Durante un litigio il mio ragazzo ha preso a calci il divano e l'ha sbattuto contro un vetro

Simona

Salve,chiedo consiglio a Voi. Da un anno conosco il mio fidanzato. Io ho 30 anni e lui 32. Precedentemente lui è stato sposato ed il suo matrimonio è finito perchè non c'era più amore. Ha dimostrato subito di avere poca fiducia,anche se inizialmente lui voleva solo un rapporto fisico. Io non ho mai mollato però, e finalmente ho ottenuto un bel rapporto d'amore. Ancora prima che le cose diventavano serie lui spesso mi accusava di cose. Ad esempio una volta ha visto una foto che avevo fatto a casa di un amico con il suo gatto che giocava con le mie scarpe,e allora lui diceva che se mi ero tolta le scarpe significava che mi ero tolta anche i vestiti e che quindi ci ero andata a letto. Oppure vedendo che avevo pubblicato una foto in bacheca ad una persona con cui uscivo, lui diceva che io era andata da lui perchè ci andavo ancora a letto. Tutte cose di questo genere. Un giorno lui mi ha chiesto se ero stata a letto con un certo ragazzo che avevo frequentato brevemente, ed io per evitare litigi ho negato. Lui sapeva che non era vero. Purtroppo la mia paura di litigare con lui mi ha spinto a nascondergli questo, e alcuni sms di amici (ribadisco che erano solo amici con cui non ho mai avuto nessun altro tipo di rapporto). Ovviamente qs non ha fatto altro che accrescere la sua mancanza di fiducia e paranoia, ed ora ogni 2x3 mi rinfaccia qs cose. Purtroppo è molto aggressivo verbalmente quando si arrabbia, usando termini offensivi nei miei confronti. Oggi è stato il top, durante un litigio ha preso a calci il divano, io esasperata ho iniziato ad urlare isterica e poi lui ha alzato il divano e l'ha sbattuto contro un vetro, frantumandolo. Ho bisogno di aiuto,davvero. Vorrei capire cosa posso fare per fargli passare questa grande mancanza di fiducia che lui ha. Ho provato a spiegargli molte volte che non gli nascondo nulla di nessuno e che se gli ho mentito era solo perchè la sua gelosia è troppa e perchè non volevo litigare. Specialmente perchè ho un passato famigliare molto travagliato, dove per motivi religiosi quando io ho iniziato a seguire una via che i miei non condividevano, loro se ne sono andati, lasciandomi sola a 21 anni e non parlandomi più. Quindi la mia esperienza di litigi e conflitti non è costruttiva come potrebbe essere normalmente, anzi, è molto negativa. Non l'ho mai tradito, ne lo farei mai. Sono del credo che se non lo amo più lo lascio. Ma cosa posso fare, come posso fargli passare queste paranoie? Putroppo ora ho paura delle sue reazioni,perchè temo che la prossima volta al posto di sbattere il divano contro il vetro,ci sbatterà la mia faccia. Se avete modo di rispondere ve ne sarei molto grata. Ho bisogno davvero di qualche consiglio, e di farmi passare questa paura che sento. Grazie infinite. Saluti

