Problemi con la primogenita da quando è nata la sorellina

Daria

Ho un enorme problema con mia figlia di 5 anni. Premetto che la bambina era tutto ciò che desideravo nella mia vita. Quando è nata è stata la gioia più grande per me. Abbiamo sempre trascorso molto tempo insieme. Giocando e condividendo la giornata. È sempre stata una bambina brava. Poi è nata la mia seconda figlia e improvvisamente qualunque cosa facesse la figlia grande mi innervosivo e tutto mi dava fastidio. Piano piano mi sono allontanata da lei a suon di no qualunque cosa mi chiedesse. Ovviamente no l’ho mai fatto volontariamente. Ma mi rendo conto che ogni piccola richiesta fa parte sua è sempre stata liquidata. Così le nostre giornate passate insieme a giocare sono svanite. Mi sento una madre terribile e non capisco perché ho questo tipo di atteggiamento con lei ne so come cambiare questa situazione. Vorrei solo essere una madre amorevole con lei come una volta ma non capisco perché la cosa non mi viene spontaneamente

7 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Daria, intanto grazie per aver condiviso un momento cosi delicato della sua genitorialità. leggendo le sue parole comprendo i suoi sentimenti contrastanti rispetto al rapporto con sua figlia e il dolore che questo le provoca. L arrivo del secondo figlio spesso, rappresenta un evento complesso in quanto rompe un equilibrio familiare e richiede impegno per ristabilirlo. La prima figlia è stata figlia unica per diversi anni e anche dal suo punto di vista cambiare l'assetto familiare rappresenta una dura prova di crescita. Tutta la famiglia, dunque, è chiamata a mettere in atto tutte le sue risorse per funzionare al meglio. Essere genitore porta con sè momenti di grande gioia e soddisfazione ed altri di grande fatica e frustrazione. Di terribile nel suo racconto non c'è nulla. Avere questi dubbi e porsi questa domanda rappresenta già un buon modo per affrontare le sue difficoltà, poi bisognerebbe indagare altri aspetti per capire quale sia il meccanismo che non le permette di accogliere le richieste di sua figlia e come in questa situazione è supportata dagli altri componenti della famiglia. La invito a considerare un percorso di cura psicologica per approfondire ed essere guidata da uno specialista a ritrovare il suo rapporto con sua figlia. Per altre domande non esiti a contattarmi.

Grazie.

Cara, la ringrazio per la condivisione. Ritengo che sia naturale provare le emozioni che lei racconta in conseguenza ad un cambiamento nel sistema familiare. Ciò che mi sento di dirle è che si può divenire una madre amorevole se lo desidera, il lavoro psicologico sulla genitorialità si occupa proprio di questo. Il fatto che lei stia scrivendo qui significa che ha un interesse. Contattare uno psicoterapeuta con cui sente di essere a suo agio può essere una decisione per incentivare questo suo desiderio di cambiamento.

Saluti,

ML

Dott. Manuel Luciani

Dott. Manuel Luciani

Roma

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Gentile mamma la cosa importante è capire da dove derivano tutti quei no e quanti di quei no in realtà sono quelli che lei ha ricevuto.

Mi può contattare quando vuole per approfondire.

 Buona giornata 

Dott.ssa Danyla De Vincentiis

Dott.ssa Danyla De Vincentiis

Roma

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Cara Daria per rispondere alla tua domanda avrei bisogno d'avere altre notizie sulla tua persona. Ad esempio sei figlia unica oppure hai sorelle e fratelli e in tal caso sei la prima. la seconda etc.etc. Per quale motivo ho fatto questa premessa? La risposta sta in un meccanismo della mente che si chiama proiezione. Senza rendercene conto proiettiamo sulle persone che amiamo aspettative desideri bisogni che a volte non conosciamo. Potresti ad esempio proiettare sulla prima figlia una tua esperienza passata con tua madre. Qualcuno o qualcosa che ha ostacolato il tuo rapporto con tua madre.

Dott. Domenico Carbone

Dott. Domenico Carbone

Roma

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Buongiorno Daria, la gestione di una nuova nascita assorbe molte energie specialmente quando è molto piccola. Penso che i no che dici alla tua seconda figlia siano una difesa per arginare altre richieste di attenzioni e di affetto da dare. Non dici nulla dell'altra bambina e del resto della tua famiglia.

Una buona strategia sarebbe quella di farti aiutare dal padre della bambina o dai tuoi genitori sulla gestione della seconda bambina per ritagliare un po' di tempo da stare con tua figlia e ricominciare a dire qualche si...

