Perché è difficile arrivare a terminare la vita

Gentilissimo Gabriele,

Dalle sue parole, emerge una grande sofferenza, accompagnata da un senso di rabbia e disprezzo verso se stesso che la fa sentire intrappolato.

Il fatto che lei dica di non voler più vivere ma allo stesso tempo di non riuscire a porre fine alla sua vita segnala quanto profondo sia il suo malessere e, allo stesso tempo quanto si stia prodigando per trovare uno spazio in cui chiedere aiuto, scrivendo qui, ad esempio. Questo è un segnale molto importante.

Quando ci si percepisce “senza successo”, privi di interessi o di relazioni soddisfacenti, il rischio è che il giudizio su di sé diventi così duro da non lasciare più spazio a prospettive diverse. In realtà, anche nelle situazioni più difficili, è possibile recuperare un rapporto più "gentile" con se stessi e per ricostruire gradualmente un senso di valore personale e di progettualità.

Capisco che in questo momento possa sembrare tutto fermo e senza via d’uscita, ma non è così: con un supporto adeguato, può imparare a gestire la rabbia e l’autocritica, a riconoscere i propri bisogni e a costruire un presente più tollerabile, con la prospettiva di un futuro diverso.

Se sente di voler intraprendere un percorso di sostegno, resto a disposizione qui al modulo di contatto.

Cordiali saluti,

Alessandra Toni

“Dalle tue parole arriva un dolore fortissimo, e il fatto che tu abbia deciso di scriverlo qui è già un gesto importante: significa che, anche dentro questa sofferenza, una parte di te cerca un contatto, una possibilità di essere visto e ascoltato.

È comprensibile sentirsi svuotati e senza speranza quando sembra che tutto vada storto o che nulla abbia più senso. Non sei il solo ad attraversare momenti così, e questo non vuol dire che la tua vita non abbia valore: al contrario, raccontare ciò che provi è un primo passo per non restare solo con questo peso.

Non c’è una soluzione immediata, ma c’è la possibilità di lavorarci insieme, di ricostruire piccoli spazi di respiro e di senso. Ti incoraggio a non tenerti dentro questa sofferenza e a parlarne con qualcuno di cui ti fidi o con un professionista che possa affiancarti da vicino.

Scrivere qui è già stato un passo di coraggio: ti invito a non fermarti, a continuare a cercare qualcuno con cui condividere e a non rimanere da solo.”

Intanto la ringrazio perché non è semplice scrivere qualcosa di così personale e doloroso, ed è anche molto positivo perché a prescindere da come vuole definire quello che sta vivendo si vede che sono tutti elementi per lei di sofferenza, altrimenti non avrebbe valutato la possibilità di interrompere la sua vita. Ma proprio questa consapevolezza è una sua grande risorsa che può permetterle di superare tutte queste difficoltà. 

Se vuole venire in studio a parlarne e affrontarle mi trova a Modena, 

Dott.ssa Alice Abbruzzese

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Ciao Gabriele,

capisco quanto tu stia soffrendo leggendo le tue parole. La sensazione di essere intrappolato in una vita che non senti tua, il disprezzo per te stesso e la fatica quotidiana che descrivi sono davvero pesanti da portare da solo. Voglio dirti prima di tutto che non sei “sbagliato”: stai vivendo un momento di forte dolore, e riconoscerlo è già un passo importante.
Quando pensi di non voler più vivere e ti sembra di non trovare vie d’uscita, è fondamentale non restare chiuso in questi pensieri. Se senti che la spinta a farti del male diventa più forte, ti chiedo di non aspettare: chiama subito il 118 o recati al pronto soccorso. Se preferisci parlare con qualcuno al telefono, puoi contattare il numero 02 23272327 di Telefono Amico Italia, attivo ogni giorno, o mandare un whatsapp al 324 0117252: troverai qualcuno disposto ad ascoltarti in questo momento.

Non si tratta di debolezza, ma di un modo per alleggerire anche solo un po’ questo peso. Intanto, se riesci, prova a concederti oggi anche una sola piccola cosa che ti dia respiro: una passeggiata, un momento lontano dal lavoro, qualcosa che interrompa la ripetitività delle giornate. Non risolve tutto, ma può farti sentire meno intrappolato.