26 risposte degli esperti per questa domanda

mollalo! subito!buona fortuna
Simona, lascia subito quest'uomo! Non sa amare e non glielo puoi insegnare tu. Rimanere insieme a lui è pericoloso per quel che può accadere e fortemente frustrante per la tua dignità e la tua anima. Non siete felici, non potrete esserlo, e solo se lui capirà di doversi mettere in discussione e dover cambiare - FACENDOSI AIUTARE DA PROFESSIONISTI COMPETENTI, non da te!- forse potrà esserci un futuro, ma non devi permettergli di aspettare oltre, abusando oggi del suo potere su di te. Hai purtroppo assolutamente assunto il ruolo di vittima e devi uscirne con urgenza, credimi! Lascialo e fatti aiutare per affrontare questa separazione così da non viverla in solitudine. Coraggio, ora sei in tempo e ancora puoi!
Buongiorno Simona, ho letto la tua lettera con attenzione perchè intuisco quanta fatica ci sia nelle tue parole, quanta tu ne abbia fatta per arrivare a questo punto. Purtroppo non c'è niente in particolare che puoi fare per poter aiutare il tuo ragazzo o farlo cambiare. Non possiamo aiutare gli altri se loro non lo vogliono o non lo capiscono; se lui ha queste insicurezze potrebbero restare, nonostante tutti i tuoi sfozi. In questi casi la cosa migliore sarebbe poter intraprendere una terapia di coppia per aiutarvi a conciliare le vostre esigenze e capirvi meglio. Quello che intanto e comunque puoi chiederti è se sei disposta a tollerare che il tuo ragazzo sia così, quali bisogni soddisfa la tua relazione e quali invece rimangono frustrati. Potrai allora capirai se vorrai cercare di accettare questo rapporto o se invece aprirti la strada ad altre possibilità. In bocca al lupo Simona!
Salve. Ho letto con attenzione ciò che ha scritto e, indubbiamente, è importante il fatto che - come lei stessa scrive - abbia la tendenza a nascondere alcune cose al suo fidanzato per paura delle sue reazioni. Di fatto le sue reazioni ci sono e anche abbastanza forti, cosa questa che, in questo evento del quale parla, ha fatto sì che anche lei reagisse arrabbiandosi. Le chiedo come pensa sia possibile che lui si fidi di lei se, lei stessa, ha la tendenza a nascondergli alcune cose per paura delle sue reazioni che, invero, ci sono comunque. Le è utile soffocare ciò che sente e pensa? Le è utile non parlargli delle sue paure e di ciò che queste scatenano il lei? Io penso che parlare con lui, in un momento di calma per entrambi, delle sue (di lui) modalità di comportamento e delle sue reazioni sia di fondamentale importanza. Ritengo, inoltre, che sia il caso di aprirsi con lui parlandogli delle sue paure. È probabile che lui si porti dietro dei vissuti che lo hanno segnato e dai quali non è in grado di uscire, scindendo il passato dal presente, ma questo è un problema che - se lui vorrà e lo riterrà opportuno - sarà lui a dover risolvere. Posso consigliarle una terapia di coppia, nel momento in cui parlare con lui col cuore in mano delle difficoltà e delle paure che lei prova rispetto alle sue reazioni di rabbia, sia di fondamentale importanza. È un tentativo che lei può (se vuole) fare centrandosi sul motivo delle paure stesse e su cosa vuole per lei e per il vostro rapporto. Saluti
Nel suo racconto ci sono alcuni aspetti che adrebbero approfonditi; se ritiene la posso ricevere a cremona, via dante 209 per un incontro gratuito di orientamento della durata di 30 minuti. a presto
 Mirco Bruno Carotti

