Vivo con i miei fratelli e mia madre, mio padre è morto quando avevo nove anni di tumore dopo due anni di cure. La casa è piccola e devo dormire con i miei due fratelli, non ho privacy e mi sento una fallita per trovarmi in questa situazione a 24 anni. In questo periodo ho avuto l'opportunità di stare fuori di casa con il mio ragazzo con cui sto da otto anni, lui ha una campagna dove andiamo per stare assieme. I miei fratelli sono molto legati fra di loro, io ho molta difficoltà a esprimere sentimenti nei loro confronti, mi escludono e pensano che io sia egoista, cattiva e rabbiosa. Mia madre non ha per niente una buona opinione di me, non vede l'ora che me ne vada di casa, per lei sono solo una disoccupata e non può accettare di vedermi sdraiata. Non mi ha mai dato soldi per uscire, il fine settimana stavamo dai miei nonni ed io dovevo stare a casa con loro perché lei non mi avrebbe accompagnata da nessuna parte. Purtroppo sono sempre stata timida e riservata, dalle elementari venivo bullizzata non sono verbalmente. Le maestre parlavano male di me definendomi "asina" e dando di conseguenza l'esempio ai miei compagni. Ho imparato a difendermi da sola, non ne parlavo con nessuno e nessuno se ne interessava. Dopo le elementari alle medie mi sono del tutto isolata, andavo a scuola e passavo intere giornate chiusa in una stanza dei miei nonni a guardare serie TV e anime, non parlavo, piangevo e ascoltavo musica. In famiglia mi rimproveravano ogni giorno per questo mio comportamento, dovevo stare con loro a guardare la TV ma per me era assurdo pensare di star con loro, ero nervosa quando uscivo dalla stanza. Avevo attacchi d'ira e mia madre decise di portarmi dalla psicologa sono perché aveva avuto l'occasione di farmi fare delle sedute gratuitamente per il lavoro che faceva. Tutto ciò che dicevo alla psicologa lo riportava a mia madre. Finì presto perché non volevo che mia madre sapesse nulla di me. Nessun rapporto con ragazzi della mia età, mi escludevano ed io preferivo essere un fantasma piuttosto che dare modo di vedere le mie debolezze attraverso i miei sbagli e la mia ignoranza. Ora che ho 24 anni sento tanto peso addosso, vorrei andarmene ma non ho la possibilità economica per farlo. Ancora adesso tremo quando c'è tanta gente, cerco di isolarmi, mi annoio sempre durante gli eventi. Ci sono certi periodi in cui piango per giornate intere e poi ritorna tutto come prima. Non ho voglia di parlare con mia madre, non penso si meriti il mio interesse. Disinteresse e sensi di colpa si alternano, mi sento in colpa per il mio comportamento ma allo stesso tempo penso che se lo meritino. Ho difficoltà a finire gli studi e mi sento un fallimento, cerco di nasconderlo ma in questo periodo non provo interesse per quel che mi piaceva fino a pochi mesi fa. Sto deludendo tutti e sto dando una nuova occasione a mia madre per giudicarmi. Sono stanca di essere arrabbiata, tutto quel che faccio per mia madre non conta nulla, per lei ci sono solo i miei sbagli. Avrei bisogno di qualcuno che mi segua, ho già fatto dei percorsi dallo psicologo ma non sono riuscita a finirlo sia per scarsa disponibilità economica che per la mia procrastinazione.