Problemi di erezione

luca

Buongiorno a tutti. É la prima volta che mi rivolgo a voi e spero tanto che possiate darmi una mano.. Io ho 27 anni e da poco mi sono rifidanzato con una ragazza più piccola di me,22 anni,non più vergine anche lei ed anche lei uscita come me dopo tanti anni di storia con un'altra persona. Ieri abbiamo avuto modo di sperimentare per la primissima volta l'approccio fisico..un fiasco non totale..di più.. Può starci l'imbarazzo,ma a me sembra di aver rivissuto gli stessi momenti bui che mi capitarono con la mia ex,vale a dire problemi con l'erezione,averla e mantenerla..ammetto mentalmente di non essere sereno,per quanto lei ora mi stia ridando di nuovo un senso d'esistenza che avevo smarrito ormai da tempo,ma perché deve rimetterci la mia virilità?.. Grazie per l'attenzione! Luca

11 risposte degli esperti per questa domanda

Gent. Luca,

come già lei scrive ciò a cui si trova di fronte non è qualcosa di nuovo, ma ne ha già fatto esperienza nella precedente relazione. In fondo ogni sintomo, se non viene elaborato attraverso la parola, non può che ripetersi e lasciarci in scacco. Nel caso suo certamente mette in gioco quella che lei chiama la sua virilità, ma le ragioni per cui per lei si configuri così, e le risorse per farvi fronte, non possono che essere trovate se non in un singolare percorso terpeutico, che le permetta di mettere al lavoro il suo sintomo.

Un cordiale saluto.

Dott. Davide Pegoraro

Dott. Davide Pegoraro

Torino

Il Dott. Davide Pegoraro offre supporto psicologico anche online

Carissimo, le cause della disfunzione erettile vengono solitamente distinte generalmente in organiche e psicologiche. In quest'ultimo caso si annoverano: eccesso di stress, ansia generica, ansia da prestazione sessuale conflitti o incomprensioni all’interno della coppia, bassa autostima sessuale, timore di deludere sessualmente, timore del giudizio sociale, concezioni totalmente errate sulla sfera sessuale femminile, paure legate alle dimensioni del pene, repressioni di tipo morale o religioso (il sesso visto come peccato), depressione, uso o abuso di alcool o droghe, interazione con alcuni farmaci, auto-sabotaggi inconsci, auto-monitorizzazione del pene durante il rapporto sessuale. Ritengo che le varie cause vadano contestualizzate nella storia famigliare e personale del paziente in una visione unitaria della difficoltà che riguarda l'intero organismo (per cui le cause fisiche hanno riscontri a livello psicologico e viceversa): troppo spesso mente e corpo non comunicano in modo funzionale perché non si considerano in modo integrato. Le tecniche migliori che Le posso indicare sono l'EMDR e il training autogeno analitico dopo naturalmente una prima fase di approfondomento diagnostico. A disposizione per una prima consulenza, porgo cordiali saluti.

Buongiorno Luca,

immagino che non sia una situazione semplice e ti credo quando dici di non essere sereno. L'incontro di due corpi racchiude due persone che entrano non solo nei pantaloni, ma anche nella vita dell'altro. Attraverso il contatto l'altro arriva a definire in qualche modo la nostra esistenza, proprio come dici tu. Quando si incontrano difficoltà ad ottenere o mantenere l'erezione che si protraggono nel tempo (capitava anche con la tua ex, ho capito bene?) innanzitutto sarebbe opportuno richiedere una visita Andrologica per escludere cause organiche, ovvero fisiche. Esclusa questa ipotesi, se la difficoltà fosse collegata all'atteggiamento con cui si affronta il rapporto sessuale, ti consiglio di contattare un Consulente Sessuale o un Terapeuta Sessuale. Te ne spiego subito il motivo: spesso con delle precise dritte la difficoltà si risolve in poco tempo e puoi ritrovare la serenità di condividere un momento di piacere. Puoi verificare nella tua asl la presenza di un Consultorio che si occupa di dare queste informazioni o un Professionista privato nella tua zona. Spero di esserti stata utile

 

Buongiorno Luca,

dalle sue parole emerge il desiderio di comprendere  ciò che le accade quando si trova in intimità con la sua fidanzata. La difficoltà che espone andrebbe approfondita  attraverso una consulenza sessuologica per esplorare meglio il contesto relazionale, le circostanze e i vissuti emotivi connessi. Il suo sentirti “mentalmente non sereno” potrebbe far ipotizzare un’origine psicologica, andrebbe comunque fatta una visita andrologica per escludere una componente organica alla sua difficoltà.

Mi metto a disposizione per una prima consulenza.

Cordiali saluti

Caro Luca

vivi serenamente questo impedimento. Può succedere. Non allarmarti.

