a tutti.
Accettarsi per quello che si è e cercare di migliorarsi ogni giorno. Questo ci aiuta a vivere sereni.

Anche io sto provando a perdonare. Anche a perdonarmi. Ma mettendo sulla bilancia i torti che ho inflitto e quelli che ho ricevuto,mi è più facile,anzi doveroso, perdonare me stesso. E non perché io sia un santo. Ma certe coltellate alla schiena che ho ricevuto,poche per fortuna ma profonde,io mai le ho date. Ho capito però,ben prima di leggere il vostro articolo,che se non riuscirò a perdonare,non potrò andare avanti nella mia esistenza. Ho capito che perdonare non significa dimenticare. Infatti ho fatto mio un detto trovato in rete,che recita "Perdona i tuoi nemici....ma segnati i loro nomi!". Buona pasquetta a voi e a chiunque capitasse di leggere questo mio intervento fuori tempo massimo.

Massimo il 18/04/2022

la Dott.ssa Roberta Croatti ha risposto al tuo commento:
grazie della sua condivisione

Buongiorno...io non riesco a perdonare la ex del mio compagno e questo non mi fa vivere bene la storia con lui. Lei sin da subito ha giocato con i suoi sensi di colpa...non doveva stare con me altrimenti era guerra su tutti i fronti...siamo andati avanti quattro anni così con lui che ad ogni suo ricatto mi lasciava e poi tornava ...infinite volte. Adesso che lei continua a rompere ma lui è più fermo e mi ama forse più di prima io non riesco a perdonare lei e anche lui per tutto quello che ho passato. Che dovrei fare?

sabina il 22/10/2022

la Dott.ssa Roberta Croatti ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, il perdono è un atto d'amore . Chiudere con il passato e fare progetti per il futuro con la persona che le sta accanto. Accettare gli errori di chi ci ha fatto soffrire. E' difficile ma la fragilità umana è piena di errori... La psicoterapia può aiutare e dare sostegno quando c'è sofferenza. Spetta al lei decidere.

Buongiorno,
io non riesco a perdonare..e probabilmente non voglio. La sofferenza subita e il passato non si cancellano concedendo il perdono. E' come darla vinta a chi ci ha fatto soffrire, il quale spesso non ha mai contemplato l'ipotesi di scusarsi con noi. Per quale ragione dovremmo perdonare? Per vivere meglio? Nessuno,in cuor suo, riesce veramente ad andare avanti.

PAOLO il 19/11/2022

la Dott.ssa Roberta Croatti ha risposto al tuo commento:
Il perdono è prima di tutto un dono che non cancella il passato ma ci permette di fare pace, di liberarci dal torto subito e di conseguenza dalla sofferenza. Non si tratta di darla vinta ma di essere consapevoli che nessun individuo è perfetto e tutti possiamo sbagliare. Chi non riesce a perdonare vive nella rabbia e nel risentimento. Ne vale la pena? Abbiamo solo una vita, peccato sprecarla.
Le consiglio di ascoltare la testimonianza di Agnese Moro
https://www.youtube.com/watch?v=uPa1FmS-sDM&ab_channel=AssociazioneComunit%C3%A0PapaGiovanniXXIII
Saluti

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