Mental Training: come lavorare con i giovani atleti
Il mental training è un'occasione per migliorare la prestazione sportiva dei giovani atleti. Si tratta di un allenamento mentale finalizzato all'a ...
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La bigoressia è un forma disfunzionale del culto di Sé, in una società sempre più esigente e perfezionista. Tutta la vita ruota intorno a tutto ciò che riguarda la propria disciplin ...
Il C.A.I. Lombardia, a partire dall’anno 2010, con il progetto V.E.T.T.A. (Valorizzazione delle Esperienze e dei ...
Non è necessario essere un atleta olimpico per trarre beneficio dai principi della psicologia applicata allo sport. Come ...
La Resilienza in psicologia è la capacità di affrontare, fronteggiare e superare gli eventi traumatici e le difficoltà incontrate nella vita, perseguendo i propri obiettivi...
Lo sport viene spesso collegato ai concetti di “dimagrimento” e “bellezza fisica” e solo di rado all’idea di benessere psico-fisico come, invece, ...
Provate a pensare se un atleta, nel momento cruciale di una competizione, non riuscisse a reggere la tensione... Manifestasse "paura di vincere”... Non riuscisse a concen ...
Buongiorno, Una cosa a mio parere strana, mio marito, siamo sposati da 15 anni, non mi chiama mai per nome. In realtà non mi chiama proprio, trova un modo alternativo per attirare la mia attenzione, tipo: oh.. Questa cosa accade con me e con sua madre che non chiama ne “mamma” ne per nome. Con tutte le altre persone non succede. L’ho sentito pronunciare il mio nome solo quando ci siamo sposati e dopo se deve parlare di me con qualcuno. Ma mai lo usa direttamente per chiamarmi. Non ne capisco il motivo e mi piacerebbe. Anche perché gliel’ho fatto notare più volte e non si da una spiegazione, dice che non gli viene..
Buongiorno, Sono papà di una bimba di 9 anni che fa parte della squadra agonistica di nuoto e finora non ha vinto nulla. Io ho già fatto tutto il possibile per non crearle aspettative vane e le ho già spiegato che è capitata in un girone molto difficile (cosa fra l’ altro vera) e quindi il suo obiettivo è migliorare se stessa di gara in gara. Parlando con l’allenatore. Lui ritiene che mia figlia sia tecnicamente la migliore in squadra, tant’è che la utilizza come esempio per gli altri sulle tecniche di tuffo o virata, ma ha poca grinta. A mio avviso, basterebbe poco per poter fare meglio e magari aspirare a qualche medaglia così da caricarsi e prenderci gusto. Ci tengo a precisare che mia figlia va a nuoto molto volentieri, si diverte ed ha tanti amici, ogni tanto vuole andare anche prima. Vengo subito alla domanda: c’è un modo per aiutarla a caricarla in modo corretto così da farle emergere un po’ di cattiveria (agonistica)? Ogni tanto ho provato a spronarla dicendole di dare il massimo, ma temo di averle messo troppa pressione. Il 10 giugno ha le finali, e mi piacerebbe vederla crescere come atteggiamento. Grazia infinite.
Buonasera, vi scrivo perchè è da anni che soffro di un blocco in moto. Tutte le volte che vado a girare entro e senza rendermi conto inizio ad irrigidirmi a pensare troppo a quello che devo fare e bloccarmi. Adesso di recente la situazione è degenerata perchè entro e inizio a stare male, mi inizia a girare la testa, avere la sensazione di vomito! Io non riesco a capire il motivo o meglio non mi rendo nemmeno conto di cosa succede, perchè vado con amici, siamo li per divertirci insieme ma succede l'opposto! Forse la voglia che ho sempre avuto di arrivare a far bene mi ha portato a questo stato. Non so più cosa pensare vado e mi blocco oltre lo stare male non riesco proprio a girare ad affrontare un salto a prescindere dalla lunghezza io arrivo convinto di farlo e sono convinto, ma involontariamente chiudo il gas! Ringraziando anticipatamente, in attesa di riscontro.
saluti
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