Buongiorno a tutti. Ho quasi trent'anni ed il mio primo attacco di panico mi venne a 15 anni Non dimenticherò mai quel giorno perché da lì la mia vita è completamente cambiata grazie ad un percorso di psicoterapia durato tanti anni, sono riuscita a gestire l'ansia, e addirittura a non avere più attacchi di panico. Purtroppo, mesi fa, ho avuto una ricaduta. E mi sembra che sia peggio di quando li avevo in età adolescenziale. In tutto ciò, il percorso con la psicoterapeuta ha avuto alti e bassi. Fino ad arrivare ad interromperla Quando la contattai nuovamente, mi rispose che purtroppo a causa della mia altalenanza con il percorso, preferiva che io mi muovessi in altre direzioni: cercare un'altra psicologa/psicoterapeuta Non nego che l'ho vissuta male, con sensi di colpa e senso di abbandono Mi sento persa senza di lei Soprattutto in questo momento in cui tutto è tornato buio Faccio fatica ad andare a lavoro, non esco, non prendo i mezzi, a volte sto male anche in casa, ho pensieri intrusivi legati al futuro ma anche al presente, pensieri negativi che si ripetono ogni giorno, più volte al giorno. Insomma, non vivo Se ne può uscire di nuovo? Sarà possibile tornare a condurre una vita normale?
Ciao,
capisco quanto possa essere difficile rivivere l’ansia dopo tanto tempo, soprattutto dopo un percorso che ti aveva già aiutata a stare bene. Le ricadute, però, non cancellano i progressi fatti: spesso indicano che c’è qualcosa di nuovo da comprendere e integrare.
Può essere utile riprendere un percorso psicoterapeutico, magari con un approccio diverso. L’EMDR, ad esempio, è molto efficace per lavorare su vissuti di paura, ansia e sensazioni di perdita di controllo, aiutando il corpo e la mente a “metabolizzare” le esperienze che riattivano il panico.
È assolutamente possibile tornare a una vita serena e libera dalla paura: lo hai già fatto, e puoi farcela di nuovo.
Un caro saluto,
Emilia Sigillo psicoterapeuta Pescara
Buongiorno, il disturbo di ansia e panico e fra le problematiche che più facilmente si può affrontare in terapia ... Serve riprendere un percorso con psicoterapeuta preferibilmente cognitivo-comportamentale o strategico breve, ma soprattutto con molta esperienza in questo ambito. La problematica e spesso innescata per suggestione, al di la di aspetti strutturali di personalità, e si cronicizza per gli stessi tentativi che fa il paziente per stare meglio: ascolto/monitoraggio sintomi, evitamenti, richieste di rassicurazioni. Sono queste 'tentate' soluzioni che di fatto attivano una condizione di minaccia/pericolo, la quale incrementa i livelli di domamica che attiva una serie di sintomi, poi valutati erroneamente come conferma che c'è qualcosa che non va! Più si preoccupa o si spaventa o, peggio ancora, si terrorizza dei sintomi e più li aumenta, come succede - però utilmente - in casi di pericoli reali. Ne ho parlato lungamente nel mio testo dal titolo "Faccio di tutto per stare peggio", per cui le consiglio la lettura, oltre a re-intraprendere senza pensarci 2 volte un percorso di psicoterapia mirata. Può contattare anche me poiché vedo persone anche on-line, ma ci sono tanti colleghi validi e con esperienza ovunque. Buona fortuna. Dott. Gaetano Tizza
Il libro lo può ordinare in libreria o qui: https://tinyurl.com/3n9kezju)
Ragusa
Il Dott. Gaetano Tizza offre supporto psicologico anche online
Buongiorno,
innanzitutto voglio dirti che la tua condivisione è preziosa e che riconoscere la difficoltà che stai attraversando è già un passo importante. Le ricadute, dopo periodi anche lunghi di benessere, possono essere molto dolorose e disorientanti, soprattutto quando riattivano emozioni e pensieri che si sperava di aver superato. È comprensibile che la conclusione del precedente percorso terapeutico ti abbia lasciato con sentimenti di perdita e confusione; il legame con la propria terapeuta può rappresentare una base sicura, e vederlo interrompersi può riaprire vissuti di vulnerabilità. Voglio rassicurarti su un punto: sì, è assolutamente possibile stare di nuovo meglio. Le esperienze di ansia e panico, anche quando ritornano, non cancellano i progressi fatti, ma indicano che in questo momento hai bisogno di un nuovo spazio di sostegno e di ascolto. Ti incoraggerei a cercare un’altra psicologa o psicoterapeuta con cui riprendere il percorso: potrai portare anche questa esperienza e tutto ciò che ha significato per te. A volte, un nuovo sguardo terapeutico può aiutare a comprendere in modo diverso ciò che sta accadendo e a riattivare le risorse che già possiedi. Prendersi cura di sé non significa “ricominciare da zero”, ma proseguire un cammino di consapevolezza che, anche attraverso le difficoltà, continua a crescere. Ti auguro di trovare presto uno spazio accogliente in cui sentirti nuovamente accompagnata.
Ciao Francesca!
