Ciao Massimiliano,
grazie per aver condiviso qualcosa di così delicato.
Essere un papà separato e trovarsi nel mezzo tra il bisogno di proteggere la propria figlia e le difficoltà relazionali con l’altro genitore può generare una fatica emotiva profonda. Soprattutto quando il rapporto tra madre e figlia è segnato da tensioni, aspettative e silenzi che confondono più che chiarire.
Quando un bambino manifesta chiaramente di non voler tornare da un genitore, il rischio è che tutto il peso della scelta — e del conflitto — ricada su di lui. È una posizione molto faticosa da sostenere per una mente in crescita. Anche se tua figlia ha trovato conforto e stabilità in questi mesi con te, la situazione che si sta delineando sembra coinvolgere qualcosa di più ampio: dinamiche genitoriali irrisolte, comunicazione difficile, e forse anche un senso di disorientamento da parte sua.
Non è semplice gestire un conflitto genitoriale quando non c’è possibilità di dialogo diretto. Ma forse, in questo momento, ciò che puoi fare è offrire a tua figlia un punto fermo: ascoltarla, rassicurarla sul fatto che i suoi sentimenti contano, e — se possibile — valutare insieme un supporto psicologico che possa proteggerla dal sentirsi “divisa” o in colpa.
Anche i genitori, a volte, hanno bisogno di uno spazio dove essere accolti per la loro parte fragile, e dove poter trovare strumenti per accompagnare i propri figli, senza doverli “schierare”.