Mi auguro che un incidente mortale mi strappi alla vita

Valentina

Sono una ragazza di 27 anni e ho bisogno di sapere se sono malata. Studio per diventare esperta dei processi formativi, ma solo da qualche tempo mi sono accorta che alcune nozioni di psicologia potevano da tempo rivelarsi d'aiuto. E' da quando sono piccola che mi auguro che un incidente mortale mi strappi alla vita. Ho pensato più volte al suicidio, ma non ho il coraggio di farlo. Quello che sento è una sensazione di nullità, apatia e la sensazione di portarmi dietro un peso: quello di aver da sempre deluso i miei. Ho anche malesseri fisici come emicranie, mal di stomaco, debolezza, irrigidimento dei muscoli di spalle e schiena. Rispondetemi, grazie

7 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Valentina, il mio consiglio è uno solo, di affidarti ad un professionista che ti aiuti in un percorso di crescita personale. Si può fare, con tutte le difficoltà ma si può fare. Un caloroso abbraccio
Cara Valentina, credo di poter riformulare la tua richiesta in questi termini: "aiutatemi a liberarmi dei miei genitori". Sono loro che tu dovresti metaforicamente uccidere dentro di te. Ciò equivarrebbe ad una separazione per te necessaria, dunque ad una nascita psicologica: la tua. Ci sarebbe naturalmente da elaborare il lutto per la perdita di un oggetto così "familiare" , quindi una fase depressiva. Il premio finale è la tua rinascita. Innamorarti di qualcuno, in questi casi dovrebbe aiutarti a depotenziare l'influsso esercitato dai tuoi genitori. Come accade nelle fiabe, il principe azzurro strappa via la fanciulla dalla sua monotona vita... Ti consiglio una lettura: "Il mondo incantato" di B. Bettelheim (Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe), feltrinelli. Puoi visitare anche il mio sito ricco di spunti per la riflessione: www.robertoruga.it Valentina, a 27 anni è un pò presto per farla finita. Aspetta almeno altri dieci anni. Con affetto
Lei sta soffrendo per una sindrome ansioso depressiva, i disturbi fisici che lei lamenta potrebbero essere somatizzazioni d'ansia e il suo stato d'animo caratterizzato da sensazioni di nullità e colpa è tipico dello stato depressivo. Capisco quanto lei stia male, ma la esorto a prendersi cura di sè, si può guarire. Una psicoterapia potrà insegnarle che il nostro scopo nella vita non consiste nel non deludere i genitori, ma piuttosto nella realizzazione di noi in quanto persone libere e autonome. Penso che ha un lungo percorso di crescita davanti a lei ,si faccia accompagnare dal suo terapeuta e pensi a quanto è psicologicamente sano e vitale questo progetto! Buon lavoro,
Forza Valentina, credo che nessuno desideri veramente il suicidio, semmai vorrebbe e fantastica una vita migliore. Nel tuo desiderio di voler diventare una brava professionista, hai incontrato la psicologia, e sai che questa disciplina potrebbe aiutarti a cercare una via che ti faccia uscire dal tunnel. Non mollare, sei sulla strada giusta, anche perchè cio' che avrai modo di conoscere mettendoti in discussione in prima persona, potrà rivelarsi utilissimo per la tua professione futura. Ti resta ora cercare un esperto che ti accompagni in questo percorso, che ti aiuti a capire. Vedrai che, quando avrai la percezione di aver trovato la persona giusta, anche i muscoli delle spalle e della schiena potranno rilasciarsi, e la nullità riempita di prospettive nuove e progettualità da realizzare. In bocca al lupo.
Cara Valentina, ciò di cui lei parla corrisponde ad un quadro più complesso di un semplice malessere fisico. Penso che andrebbero esplorati meglio l’origine di questi sintomi ed il periodo che lei si trova a vivere nel momento in cui le si manifestano. Potrebbe chiedere una consulenza specialistica ad uno psicoterapeuta e valutare se è o meno il caso di intraprendere una psicoterapia.
Cara lettrice, cosa prova se le dico che là fuori c'è chi si diverte e sorride alla vita? Se un po' della rabbia che potrebbe suscitarle questa considerazione potrà spingerla a riscoprire gli aspetti vitali del suo essere con l'aiuto di uno psicoterapeuta, allora la mia provocatoria risposta non sarà stata meramente provocatoria. Un saluto affettuoso,
si ricorda il perchè fin da piccola ha desiderato morire? Non avendo questa informazione quello che le posso dire è che sembrerebbe che lei soffrisse di depressione. Ha altri sintomi come insonnia, disturbi nell'appetito, mancanza di forze (quello me l'ho già detto nominando l'apatia). non so cosa effettivamente si porta dietro come un macigno e come Sisifo una volta che ha scalato la montagna il peso cade a valle e lei deve riiniziare da capo. tutti i sintomi elencati sono congruenti con una depressione: una psicoterapia 8anche breve per individuare la motivazione di questo peso che si porta addosso e quindi poterlo gettare in mare) e probabilmente una terapia farmacologica.