Elaborazione lutto

Anna

Buongiorno tre mesi e mezzo fa ho perso mio padre molto avanti con l'età del quale sono stata Caregiver per anni, in simbiosi. Come mia madre 7 anni fa, anche lui è morto in casa con me vicino. Anche se ho 55 anni e due figlie di 17 e 21 (la minore mi è stata più vicina della maggiore) il mio vuoto è incolmabile. Lui è stato per me un padre un amico un compagno di viaggio un figlio. Ora non ho possibilità economica di fare un percorso psicoterapeutico.

16 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Anna, intanto la ringrazio per aver condiviso questo vissuto così importante a livello emotivo. 

Quello che emerge dal suo seppur breve racconto sembra essere un grande bisogno di rimettere insieme i pezzi e di chiarire il suo posto nel mondo anche in assenza delle figure genitoriali. 
Mi colpisce molto la specificazione su quale delle due figlie sia stata più supportiva, sarebbe interessante esplorare cosa lei ha sentito osservando questa differenza nel comportamento. 

Questo vissuto sarebbe bene elaborarlo magari cercando dei percorsi che siano economicamente accessibili.

Resto a disposizione laddove volesse provare ad approfondire questo vissuto.

Un saluto, 

Dott.ssa Carlotta Fortuna

Dott.ssa Carlotta Fortuna

Dott.ssa Carlotta Fortuna

Roma

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Gentilissima, 

può rivolgersi alle strutture presenti sul territorio dicendo che ha bisogno di supporto e sostegno psicologico. Può farsi indirizzare dal suo medico curante che saprà indicarle l'iter corretto da seguire.

Un cordiale saluto 

Dott.ssa Astrid Boragine 

Dott.ssa Astrid Boragine

Dott.ssa Astrid Boragine

Roma

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Buongiorno carissima sig.ra, 

Comprendo il suo dolore per la perdita del padre. Le persone care vanno ricordate sempre , ma allo stesso tempo occorre separarsi da loro per  ricominciare a vivere. Ogni persona ha un suo modo creativo di ricordarle ma allo stesso tempo è necessario uscire dal senso di morte e di lutto. Vi è un libro molto bello di un mio collega M.Recalcati " La luce delle stelle morte" utilissimo per le elaborazioni del lutto. Glielo suggerisco ed appena potrà le auguro di iniziare un percorso di psicoterapia.

Cordiali saluti

Dr.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Roma

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Gentilissima Le sue parole mi hanno toccata profondamente. La perdita di una figura così centrale nella sua vita, che è stata non solo un padre ma anche un amico e un compagno, è un dolore inimmaginabile, e il vuoto che sente è del tutto comprensibile.

È normale sentirsi disorientati e sopraffatti quando si perde qualcuno che si è amato e di cui ci si è presi cura con tanto impegno. I legami che descrive, e la vicinanza che ha avuto con suo padre, rendono questa fase ancora più complessa. L'amore e la dedizione che ha dato sono stati immensi, e ora si trova a dover affrontare un mondo in cui quel ruolo di caregiver non c'è più.

Comprendo perfettamente la sua preoccupazione riguardo le difficoltà economiche. La buona notizia è che esistono strade percorribili, anche senza un impegno settimanale. Un percorso, anche se diluito nel tempo, può essere un valido aiuto per iniziare a esplorare il suo dolore, a trovare nuove risorse e a riscoprire una nuova dimensione di sé, non più definita unicamente dal ruolo di figlia e caregiver.

Le propongo di fissare un primo incontro conoscitivo, senza alcun impegno. Può così iniziare ad aprirsi con calma di ciò che sta attraversando, come ha suggerito lei stessa, possa essere un punto di partenza sostenibile per lei in questo momento.

Spero di esserle stata utile.

Buongiorno Sig.ra Anna,

capisco perfettamente il vuoto che descrive, che sembra essere incolmabile, nonostante la vicinanza della figlia minore. Mi sembra di comprendere che per lei suo padre sia stato un punto centrale della sua vita su molti aspetti e questo giustificherebbe il senso di smarrimento che sta provando in questo momento, accentuato anche dal rivivere una situazione vissuta già con sua madre

Capisco inoltre la difficoltà ad affrontare una spesa economica per un percorso psicoterapeutico privato. Ma ritengo che sia opportuno sottolinearle che per una adeguata e sana elaborazione del lutto sia fondamentale un supporto psicologico. Potrebbe quindi provare a rivolgersi ad un servizio pubblico nella sua asl di appartenenza.

