Disfunzione erettile

Alberto

Buonasera sono un ragazzo di 26 anni, il quale da 2 anni nonostante abbia cambiato vari specialisti non riesce a risalire alla causa del suo problema. Premetto che faccio una vita stancante e stressante: sveglia presto la mattina e 300 responsabilità (mio padre e morto nel 2020 e contemporaneamente mia mamma si è ammalata di psicosi). Veniamo al dunque: in qualsiasi ambito che sia masiturbazione, petting o prima di fare l'amore non riesco ad ottenere l'erezione se non stimolato manualmente (anche durante il giorno le erezioni sono assenti, mentre spesso sono presenti erezioni mattutine e notturne). Ho cambiato 4 andrologi i quali 3 mi hanno detto di stare benissimo e di avere solo tanta ansia e paura consigliandomi mezza pasticca di cialis da 5mg per stare più tranquillo. L'ultimo andrologo invece dopo l ecocolordoppler penieno dinamico mi ha diagnosticato una lieve disfunzione vasculogenica consigliandomi le onde d'urto. Dopo questa diagnosi che la mia psiche voleva a tutti gli effetti sono completamente crollato in un baratro. Ci penso ogni minuto della giornata (anche se l erezione stimolata viene ottenuta) La cosa che non riesco a capire è la seguente: A marzo sono andato in Portogallo con la mia fidanzata e la prima cosa accadutami in aereo è stata una bella erezione spontanea, non so se sia una cosa causale oppure no, e per tutto il periodo della vacanza sono riuscito ad essere libero e avere rapporti a volte anche senza farmaco e senza stimolazione manuale. In piu quando sono a casa sua (non abbiamo mai fatto l'amore da lei) spesso ottengo eccitazione ed erezione semplicemente baciandomi. Chi sono veramente? Chi dei medici ha regione? Mi sento perso, confuso e ho una paura pazzesca di perderla, ma questo magone interiore non riesco a farlo scomparire. Vorrei tanto tanto risolvere

5 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Grazie per aver condiviso la sua situazione, che è evidentemente molto stressante e preoccupante per lei. La perdita di un genitore e la malattia di un altro possono essere eventi traumatici che hanno un impatto significativo sulla salute mentale e fisica. 

La disfunzione erettile può avere molteplici cause, sia fisiche che psicologiche. Il fatto che abbia avuto erezioni spontanee durante il viaggio in Portogallo e quando è con la sua fidanzata potrebbe suggerire che l'ansia e lo stress siano fattori significativi nel suo caso. Tuttavia, non sono un medico e non posso fornire una diagnosi medica.

Se ha già consultato diversi specialisti con risultati contrastanti, potrebbe essere utile cercare un approccio più olistico che tenga conto sia degli aspetti fisici che psicologici della disfunzione erettile. Un team di professionisti, che potrebbe includere un andrologo, uno psicologo e eventualmente altri specialisti, potrebbe fornire una visione più completa del problema.

La terapia psicologica potrebbe anche aiutarla a gestire l'ansia e lo stress che sta vivendo, che potrebbero essere fattori che contribuiscono alla sua condizione. 

Capisco che la situazione sia molto difficile per lei, ma è importante non perdere la speranza. Molte persone hanno superato problemi simili con il giusto supporto e trattamento. Grazie per aver condiviso la sua storia e le auguro il meglio nel trovare una soluzione.

Dott. Matteo Piccioni

Dott. Matteo Piccioni

Torino

Il Dott. Matteo Piccioni offre supporto psicologico anche online

La disfunzione erettile è un problema multidimensionale. Non possiamo accettare una singola risposta. L'andrologo e lo psicologo le risponderanno in maniera coecente con il loro corpus di conoscenze. Ma non sempre si trova la risposta che ci piacerebbe. Io non ho una risposta alla sua domanda perchè non conoscendola posso dirle che non ho la palla di vetro. Piuttosto ho una domanda : perchè l'erezione è così importante?  Le consiglio solo di fare una analisi personale o anche di coppia.

Dott. Pasquale Caulo

Dott. Pasquale Caulo

Napoli

Il Dott. Pasquale Caulo offre supporto psicologico anche online

Salve Alberto, 

ha mai pensato di approfondire le cause della disfunzione erettile anche con un colloquio con uno psicologo - sessuologo? È sempre possibile affiancare la terapia farmacologica ad una psicologica. 
resto a disposizione 

Dott.ssa Maria Chiara Paladini

Gentile Signore,

naturalmente non ci sono consigli.

...se bastasse un consiglio...

E poi, i consigli li danno gli amici e i sacerdoti, non i clinici...

Altrimenti perché esisterebbe la psicologia clinica?

La clinica e la psicoterapia non danno consigli, ma praticano cure.

Il suo problema, con evidenza clinica, non è una sindrome, ma solo un sintomo.

Quindi non posso che ripetere, in generale (perché non conoscerò il caso specifico finché non deciderà di in terapia, presenziale o telematica che sia) che la l’ansia, lo stress, le paure profonde e irrazionali, i problemi relazionali e di personalità, i problemi psicologici - come in questo caso, legato in superficie alla cosiddetta ’ansia da prestazione’ - sono propriamente non un disturbo, ma i sintomi di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella Sua storia personale.

È possibile che, con un approccio specifico alla problematica, che potremmo presumibilmente chiamare psico-educativo, si potrebbe ottenere in tempi non lunghi sia una risoluzione della problematica in questione, sia un miglioramento, di riflesso, del più complessivo stato generale d’ansia, di stress e di insicurezza.

In tal senso, una focalizzazione strategica sul sintomo e una rieducazione psicologica appaiono senz’altro adeguati.

In alternativa, una soluzione più radicale sarebbe – su tempi più lunghi - affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici dell’ansia e della depressione e, di conseguenza, anche i suoi sintomi.

Tale approccio potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e ancora infantili della Sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della Sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima.

In attesa del Suo eventuale riscontro e di domande o di richieste di chiarimenti e approfondimenti, Le invio cordiali saluti.

prof. Roberto Pasanisi
(psicologo clinico e psicoterapeuta, Ordine degli Psicologi della Campania; direttore dei Dipartimenti e docente, Polo Universitario "Principe di Napoli"; Direttore, CISAT)

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