Mirco Bruno Carotti

Cremona

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Cara Simona, i problemi di coppia rappresentano un tema molto attuale; troppo spesso i media si occupano di tali dinamiche che poi terminano in tragedie e quasi sempre la gelosia è la protagonista. Nello specifico, sicuramente i nostri vissuti ci condizionano su cosa siamo oggi, così per te, così per il tuo compagno che arriva (anche) da un matrimonio fallito con tutti i suoi strascichi. In un rapporto di coppia va salvaguardata la propria individualità ma occore anche trovare dei giusti compromessi per poi poter stare e vivere insieme. La fiducia va conquistata dimostrando in tal senso, non bisogna aver paura di dimostrare ciò che si è ma se si iniziano a dire bugie si richia di entrare in un circolo vizioso da cui è difficile uscire. Un pò di sana gelosia fa bene al rapporto ma, nel caso vostro, assume un carattere distruttivo. Stare insieme vuol dire condividere se stessi, il bello ed il brutto, è importante essere chiari sulle proprie intenzioni, strutturare le modalità dello stare insieme come poter avere anche interessi ed amici non in comune. Amare vuol dire rispettare l'altro in tutto e per tutto. Parlare e dire ciò che si pensa è un fondamento ma tu/voi oggi non riesci/te a farlo e ciò aggrava ancor di più il vostro rapporto creando incomprensioni e dubbi. Occorre dialogo, capacità di confronto anche rispetto alle vostre esperienze passate (le tue storie, il suo matrimonio). L'eccesso di gelosia è bisogno di controllo, di possesso, lui potrebbe avere molta paura ed insicurezza in se stesso un pò per cause personali un pò perchè oggi la figura della donna è cambiata, più libera ed emancipata rispetto al passato e questo intimorisce l'uomo. Parlate riguardo a ciò che pensate debbano essere i vostri ruoli. La maggior parte delle separazioni sono dovute all'assenza di dialogo e chiarezza. In bocca al lupo.
Cara Simona, credo sia molto importante dare valore alle sensazioni forti che sta provando in questo momento e in particolar modo alla sua Paura. La paura che sente non passerà fingendo che non ci sia, o arrivando a colpevolizzarsi per averla forse provocata, o immaginando strategie (come nascondergli cose che potrebbero farlo arrabbiare), che hanno invece l’effetto di alimentare ancora di più questo circolo vizioso nel quale vi siete incastrati. Quello che mi chiedo e che mi sorprende è come mai una ragazza giovane come lei, che dovrebbe viversi la spensieratezza di una storia d’amore, accetta, invece, di essere trattata in questo modo, mettendo da parte la sua dignità di donna e facendosi offendere in modo così “aggressivo”. L’amore, la passione, la gelosia, niente di tutto questo giustifica un maltrattamento seppure finora solo “verbale”. Dico finora, perché come lei stessa bene immagina, l’idea è che il suo “fidanzato”, non bene in grado di Controllare i suoi Impulsi e la sua rabbia, potrebbe arrivare a sfogarla su di lei passando da una violenza verbale ad una fisica. La sua paura, Simona, è reale e lei ha il dovere nei confronti di se stessa di accoglierla e farsene carico, non cercando di cambiare lui, convincendolo a fidarsi di lei, perché non ha il potere di fargli passare le sue “paranoie”, se non consigliandogli un aiuto psicoterapico. Quello che, invece, può e credo debba fare, è chiedersi se è questo che vuole realmente per sé: un uomo da temere, che le ripropone, tra l’atro, come sembra aver già sperimentato nella sua famiglia, l’idea che i litigi e la rabbia siano distruttivi più che un modo per confrontarsi. Se sente di non riuscire da sola non esiti a rivolgersi a qualche collega che possa aiutarla in questo difficile processo di ricerca di una sana consapevolezza di sé e della sua relazione. Saluti
Un aspetto che mi sembra importante sottolineare nel leggere la sua domanda è la separazione di tematiche differenti, che necessiterebbero di approcci differenti. Chiede come far passare questi sospetti al suo fidanzato: purtroppo non è possibile modificare i pensieri altrui, di conseguenza questo non è direttamente in suo potere. Ciò che può fare è affrontare un dialogo sereno in cui voi due vi confrontiate su questo aspetto, cercando una soluzione condivisa. Cosa chiede lui? Non è chiaro se abbia bisogno di rassicurazioni o di una sua clausura volontaria (giusto per citare due estremi, ma potrebbe avere richieste anche di altro genere). Mi sento di sottolineare che se lei percepisce il rischio di subire violenza (soprattutto) fisica come reale, è importante che rifletta sulla necessità di autoproteggersi, anche ponendo una distanza fisica tra voi, quanto meno mentre decidete se e come proseguire la vostra relazione. Suggerisce che la sua esperienza familiare condizioni il suo modo di vivere la conflittualità: questo è un aspetto su cui sta a lei lavorare, elaborando il suo ruolo in ciò che è accaduto per non vivere nella paura del conflitto che, per quanto suoni banale dirlo, fa parte delle esperienze di vita delle persone e sarebbe meglio di conseguenza affrontare e gestire. Qualora la situazione tra lei ed il suo fidanzato lo permettesse, potreste valutare l'idea di un percorso di coppia: questo permetterebbe di definire meglio le dinamiche tra voi e di stabilire delle strategie comuni. In alternativa, un percorso individuale potrebbe aiutare lei a gestire meglio la situazione o lui ad affrontare le sue paure e non farsi condizionare dai loro spettri. Qualora lo ritenesse opportuno, mi contatti pure per ulteriori informazioni.
Io vi inviterei a riflettere circa un possibile percorso di coppia per vedere di riuscire a risolvere la situazione Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Fedriga