Resto a disposizione per ulteriori informazioni e per un eventuale supporto

Un caro saluto

Dott.ssa Santaroni Martina

Dott.ssa Martina Santaroni

Dott.ssa Martina Santaroni

Roma

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Capisco il vuoto che sente, e so quanto è difficile andare avanti

perdere una persona è perdere un pezzo della nostra vita , e più il rapporto è forte ( simbiotico, come nel tuo caso) più è diffiicle accettare la perdita. Ancora dalla morte di suo padre è passato veramente poco ;penso che assisterlo è stata un gesto importante ma anche duro, vedere il proprio padre ammalarsi sempre di più e assistere a tutto ciò sarà stato pesante ma anche un gesto d'amore, responsabilità. Lei ha dimostrato di avere un carattere forte ma adesso sta crollando. Le teorie ci insegnano che il lutto deve passare da tre frasi : 1) sofferenza ( rendersi conto che la persona cara non c'è piu e sentirsi sola e triste ) 2) rabbia ( essere arrabbiati con tutti anche con noi stessi , sentirsi in colpa o incolpare qualcuno) 3) accettare e realizzare  che la persona non c'è più e riuscire ad andare avanti anche sentendone la mancanza)

lei è alla prima fase , pian piano supererà ma avrà bisogno di essere supportata perchè per lei è piu difficile dato che ha ricoperto il ruolo di garegiver e dato che il rapporto con suo padre era simbiotico

Dott.ssa Antonella Bovino

Gentile Anna,

innanzitutto vorrei esprimerle la mia sincera vicinanza per la perdita di suo padre..

Il ruolo centrale che ha avuto suo padre nella sua vita e la simbiosi nel vostro rapporto parlano di un legame profondo, affettuoso e totalizzante. La sua sofferenza è comprensibile e merita spazio e ascolto.

Quando si perde una figura così importante, è naturale sentirsi disorientati, soli, e persino “svuotati”. Soprattutto dopo un lungo periodo di accudimento amorevole, in cui si è presa cura di suo padre in modo totalizzzante, perdendo di vista se stessa ed i suoi stessi bisogni..

Anche se le sue figlie le sono state vicine dopo la perdita di suo padre, questo tipo di dolore può far sentire comunque molto soli. E questo non è segno di debolezza, ma del fatto che il lutto ha un impatto psicologico profondo, diverso per ognuno.

Se non ha la possibilità economica per un percorso terapeutico a pagamento, vorrei segnalarle alcune strutture gratuite che potrebbero esserle d’aiuto, come  sportelli psicologici gratuiti presso i Consultori Familiari del suo territorio (ASL/ATS) e Associazioni di supporto al lutto che offrono gruppi di auto-mutuo-aiuto (alcuni anche online).

Potrebbe nel frattempo aiutarla prendersi dei piccoli spazi per sé e, se se la sente, tenere un diario in cui scrivere ciò che prova e dove condividere i suoi ricordi. Il dolore non va forzato a passare, ma può essere accolto e attraversato, fino a trasformarsi, col tempo, in un ricordo che, pur nella malinconia, possa diventare delicato e confortante.

Un caro saluto,

Katia Romano

Buongiorno Anna,

comprendo profondamente il dolore che sta attraversando. Il legame così intenso con suo padre rende naturale sentire oggi un grande vuoto.

Si conceda tempo e gentilezza: elaborare una perdita così significativa richiede cura di sé. Può trovare sostegno sia in gruppi di auto-aiuto sia attraverso servizi gratuiti presenti sul territorio. Le suggerisco di rivolgersi alla sua ASL o al CSM di riferimento: sapranno sicuramente orientarla verso gruppi di supporto o percorsi terapeutici a costi contenuti.

