Da molti anni ho dei momenti di profonda tristezza e rabbia

Daniele

Ciao a tutti, ho 24 anni, ho appena finito il corso di laurea magistrale e da quasi 2 anni ho dei momenti in cui provo una forte tristezza, rabbia e dolore. È la prima volta che esprimo quello che sento a parole; di solito aspetto che i momenti svaniscano e, quando lo fanno, torno a sentirmi meglio, non felice o altro, ma mi calmo. Quando sono andato a vivere da solo per frequentare i corsi di laurea magistrale, mi sono reso conto di essere solo. Infatti, io non ho amici e passavo anche mesi interi senza parlare con nessuno, anche quando ero all’università. Gli unici contatti che avevo erano i miei genitori. Non sono mai stato bravo a relazionarmi con gli altri, specialmente con quelli della mia età, e nelle poche volte che mi ritrovavo insieme ad altri non riuscivo a parlare, non sapevo cosa dire o volevo solo allontanarmi. Questo capita sempre quando uscivo con altri (quando andavo alle superiori). Anche durante la triennale non sono riuscito a fare nuove amicizie, e quindi ho passato i 3 anni senza parlare con qualcuno, ma non avevo quei momenti di tristezza profonda. Forse perché ero a casa con la mia famiglia e non vivevo ancora da solo. Queste mie crisi sono come se, all’improvviso, mi investisse un’ondata improvvisa di tristezza, delusione, rabbia e odio (verso me stesso) e solitudine. A volte, quando la rabbia è molto forte, capita anche che mi tagli (è successo altre volte in passato, sempre quando provo un forte odio per me stesso). Provo l’odio e la rabbia verso me stesso forse perché, da un lato, vorrei riuscire a costruire un legame con qualcuno, ma dall’altro ho questa inibizione che mi impedisce di relazionarmi e mi porta a rifiutare inviti o ad allontanarmi. E questa contraddizione mi fa stare male. Non so come uscire da questo. Sento che, se riuscissi a costruire un qualche legame, potrei stare meglio con me stesso.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Ciao Daniele, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Mettere in parole ciò che si prova è un primo passo importante. Come ha osservato lo psicologo James Hillman, ogni cambiamento profondo passa attraverso momenti di crisi e dolore. Il vissuto che descrive, questa alternanza tra desiderio di relazione e difficoltà a entrare in contatto con gli altri, segnala un conflitto interno che merita attenzione. Anche i gesti autolesivi possono essere il segno di qualcosa che non riesce a essere elaborato dentro di sé e viene quindi espresso attraverso il corpo. Per affrontare tutto questo in modo più costruttivo, sarebbe utile che lei cerchi uno spazio di ascolto con un professionista dove potrà iniziare a dare un senso a quello che sta vivendo e potrà costruire nuove possibilità per sé.

Dott.ssa Veronica Socionovo

Capisco quanto possa essere difficile affrontare momenti di tristezza, rabbia e solitudine, specialmente quando si sente di non riuscire a creare legami con gli altri. La tua consapevolezza di voler costruire un rapporto con qualcuno e il desiderio di stare meglio sono segnali molto importanti, che indicano una volontà di cambiamento e di crescita.

Se ti va, potresti considerare di parlare con un professionista, come uno psicologo e psicoterapeuta, che possa aiutarti ad esplorare queste emozioni e a trovare strategie per affrontarle. Ricorda che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma di grande coraggio e di rispetto verso te stesso. Prendersi cura di sé significa anche riconoscere quando si ha bisogno di supporto, e tu hai già fatto un passo importante in questa direzione.

Se vuoi, mi rendo disponibile per un appuntamento.

Dott.ssa Chiara Lorenzetti

Dott.ssa Chiara Lorenzetti

Vercelli

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Salve se nella sua città c'è la possibilità di partecipare a gruppi  dedicati all'esperienza di relazionarsi con gli altri potrebbe essere un percorso da  tenere in considerazione; intendo gruppi condotti da uno psicologo e finalizzati  proprio a vivere con più libertà la relazione e l'incontro con l'altro; qui queste informazioni le dà l'URP del Comune ed il servizio Informagiovani, sempre legato al Comune oppure a volte si trovano informazioni anche sui siti online che danno notizie sugli eventi in città. Cordialmente dr. Rosanna Menini

Dott.ssa Rosanna Menini

Dott.ssa Rosanna Menini

Padova

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Buongiorno, 

sicuramente questi suoi vissuti dovrebbero essere approfonditi in un percorso individuale, per poterli elaborare e cercare di comprendere in che direzione andare. 

Quello che lei ha scritto denota già una buona capacità introspettiva da utilizzare come risorsa per un eventuale percorso. 

Si prenda cura di sé 

Un caro saluto

dott.ssa Alessia Serio 

Dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Torino

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Ciao Daniele,
grazie per aver condiviso in modo così sincero il tuo vissuto, che mostra una profonda sofferenza legata alla solitudine, all’autocritica e a momenti di tristezza intensa, fino a comportamenti di autolesionismo. Questi segnali vanno presi molto sul serio, perché indicano un disagio emotivo che impatta pesantemente sulla qualità della tua vita.

Il fatto che tu riconosca questa contraddizione tra il desiderio di legami e la difficoltà a instaurarli è un ottimo punto di partenza. Spesso dietro a queste difficoltà si nascondono schemi di pensiero e emozioni complesse che possono essere affrontate e modificate con un supporto specialistico adeguato.

Ti consiglio di iniziare a tenere un diario delle emozioni, segnando quando arrivano questi momenti di tristezza, rabbia o voglia di isolarti, annotando anche cosa succede prima e dopo. Questo esercizio ti aiuterà a prendere consapevolezza dei tuoi stati d’animo e delle situazioni che li scatenano, facilitando il lavoro terapeutico.

Parallelamente, ti suggerisco di intraprendere un percorso psicologico mirato, che possa aiutarti a esplorare le cause profonde di queste emozioni e di questi comportamenti, a costruire strumenti per gestire la rabbia e la tristezza, e a migliorare gradualmente le tue capacità relazionali.

Se ti va, possiamo iniziare con un colloquio online per valutare insieme la situazione in modo approfondito e definire un percorso personalizzato di supporto. Sarà un primo passo concreto verso un cambiamento positivo.

Resto a disposizione per un eventuale approfondimento.

Dott. Giovanni Noè – psicologo
Riceve a Corigliano-Rossano (CS) e anche online

Dott. Giovanni Noè

Dott. Giovanni Noè

Cosenza

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Ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità quello che stai vivendo. Quello che descrivi è molto difficile e può creare molta sofferenza, ma non sei solo in questo. È importante riconoscere queste emozioni e il bisogno di aiuto. Ti suggerisco di considerare un percorso di supporto psicologico: un professionista può aiutarti a esplorare queste difficoltà, a gestire la rabbia e la solitudine, e a costruire gradualmente relazioni significative. Se vuoi, posso accompagnarti in questo percorso per trovare insieme modi più sani per affrontare questi momenti.