Sono stato onesto con mia moglie, ho confessato a lei un mio tradimento con un uomo, ho detto a lei che non provo più amore per lei e tantomeno che provo attrazione sessuale. Abbiamo due figli di 20 e 16 anni che amiamo più di noi stessi, siamo sposati da 19 anni. Ho deciso di uscire di casa, dopo anche averne parlato con i miei figli, e da 4 mesi vivo con mia madre. I sensi di colpa mi stanno attanagliando e da tempo sto seguendo un percorso psicologico che mi sta aiutando nella gestione della situazione. A volte sento che sto sbagliando ma sento che non avrebbe senso un mio ritorno a casa, tornerei nella sofferenza di prima, quando non mi sentivo più legato ad una persona verso la quale nutro un profondo affetto ma niente di più. Ho sensi di colpa verso tutti, i miei suoceri, i miei figli, e ovviamente lei che non si smuove e ogni giorno mi manda messaggi d'amore, dicendomi che con l'impegno di entrambi ritroveremo l'amore e anche una attrazione sessuale che io son sicuro non tornerà più. La psicologa mi dice di bloccare questi suoi messaggi per evitare di stare male. Io non ci riesco, e quando l'ho fatto mia moglie mi ha detto che era un umiliazione in più e che vede questo periodo come una punizione che voglio infliggere per tutte le incomprensioni del passato. Mia moglie vede solo e soltanto me ed io sono bloccato. Grazie per una vostra risposta