Dott. Charbel Farah

Dott. Charbel Farah

Roma

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Salve Anna, intanto mi dispiace per la sua grande perdita e comprendo il dolore di cui parla. Immagino non sia facile esporsi e raccontare quello che prova ma dalle sue parole emerge pienamente tutto il vissuto di un lutto. Oltre ad aver perso il suo ruolo come figlia ha perso anche quello di figlia accudente e molto spesso essere caregiver di un familiare malato genera uno stress cronico che può sfociare in diverse forme: disturbi dell' umore, somatizzazioni fisiche, perdita dei confini dei ruoli familiari. Non so se si riconosce in alcune di queste cose descritte, e non è scontato che si presentino, ma certamente mentre si è impegnati a prendersi cura in un modo così totalizzante e costante di un genitore  si può mettere da parte l' elaborazione di tutto il vissuto emotivo riguardante i lunghi anni trascorsi. Poi improvvisamente tutto è finito, ma dentro di lei invece è sempre vivo nei ricordi e nelle sensazioni; è cambiata la sua routine di vita ma per accettare, elaborare e convivere con il dolore ci vuole un tempo soggettivo. Non le posso quantificare questo tempo ma certamente posso dirle che parlane con qualcuno, condividere le emozioni e ridare un significato alla sua vita attuale la potrebbe aiutare. Comprendo il discorso economico ma non escluda a priori un percorso, magari provi a fare qualche colloquio e poi potrà valutare cosa scegliere.

Intanto resto a disposizione per ulteriori domande., non esiti a scrivere.

Grazie.

Dott.ssa Ilaria Spagnolo

Dott.ssa Ilaria Spagnolo

Roma

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Quello che stai vivendo è un lutto complesso, reso ancora più profondo dalla lunga relazione di cura che ti ha legato a tuo padre. Quando si è caregiver, specialmente per anni, si crea un legame di simbiosi emotiva e pratica: tu non eri solo la figlia, ma eri il suo punto fermo, la sua presenza costante. E probabilmente lui lo era per te. Hai perso una figura che racchiudeva molti ruoli e questo ti fa sentire maggiormente disorientata. E' normale che il tuo dolore sia ancora così vivo, il lutto non ha una scadenza e la sua elaborazione è molto soggettiva. Datti anche del tempo per permettere a te stessa di elaborare questa perdita , di attraversare le fasi che accompagnano tale elaborazione, cerca di attingere alle tue risorse interne, che da quello che hai scritto sembrano tante perchè ti sei presa cura dei tuoi genitori, hai cresciuto due figlie e per fare tutto ciò hai dentro tanta forza, tanto amore, pazienza che ora puoi usare per sostenere te stessa. In ogni caso, anche se non puoi permetterti un percorso a pagamento, ci sono forme di sostegno gratuite o accessibili e piccoli passi che puoi fare per non affrontare tutto questo da sola. Cerca dei gruppi di auto-aiuto per lutto nella tua zona, informati negli ospedali, nei consultori e nelle associazioni della tua città. A volte, mettere in parole il dolore è già un modo per attraversarlo, allora Potresti: Scrivere una lettera a tuo padre ogni volta che senti il bisogno di parlargli, oppure tenere un diario del lutto, dove riversare pensieri, ricordi, domande, rimpianti e raccontare storie su di lui alle tue figlie, anche se una è più presente dell'altra: serve a tenere viva la relazione affettiva, e aiuta anche loro a elaborare la perdita del nonno. Nella speranza di esserti stata un pò di aiuto, ti abbraccio e ti invio un saluto.

Dott.ssa Alexandra Benincasa

Dott.ssa Alexandra Benincasa

Dott.ssa Alexandra Benincasa

Roma

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Ciao Anna, ti ringrazio per aver condiviso la tua storia così intima e dolorosa. Da quello che scrivi si sente quanto tuo padre fosse centrale nella tua vita e quanto forte fosse il legame che vi univa. Quello che provi non è “semplice tristezza”: è lutto profondo, con tutte le sue onde imprevedibili. Non c’è un tempo prestabilito per “superarlo”: è un percorso personale, fatto di giorni più leggeri e altri in cui il vuoto pesa enormemente. È normale che anche a distanza di mesi il dolore sia ancora vivo. Essere stata accanto a lui fino all’ultimo, come anni fa con tua madre, è un dono d’amore immenso che porta con sé anche un “contraccolpo”: quando la vita quotidiana è stata a lungo organizzata attorno alla cura, la perdita non toglie solo la persona, ma anche il senso di scopo che quella cura dava. Questo amplifica la sensazione di vuoto. Hai notato che la figlia minore ti è stata più vicina: è un segno che non sei sola, anche se ognuno elabora il dolore in modo diverso. A volte i figli, per protezione o per fragilità, non riescono a mostrarsi presenti come vorremmo, ma restano comunque un legame prezioso su cui puoi contare.

