Perché gli adolescenti tendono ad essere autodistruttivi
Osservazioni sul mondo distruttivo degli adolescenti
La rabbia è un’emozione primaria ed innata, strettamente connessa alla sopravvivenza, per questo appartenente alla gamma di emozioni universali. Come tutte le emozioni, implica un’attivazione psicofisiologica, un “sentire”, una parte cognitiva, un “valutare” e infine una comportamentale, cioè un “agire”. Ma è sempre negativa? La risposta è no, spesso si identifica erroneamente la parte emotiva con l’azione cioè il comportamento. Un’ emozione non è mai sbagliata se parliamo in termini di “sentire”, ciò che può risultare inadatto è la sua espressione e quindi il comportamento che mettiamo in atto. Purtroppo, siamo portati a pensare che le emozioni controllino il nostro comportamento, ma in realtà il comportamento è una libera scelta e, in quanto tale, modificabile.
Per gli adolescenti la rabbia è funzionale, poiché serve a separarsi, dopo la dipendenza totale dell’infanzia, dai genitori ed a crearsi una propria indipendenza ed identità.
Culturalmente le emozioni come la rabbia vengono viste non solo come negative ma addirittura patologiche, gli adulti di riferimento tendono a inibire ogni manifestazione della stessa. La rabbia non è per forza patologia. Alla luce di ciò, la soluzione non è negarla o sopprimerla, ma imparare a tollerarla e a gestirla senza ricorrere a modalità disfunzionali (quelle si che possono essere patologiche, basti pensare alle modalità autodistruttive).
Cosa devono imparare i ragazzi? A stare dentro l’emozione, a comprendere cosa provano ed a scegliere la modalità più adeguata per manifestarla. Può sembrare ovvio, ma spesso ciò non viene fatto, in quanto i ragazzi non hanno strategie alternative per gestirsi. Passare dal provo (perché non lo capisco o mi spaventa) quindi butto fuori, al provo, “mentalizzo" e adotto la migliore strategia di coping, senza lasciare che le emozioni decidano..
Buonasera dottoressa sono una mamma di una figlia adolescente 13 anni con un problema almeno pensa ...
Sono Giulia, ho 17 anni e sono una figlia modello, non fumo non bevo non frequento cattive compagnie ...
Mi chiamo Arianna, ho 20 anni e frequento il secondo anno dell' università. Vivo con i miei ...
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