Da quello che hai scritto si evince tutta la tua sofferenza ed il tuo disagio. Certo che puoi stare meglio, devi apprendere degli strumenti idonei - probabilmente diversi da quelli precedenti - per affrontare l'ansia e gli attacchi di panico. Per imparare a gestirli.
Se la collega non se l'è sentita di continuare avrà avuto le sue buone ragioni (che andavano sicuramente spiegate, magari anche con un colloquio di chiusura).
Puoi tranquillamente iniziare un altro percorso quando ti sentirai pronta. Comprendo il tuo senso di abbandono, ma vedila anche da un'altra prospettiva: probabilmente si era resa conto di non essere la professionista più adatta per aiutarti.
Un caro saluto
Salve Francesca,
Le risposte alle sue domande sono contenute nell'esperienza che ha già fatto una volta, ossia lei ha trovato beneficio nella psicoterapia. La vita mette a dura prova e pertanto le ferite possono riaprirsi e sanguinare anche quando credevamo si fossero chiuse, come le sta succedendo ora. Questo perché in realtà non si chiudono mai davvero, ma il lavoro della psicoterapia, nel tempo, può aiutare a fortificare, diciamo così, la zona circostante alla ferita. Questo richiede tempo e costanza così come accade quando ci feriamo, il giusto tempo per cicatrizzare. In bocca al lupo!
Dott.ssa Ilaria Cutugnino
Buonasera Francesca.
Dal mio punto di vista bisognerebbe indagare meglio ciò che descrive. Mi piacerebbe comprendere da dove derivano gli attacchi di panico, se sono prevedibili o imprevedibili, se capitano sempre in uno stesso contesto oppure no, se chiede aiuto o se evita e altre domande per discriminare bene il suo problema. Inoltre parla anche di pensieri intrusivi e penso rimuginanti che vanno sicuramente indagati.
Il mio approccio è di Psicologia Breve Strategica lavora molto bene su ciò che descrive.
Se vuole può contattarmi per WhatsApp per un appuntamento
Un cordiale saluto
Dott.ssa Mariagrazia Facincani
Verona
La Dott.ssa Mariagrazia Facincani offre supporto psicologico anche online
Salve,
sono la Dott.ssa Chiara Ilardi sono una psicologa e credimi mi dispiace davvero molto leggere della tua esperienza dolorosa con la tua precedente psicoterapeuta. Posso immaginare quanto ti abbia ferita la sua risposta e quanto senso di abbandono e colpa tu abbia provato in quel momento: sono emozioni completamente legittime, soprattutto quando ci si trova di nuovo in un momento di fragilità come quello che stai vivendo ora. Quello che stai attraversando – la ricomparsa dei sintomi di ansia, la difficoltà a uscire di casa, i pensieri intrusivi e negativi – è senza dubbio molto difficile, ma voglio rassicurarti: è possibile tornare a vivere una vita più serena e piena. La strada può richiedere tempo e sostegno, ma con gli strumenti giusti e un percorso psicologico mirato si può di nuovo ritrovare equilibrio e fiducia in sé stessi. Iniziare un nuovo percorso di sostegno psicologico ti farebbe bene perché ti offrirebbe uno spazio sicuro dove:
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accogliere e comprendere le emozioni difficili che stai provando, senza giudizio;
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individuare le cause dei sintomi e i meccanismi che li mantengono;
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imparare strategie concrete per gestire l’ansia, i pensieri intrusivi e la paura degli attacchi di panico;
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ricostruire gradualmente la fiducia in te stessa e la capacità di vivere la vita quotidiana senza sentirti sopraffatta.
Se vuoi, posso seguirti in questo percorso: lavoro sia con pazienti della mia città, sia con pazienti di altre città tramite modalità online, in modo da poterti offrire supporto anche a distanza. Inoltre, mi sento in dovere di dirti che anche se non vorrai farti seguire da me ti suggerisco realmente di iniziare un percorso da un collega al fine di poter ritrovare la tua salute psicofisica ed emotiva sana.
Non sei sola in questo, e il fatto che tu stia cercando aiuto e condividendo la tua esperienza è già un passo importante verso la ripresa. Con il giusto sostegno, è possibile ritrovare la serenità e ricominciare a vivere pienamente.
Un abbraccio empatico,
Roma
La Dott.ssa Chiara Ilardi offre supporto psicologico anche online
Buonasera Francesca, posso immaginare il suo turbamento e le difficoltà che sta attraversando. A volte, nonostante il lavoro già fatto abbia dato i suoi risultati, ci possono essere delle "ricadute": la nostra vita è soggetta a molteplici stimoli e cambiamenti che, a volte, non riusciamo a gestire al meglio. Sarebbe utile chiedersi cosa sia cambiato durante questo tempo e quali sollecitazioni emotive abbia avuto nella sua vita. Mi sento di dirle, che c'è sempre un tempo per occuparsi di sé e per provare a ritrovare il proprio equilibrio, magari rivolgendosi ad un'altra figura professionale che, con lei, potrà ripartire utilizzando le sue esperienze precedenti come utili per il lavoro che affronterete insieme. Se lo vorrà, sono a sua disposizione anche online. Le auguro il meglio, Psicologa Cristiana Danese
Palermo
La Dott.ssa Cristiana Danese offre supporto psicologico anche online