Senso di colpa dopo la morte di mio padre

Rafaella

Buongiorno, mio padre è morto due mesi fa di infarto. Io l ho sentito per telefono la mattina e stava bene, poi di pomeriggio ha avuto dolori addominali, forti eruttazioni e, dopo l ora e mezzo dall'arrivo dell' ambulanza e il trasporto in ospedale ha avuto un arresto cardiaco ed è stato rianimato per tre quarti d'ora. La sera è morto. Io non mi capacito di questa morte improvvisa, mi sento in colpa di non essere intervenuta prima..io, essendo infermiera, secondo me avrei dovuto accorgermi di qualcosa, purtroppo per lavoro io abito lontano da dove abitava lui, non mi ha mai detto di avere dolori particolari a parte una borsite alle spalle. Prima di morire il medico che ha eseguito la coronarografia mi ha detto che aveva le tre coronarie chiuse, e solo da una passava un filo di sangue. Mi vengono tanti dubbi, perché non ha avuto nessun sintomo prima? Sarei potuta intervenire in qualche modo? Non mi do pace, mi sento in colpa e non mi perdono per non aver agito prima.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Raffaella,

il suo senso di colpa e le sue domande sono più che legittime e fanno parte del lutto che lei sta vivendo. Per trovare un pò di pace non può che chiedere aiuto ad un professionista in modo tale che parlando e sviscerando le sue questioni si dà la possibilità di trovare le sue risposte e un pò di serenità. 

Resto a disposizione, anche online.

Arianna D'Acuti

Dott.ssa Arianna D'Acuti

Dott.ssa Arianna D'Acuti

Avellino

La Dott.ssa Arianna D'Acuti offre supporto psicologico anche online

Gentile figlia,

non è facile e immagino i dubbi che lei ha. Quando si tratta di malattie cardiologiche o cardiovascolari non è mai semplice potersi dire "avrei potuto". Ci sono eventi che seppure con controlli periodici o visite non sempre sono possibili da antecedere e non sempre ci sono sintomi evidenti osservabili e riconoscibili.

Lei sono certa che se avesse saputo avrebbe fatto di tutto, da come scrive. Non se la prenda con sè stessa perchè non sempre siamo infallibili pur impegnandoci o volendo bene a qualcuno.

Come sono stati gli ultimi giorni tra di voi? Chi le sta vicino in questo momento importante?

Se le difficoltà persistono le consiglio di valutare un supporto psicologico dove poter essere ascoltata e aiutata a rielaborare questo momento tragico e triste.

Cordialmente e condoglianze

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle molto adatto in questa situazione al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buongiorno Raffaella. Il senso di colpa fa spesso parte del processo dell’elaborazione del lutto e non è raro dunque che una persona sviluppi un tale sentimento. Per questo, non sempre in queste circostanze si rende necessario l’intervento di un professionista, ma è sufficiente lasciar passare del tempo fino all’accettazione dell’evento. Tuttavia se questo va ad impattare in modo significativo sullo svolgimento della vita quotidiana e persiste con la stessa intensità per diverso tempo, può essere utile confrontarsi con un esperto per approfondire l’origine di questi pensieri e cercare di rielaborare sotto dei significati diversi la propria reale posizione rispetto all’evento.
Mi rendo disponibile anche online per valutare anche se sia in questo momento utile per lei un percorso di questo tipo, al fine di perseguire una migliore qualità di vita.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.