Un abbraccio 

Marchetti Fiammetta 

Ordine Psicologi Liguria e 2882 del 22 01 2019

Disponibile per consulenze e supporto anche on line, tramite whatsapp telefonicamente

Dott.ssa Fiammetta Marchetti

Dott.ssa Fiammetta Marchetti

La Spezia

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Gentilissima,

Le premetto che la famiglia è un organismo dipendente dagli individui che la compongono , tuttavia è un’entità a sé stante, caratterizzata dai equilibri propri. Come ogni organismo vivente, è dotato di una propria vita: nasce, cresce, si trasforma…

La sua è una famiglia che negli anni è nata e si è consolidata, può accadere che con la nascita dell’ultima figlia, tale consolidamento abbia faticato a raggiungere un nuovo stato, per ragioni che chiaramente non posso conoscere. Ma in primo luogo, mi sento di consigliarle di non sovraccaricarsi di sensi di colpa dovuti alla percezione di inadeguatezza a fronte di un inevitabile cambiamento. Ritengo importante riprendere in mano il dialogo perso con la prima figlia ed accettare le difficoltà che un cambiamento può apportare all’intero nucleo familiare. Sicuramente, credo sia importante recuperare la storia familiare nella quale lei è cresciuta, al fine di analizzare le ferite primarie che anche lei porta con sé e che in questo momento la potrebbero ostacolare.

Si ricordi, in ogni caso, che genitori non si nasce: a volte ci si sperimenta per tentativi di errore. Ma essere guidati da intenzioni amorevoli, è la chiave sicura per il successo.

In bocca al lupo.

Dott.ssa Manuela D’Ippolito

Cara Daria,

cosa è accaduto con la nascita della sua seconda figlia? Che momento di vita è stato anche in relazione con il suo partner? e altre domande potremmo farci, alle quali le risposte possono comunque, non essere sufficienti. Desidero, allora, cogliere alcune delle cose che scrive nella sua lettera e che sono importanti da focalizzare. Innanzitutto, è bello il suo desiderio di voler essere una madre amorevole con la sua primogenita. Lo è stata e può esserlo di nuovo e ancora più di prima perché l'amore verso la sua bambina c’è e ci sarà sempre. In questo momento però, per motivi che non possiamo immaginare, non avendo altre informazioni, questo amore materno non riesce ad esprimersi. Nel mio lavoro terapeutico, questo fenomeno ha un nome e si chiama movimento interrotto. Si riferisce all'amore che si è fermato, bloccato da qualcosa che ostacola il flusso naturale. Cosa si può fare affinché l'amore materno riprende a scorrere e con esso la relazione sana e felice con sua figlia? Voglio rispondere con l’ aiuto di una metafora. Quando un filo di cotone o di lana trova nel suo nodo, l'ostacolo a continuare per essere filato o arrotolato in una matassa, noi sciogliamo il nodo e il filo ritorna libero per essere utilizzato nel creare qualcosa di bello. Allo stesso modo, il movimento d'amore interrotto verso sua figlia, ha dei nodi interiori che bloccano il suo scorrere naturale, spontaneo, sano e gioioso. Solo sciogliendo i nodi, è possibile riprendere una relazione felice. Questo avviene prima interiormente dentro di lei. É di fondamentale importanza che questo amore possa ritornare ad esprimersi in tutta la sua grandiosità e bellezza, perché questo amore materno è alla base di ogni successo e di ogni felicità. Spesso, tratto con il mio lavoro, adulti che arrivano a me per problemi di relazioni sentimentali o di lavoro, con la stessa caratteristica: ad un certo punto ogni loro relazione si interrompe. Essi mostrano nel percorso terapeutico lo stesso movimento interrotto verso la madre nell'infanzia, non risolto e che continua ad avere le sue conseguenze. Perciò, è importante riconquistare e risanare l’ amore tra lei e sua figlia per vari motivi, per la vostra relazione oggi e in futuro e per sua figlia per vivere pienamente il suo futuro di donna, di madre e di lavoratrice. Spero di averle dato degli stimoli di riflessione e soprattutto di averle comunicato speranza e fiducia nella buona soluzione. Quando vuole si dia la possibilità di approfondire, io rimango a disposizione.

 

Grazie per aver condiviso la sua storia.

Per approfondimenti e domande non esitare a contattarmi.

Cordiali saluti

Dott.ssa Leopoldina De Varti

Dott.ssa Leopoldina De Varti

Avellino

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