Disperazione, perdita di mia moglie, sepolta solo stamattina

Sergio

Buongiorno
Ho perso mia moglie da soli due giorni, ho assistito con disperazione solo stamani al suo funerale.
Sposati da 34 anni adesso mi trovo solo con mia figlia, ragazza di trenta anni ma ancora una bambina, ma molto molto più forte di me.
Sono disperato, svuotato da ogni energia, rallentato, sgomento e con pensieri non molto piacevoli.
Ho perso un padre, una sorella e molti altri parenti stretti, ma mai sono stato male come adesso, ho paura di crollare.
Causa morte di mio padre, nonostante la metà del dolore che provo adesso (e già questo mi è inconcepibile) mi sono ritrovato ricoverato dopo un grave periodo buio di depressione, infatti dopo ben sedici giorni di ospedale la diagnosi finale è stata: Stati ansiosi depressivi con attacchi di panico. Ciò che temo visto che adesso il dolore, la disperazione rispetto ad allora mi sembra centuplicata mi chiedo: cosa mi succederà?
Non ho amici, diciamo conoscenze e praticamente mi ritrovo solo nella mia disperazione, mi sveglio la mattina e come apro gli occhi la prima cosa che faccio è piangere sommessamente, ripetendo il pianto innumerevoli volte durante il giorno.
Non sono un bambino, dovrei essere forte, ma veramente sono distrutto, fisicamente e psicologicamente.
Sono un vigliacco, non riuscirei a trovare il coraggio di buttarmi sotto ad un treno, che oltretutto passa a cento metri da casa mia, sarebbe davvero una liberazione ma non ce la faccio, sono un vigliacco, ma non nego che mi trovo spesso a pensare ad un amico che ha commesso un simile gesto, sinceramente in questo momento lo invidio per il coraggio che ha avuto.
Sono disperato, perdonate il lungo post e lo sfogo da me pronunciato.
Grazie

2 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno sig. Sergio,

Sono la dr.ssa Roberta Minacci e ho lo studio in Grosseto.  Comprendo la sua disperazione perché il momento in cui la persona che perdiamo non c'è fisicamente più,  non la si può toccare, vedere, parlarle è il momento più difficile : la presa di coscienza del distacco. Non si accusi di questo immenso dolore: la persona con cui si sceglie di vivere la pensiamo quasi eterna, che finirà la sua vita insieme a noi. Per i genitori siamo preparati per un coniuge mai. Seguire sua moglie nella morte non sarebbe un atto di coraggio sarebbe dimostrare a se stesso che non ha fiducia nelle sue capacità di reagire e di elaborare questo lutto, che vuole  il suo tempo E poi la figlia che adesso più che mai ha bisogno di lei. Si dia tempo, cerchi di non stare solo e se sentirà il bisogno di parlare ed elaborare questo lutto può trovarmi a questi recapiti:

Dr.ssa Roberta Minacci 

Via Ravel 19 -58100 Grosseto 

Mail: robimina@tiscali.it

La saluto e le faccio le mie più sentite condoglianze.

Dr.ssa Roberta Minacci 

Gentile Sergio,

non è per suicidarsi, ma per continuare a vivere con i dolori che si sono susseguiti nella sua vita che ci vuole coraggio! La forza che a momenti le sembra di non avere, in relate è dentro di lei. Adesso è comprensibile sentire che sia al suo minimo: la morte del partner è una delle peggiori esperienze della vita e bisogna darsi il tempo di ritrovare un equilibrio. Le consiglio però di appoggiarsi a una terapeuta esperta della sua zona per avere l'aiuto di cui necessita. Purtroppo, quando i traumi si sommano, le cose possono essere un po' più difficili, può volerci più tempo per l'elaborazione del lutto, ma si può e si deve sempre provare a ritrovare la serenità.

Le auguro di poterlo fare al più presto.

Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

La Dott.ssa Francesca Fontana offre supporto psicologico anche online