Capisco che tu non possa permetterti un percorso psicoterapeutico, ma forse ci sono possibilità alternative:

  • Gruppi di auto-mutuo aiuto per il lutto: spesso organizzati da associazioni o parrocchie, sono gratuiti o a contributo libero. Condividere con chi ha vissuto esperienze simili può alleggerire il peso.

  • Servizi pubblici territoriali: alcune ASL hanno sportelli di ascolto psicologico gratuiti o a costi molto ridotti.

  • Linee di ascolto: ci sono numeri dedicati al sostegno emotivo in momenti di crisi o solitudine, anche gestiti da associazioni di volontariato.

Anna, il tuo dolore non deve essere affrontato da sola. Anche senza percorsi costosi, ci sono modi per essere accompagnata. E tu hai già dentro di te la testimonianza più forte: l’amore che hai dato a entrambi i tuoi genitori fino all’ultimo respiro.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Visto che avevate un bel rapporto immagino lui vuole che lo ricordi ma anche che non soffre! Cioè che lo ricordi per quel che le lasciato quando era vivo e non per il finale! E comunque chi resta non è meno importante e merita in questo caso un padre e marito presente ...Legga il mio libro: 'faccio di tutto per stare peggio' Gaetano Tizza ...troverà argomenti attinenti ...buona vita 

Dott. Gaetano Tizza

Dott. Gaetano Tizza

Ragusa

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Carissima utente, capisco il suo dolore.

Ci sono dei percorsi psicologici brevi, come la multimediale, che potrebbero aiutarla ad elaborare il lutto e a proseguire più leggera la sua vita.

Si lavora con le foto e con la costituzione di un oggetto della memoria. Si può fare anche online. Economicamente ha un costo molto più ridotto rispetto alla psicoterapia.

Se è interessata può contattarmi su questo portale o su whats app.

Maria Laura Sanna

Dott.ssa Maria Laura Sanna

Dott.ssa Maria Laura Sanna

Roma

La Dott.ssa Maria Laura Sanna offre supporto psicologico anche online

Potrebbe chiedere il Bonus Psicologo per usufruire di un percorso psicoterapeutico che mi sembra assolutamente necessario, oppure richiedere una psicoterapia all'ASL, tramite il medico di base, di otto sedute per un costo totale, se non erro, di 80 euro. Tenga anche presente che la Terapia Breve risolve una gran parte dei problemi entro dieci sedute.
Non è possibile fornire strumenti terapeutici on line senza almeno un colloquio diagnostico-clinico che orienti lo psicologo verso quali strumenti utilizzare e consigliare.

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online

Gent.ma signora Anna, mi dispiace tantissimo per quello che sta vivendo in questo momento e le sono vicina. Le scrivo per dirle che dal 15 settembre sarà possibile fare domanda di bonus psicologo sul sito dell'agenzia delle entrate; tale bonus prevede la possibilità di effettuare delle sedute gratis, credo una decina. Lo so che sono poche ma potrebbe essere un inizio per potersi mettersi in gioco in questo momento così delicato, insieme a qualcuno pronto ad ascoltarla e a supportarla. 

Cordiali saluti.

Dott.ssa S. Cavaliere 

Gentile Anna

le sue parole raccontano un legame profondo, intenso e prezioso, costruito nel tempo attraverso la cura, la presenza e una vicinanza che va oltre i ruoli consueti. La perdita di suo padre, dopo anni di simbiosi affettiva e quotidiana, è un evento che tocca non solo il presente, ma tutta la sua storia di figlia, di donna, di madre.

È naturale che il vuoto oggi appaia incolmabile: non si tratta solo di un lutto, ma della trasformazione di un’identità costruita in relazione a lui. È anche importante notare come abbia riconosciuto il sostegno ricevuto da sua figlia più piccola: i legami che ci accompagnano, anche se diversi, possono offrire appigli inaspettati.

In momenti così delicati, avere uno spazio in cui poter dare voce al dolore, senza giudizio, può fare la differenza. Se lo desidera, può contattarmi: insieme possiamo trovare una modalità sostenibile per offrirle un accompagnamento adeguato a questo passaggio.

Un caro saluto,

a presto! 

dott.ssa Adele colonna