Un caro saluto

dott.ssa Chiara Campagnano

Buonasera,

grazie per avermi scritto e per aver condiviso in modo così aperto il suo vissuto. Dalle sue parole emerge tutta la sofferenza, la rabbia e la stanchezza che sta portando dentro di sé, fino ad arrivare a non vedere più alcun senso nella sua vita. Capisco quanto possa essere doloroso trovarsi in questa condizione.

Proprio perché la lucidità non cancella la sofferenza, ma anzi la fa sentire ancora più pesante, è molto importante che lei non resti solo con questi pensieri. Quando si arriva a desiderare di farla finita, non significa che “non ci sia più nulla da fare”, ma che la mente e il corpo non riescono più da soli a reggere quel peso.

Le suggerisco con urgenza di:

• rivolgersi subito a un professionista (psicologo o psichiatra) per ricevere un sostegno mirato;
• se i pensieri di farla finita diventano troppo forti, contatti immediatamente il 118 o si rechi al pronto soccorso più vicino;
• può anche chiamare il numero verde gratuito 1522 o il servizio Telefono Amico 02 2327 2327, attivo tutti i giorni, per parlare subito con qualcuno.

Un percorso psicologico, passo dopo passo, può aiutarla a interrompere questo circolo di autosvalutazione e a ritrovare senso e direzione, anche se adesso le sembra impossibile. Se lo desidera, sono disponibile ad accompagnarla in questo cammino, online o in studio a Corigliano-Rossano.

Non affronti tutto questo da solo: chiedere aiuto, soprattutto in questo momento, è un atto di forza, non di debolezza.

Un caro saluto,

Giovanni Noè – Psicologo

Buongiorno Gabriele, dopo avere letto quanto scrive mi permetto sottovoce di avanzare il dubbio che invece una condizione di depressione ci sia, eccome. La buona notizia è che esistono strumenti e percorsi per essere aiutati a uscirne e potere impostare la propria vita con maggiori gratificazioni e serenità. Le consiglio di rivolgersi con fiducia a uno/a psicoterapeuta che possa insieme a lei analizzare più a fodo la situazione ma anche individuare le sue risorse e accompagnarla in un percorso di aiuto. Si fidi e si affidi. E' possibile stare meglio. Con cordialità

dott. Andrea Lisotti

Salve,

Mi permetto di darti del tu. Dalle tue parole traspare in modo molto chiaro tutta la sofferenza che stai vivendo in questo momento: la frustrazione, la rabbia verso te stesso, il senso di vuoto e di fatica quotidiana. È come se stessi portando un peso enorme da solo, senza riuscire a vedere una via d’uscita, e questo ti fa sentire intrappolato in una vita che non riconosci più come tua. Non è difficile capire quanta solitudine e dolore ci siano dietro ciò che scrivi.Proprio per questo, credo che un percorso di sostegno psicologico potrebbe essere molto prezioso per te. Non soltanto per alleggerire questo dolore, ma anche come occasione di crescita personale: uno spazio sicuro in cui imparare ad ascoltarti, a riconoscere il tuo valore, a prenderti cura di te e a scoprire che la tua vita non deve per forza rimanere così com’è adesso. Attraverso un lavoro psicologico, puoi rafforzare la tua autostima, migliorare le tue modalità relazionali, aprirti a nuove possibilità e ripartire proprio da te stesso.Capisco che in questo momento tu senta di non avere energia e che tutto ti sembri inutile, ma proprio per questo è importante non mollare: concediti la possibilità di provare un percorso di questo tipo. Potrebbe davvero fare la differenza e aiutarti a ritrovare una strada che oggi non riesci a intravedere. Non sei solo in questa sofferenza e meriti di darti questa chance, non pensare assolutamente di farla finita ma bensì sappi che può rinascere dalle tue ceneri esattamente come le fenici.

Resto a tua completa disposizione per qualsiasi cosa.

Un carissimo saluto.