La prima cosa da fare è una bella visita da un andrologo per accertare se ci sono problemi fisiologici.

Poi, siccome dici che da sempre hai un pò sofferto di questo disturbo, può essere utile fare delle sedute con uno psicologo/sessuologo.

Il consiglio immediato è di vivere la situazione senza drammatizzare. Indugia di più nei preliminari, fai contatto con le paure e le tensioni, se sei già in confidenza, parlane con la fidanzata e insieme trovate una strategia condivisa che ti possa sbloccare. Ciao

Gentile Luca,

mi  sento di dirle di darsi del tempo. Se è uscito da una storia difficile, le conseguenze probabilmente continuano a farsi sentire. Tuttavia se la situazione rimane invariata o insoddisfacente le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che potrà aiutarla sia a valutare  e migliorare la comunicazione e la relazione, sia ad accelerare i tempi e a superare blocchi.

L'indirizzo psicoterapeutico strategico breve si è occupato di problemi analoghi e perciò dovrebbe essere indicato.

Cordiali saluti

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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Gentile Luca innanzitutto le dico "bravo" per aver chiesto un parere ad un "addetto ai lavori", questo è il primo passo importante e a volte fondamentale per affrontare certe problematiche che succedono più di quanto lei possa immaginare. Entrambi vi state lasciando una storia alle spalle che richiede il suo tempo per essere elaborata e metabolizzata e vi state aprendo ad un cambiamento con i rischi che ciò comporta. Vi state mettendo in gioco in una nuova esperienza anche di tipo sessuale, non vi conoscete, dovete imparare a farlo, e lei Luca affermando che già ha avute certe difficoltà con la sua precedente fidanzata pone la questione in termini più ampi. Infatti dice di non essere sereno e si stupisce che ci "rimetta la sua virilità" ma noi siamo un' entità unica, inscindibile di mente e corpo dove l'uno influenza l'altra e viceversa. Colga questa "defaillance" come un'opportunità per aprire il suo cuore a se stesso e a chi può, con l'ascolto, aiutarlo a conoscersi meglio con amorevole pazienza sospendendo giudizi su di sè cercando di non rinforzare  la sua "impotenza" con un sentimento di impotenza più ampio col rischio che questo invada il suo io creando un pericoloso circolo vizioso. Si rivolga ad un esperto/a e buon cammino. Molti saluti 

Buona sera Luca,
è importante escludere prima di tutto che non ci sia un problema organico, prenoti una visita da un Andrologo presso l'ASL di Zona.

Se la consulenza risulta negativa, può rivolgersi ad un psicoterapeuta cognitivo comportamentale - EMDR o sessuologo presso ASL o privatamente che possa aiutarla a superare questo disagio.

Saluti       

Salve in risposta alla sua domanda, si è dato una risposta da solo! Ossia il non essere sereno mentalmente, per l'emozione, la novità, l'imbarazzo è normale che possa influire sulla prestazione, la famosa "ansia da prestazione". Se lei racconta però che questi problemi li aveva anche con la precedente ragazza, forse una visita presso il medico l'Andrologo, potrà essere utile per escludere una problematica fisica. Qualora non ci fosse niente di fisico, allora potrà rivolgersi ad un collega presso la sua città ed iniziare un percorso terapeutico. Molti colleghi hanno anche la specializzazione in sessuologia, e potremmo più specificatamente, aiutarla. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.     

Luca,

la sento molto preoccupato, e forse imbarazzato. Quello che è successo ci sta, lei ha raccontato con precisione tutto quello che ha anticipato questo incontro ed è sufficiente a comprendere che probabilmente l'ansia può averle giocato un brutto scherzo. Può non essere l'unica componente,  ma fossi in lei non mi preoccuperei eccessivamente. Poiché forse vi è la necessità di chiarire la sua storia passata e quello che le ha lasciato e lo sta ancora condizionando le consiglio comunque di parlare con un collega, potrebbe farle bene ed aiutarla per il futuro. Se vuole anch'io sono disponibile a vederla, la prima volta gratuitamente e senza impegno. Mi chiami  quando vuole.

Dott. Sergio Chieregato

Dott. Sergio Chieregato

Torino

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Buongiorno Luca, se non c'è una causa organica c'è sicuramente una motivazione psicologica-emotiva che spiega il tuo problema. Probabilmente dentro di te ci sono delle insicurezze, delle ansie che non ti permettono di lasciarti andare e di godere pienamente quel momento. Il mio consiglio è di rivolgerti a un esperto della tua zona che ti possa aiutare a capire cosa c'è che non va e a risolvere questo deficit. Se dovessi avere bisogno di altre informazioni, non esitare a contattarmi anche eventualmente per una consulenza on line.