Dott.ssa Elisa Fedriga

Brescia

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Spett.le Simona, il Suo fidanzato sembra avere un problema di gestione della rabbia, che potrebbe dirigere verso di Lei. La invito a contattare la Casa delle Donne ( http://www.casadelledonne-bs.it/ ) dove troverà delle donne qualificate che possono ascoltarLa e darLe degli utili consigli per gestire la situazione. Cordiali saluti.
Buongiorno, a mio parere avete ambedue problematiche da risolvere, dapprima separatamente, per poter avere in seguito l'opportunità di portare avanti un rapporto di coppia meno conflittuale. Se lei teme di affrontare una discussione e nasconde la verità, pone le basi per la sfiducia, che d'altro canto, in un rapporto con una persona già problematica, puo' solo sfociare in un peggioramento della situazione e dell'aggressività. Il suo ragazzo soffre di gelosia patologica, che è un disturbo importante, che può sfociare in comportamenti agiti in un'aggressività incontrollata e che, a volte, puo' dventare pericolosa per l'incolumità della partner. Il mio consiglio è che ambedue andiate da un terapeuta che vi consigli , dopo una eventuale seduta di coppia iniziale, un percorso separato da due terapeuti diversi per risolvere le vostre personali problematiche. Da sola non potrà fare molto per aiutare il suo ragazzo, se non allontanarsi momentaneamnete, soprattutto nel caso lui si rifiuti di andare da uno/a psicoterapeuta. Comunque, nel caso di rischio aggressività, il consiglio è di rimandare la convivenza finchè la situazione non migliorerà, in particolare nel comportamento e nel vissuto interiore del suo fidanzato. Consiglio quindi vivamente di farsi aiutare ambedue. I miei cordiali saluti e auguri
Salve Simona, la situazione di cui lei parla, comincia a divetare problematica. Mi chiedo come mai, nonostant il clima di tensione che si sta sempre più sviluppando, lei continui a stare con una persona che non si fida di lei e che la offende. Penso che ci siano diversi modi per uscire da questa situazione che sta diventando sempre più problematica. Uno è tentare insieme una terapia di coppia, per capire l'origine dei vostri problemi e decidere insieme come superarli, l'altra è che lei decida di chiedere aiuto per se ad uno psicoterapeuta, per capire come mai si è messa in un rapporto di questo tipo e continua a restarci. Spero che possa star meglio, buon tutto,
Buon dì! E' complicato rispondere in poche righe alle sue preoccupazioni, così come non è semplice, basandosi solo sulle sue parole, capire perchè il suo fidanzato abbia delle reazioni aggressive così forti e spropositate! Potrebbe essere dovuto ad una mancanza di fiducia in lei e alla sua esperienza passata di un matrimonio finito, magari perchè tradito (allora si tratterebbe un episodio sporadico), ma tali reazioni potrebbero anche essere il segnale di un disagio psichico più profondo, che andrebbe valutato meglio e magari curato: in tal caso si potrà infatti ripetere la sua aggressività e la sua ideazione paranoidea (cioè si fissa che lei lo tradisce e che lui non si può fidare proprio di nessuno!). Se fosse il secondo caso, allora le consiglio di indurlo a farsi vedere da uno specialista. In bocca al lupo!
Carissima Simona, la situazione che descrivi mi preoccupa un pò. Detto così sembrerebbe proprio che la gelosia manifestata dal tuo ragazzo sia eccessiva e soprattutto irrazionale, vista la tua fedeltà. Prima di dare giudizi frettolosi bisognerebbe analizzare a fondo anche il tuo comportamento, ma tuttavia mi sento abbastanza autorizzata a pensare che lui abbia un problema di fondo. Il suo essere paranoico potrebbe derivare da una distorsione sua nell'interpretare la realtà, dovuto a una personalità fragile, sospettosa, insicura, controllante, anche se apparentemente solida. Il gesto che è arrivato a compiere sbattendo il divano contro il vetro dovrebbe essere un campanello di allarme: ti ha spaventato terribilmente e non sottovalutare la tua paura, potrebbe essere un buon punto di partenza per vedere in modo più obiettivo le cose. A lungo andare le sue ossessioni paranoiche nei tuoi confronti potrebbero peggiorare se non si interviene. E da sola non puoi permetterti di far fronte a tutto. Dovrebbe essere lui per primo a rivolgersi ad uno psicologo, ma so che una personalità come la sua fatica a prendere in considerazione la cosa. Nel frattempo ti consiglio quindi di provare tu a rivolgerti ad un esperto per farti aiutare a vivere nel modo giusto la situazione, far fronte alle difficoltà e valutare la positività del tuo rapporto, oppure la possibilità di interromperlo nel caso divenisse pericoloso o comunque non più sereno. Io ricevo in provincia di Bergamo e vicina a Brescia (lago di Iseo), se volessi approfondire la cosa sarei felice di poterti aiutare. Non restare da sola a gestire tutto, soprattutto se senti che la situazione ti sta sfuggendo di mano.
Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

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Stare con una persona di cui si ha paura non lo trovo molto salutare. Forse dovresti iniziare prima di tutto a chiederti perché realmente stai con lui. Sembra che questo rapporto sia nato per forzadi volontà tua, ma non si puo mettere la volontà nelle emozioni.
Gentile Signorina di Pavia. Ho letto la sua comunicazione e la sua richiesta di aiuto. Alcune considerazioni sono d'obbligo. 1) Non so se in tale frangente il suo ragazzo possa recuperare la fiducia in lei. E' necessario aspettare, dargli un po' più di tempo. 2) D'altra parte, se è vero che lei ha mentito a questo fidanzato, dobbiamo supporre che lei stessa ha spazio per altri e che quindi qs fidanzato non le va più bene. Il secondo punto ritengo sia molto importante. 3) E' necessario, quindi, riflettere sulla vs relazione: che penso non sia più soddisfacente come prima. Mi tenga informata. Consulti il mio sito web: Cordialità,
Gentile ragazza, la gelosia è sana in una coppia se non intacca negativamente la libertà del partner. Quando un comportamento è eccessivamente violento, tale da sfociare nel desiderio di possedere l'altro, ciò è pericoloso perchè non si diventa capaci di interpretare gli eventi con obiettività. Dinanzi a tale atteggiamento, misto ad aggressività, deve imparare a difendersi, non lasciandosi influenzare. Sono giustificate le sue paure, quindi rifletta su questo perchè una coppia, perchè funzioni, ha bisogno di fiducia reciproca e serenità e fiducia nell'altro. SInceri saluti
Buongiorno Simona, per quanto mi riguarda mi sento solo di dirle che la paura che sente è giustificata dalle reazioni del suo fidanzato. Non è tanto lei, dunque, che dovrebbe trovare il modo di non aver paura di lui, quanto piuttosto lui ad imparare a controllare meglio le sue reazioni. Evidentemente gli scoppi incontrollati di ira ed aggressività sono il modo con cui il suo partner reagisce sotto l'influenza di sentimenti molto insistenti, quali la possessività e la gelosia. Certo, se egli prendesse consapevolezza di questa sua grande difficoltà, potrebbe intraprendere un percorso psicoterapeutico o anche farmacologico, però io inviterei lei a riflettere su ciò che desidera veramente da una storia d'amore. Vista la sua pregressa esperienza di dolorosi conflitti familiari, forse dovrebbe interrogarsi sulle scelte che sta compiendo, che rischiano di farle rivivere il senso di un'unione basata sull'esclusività totale, pena l'abbandono o l'aggressione fisica. I conflitti poco costruttivi, ossia molto aggressivi, come lei stessa dice, non portano a nulla di buono.
Cara Simona, credo che lei abbia necessità di un aiuto, non tanto per capire come far passare le "paranoie" del suo fidanzato, ma per capire come mai ha scelto proprio lui, come suo fidanzato. Inoltre sembra che la spirale di violenza nella quale lui si trova stia aumentando, e mi sembra necessario un intervento tempestivo. Può anche rivolgersi ad alcune associazioni che si occupano di donne vittime di violenza, nella sua città. Cordialmente
Gentile Simona, credo non sarebbe utile per lei farsi passare quella paura che nutre nei confronti del suo uomo: la percezione che contro il vetro possa finirci la sua faccia. Come può calmarlo e conquistare la sua fiducia? E' un'impresa epica se, come presumo, questo ragazzo non solo possa nutrire mancanza di fiducia verso di lei, ma possa aver sfiducia nei confronti di TUTTE le donne, anzi, sfiducia nella Donna in generale. E' anche probabile che ci sia un fondo di sentimenti a coloritura paranoide, per cui trova rivali in ogni situazione. Qui' possiamo proporre solo ipotesi, non conoscendo la situazione. Simona, cosa le impedisce di cercare un rapporto più sereno? E come la sua storia l'ha portata fin qua, ad avere una relazione con una persona che la fa soffrire? I suoi genitori l'hanno abbandonata perché lei ha seguito i propri valori e le sue scelte personali, credo che lei possa iniziare da questo punto importante, per evitare di subìre passivamente una situazione che potrebbe diventare molto difficile da gestire.
Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

Roma

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Perché scegliere di vivere nella paura?purtroppo non c'è un modo di alleviare le paranoie del suo fidanzato..so che è difficile pensarlo ma non dipende da lei. Queste non sono le "gelosie" dei rapporti d'amore, c'è qualcosa di più. Spero davvero che non si metta in testa di risolvere questi comportamenti, andrebbe incontro ad un percorso doloroso.
Salve Simona! Comprendo la paura che prova, una paura che pone in pericolo la propria integrità psicofisica, nel vivere le reazioni del suo ragazzo di fronte ad un molto probabile vissuto personale di “abbandono” che gli fa provare odio, rabbia, mancanza di fiducia in se stesso e verso le persone che lo circondano. Gli atteggiamenti aggressivi della quale per ora lei è solo spettatrice sono la conseguenza della difficoltà che prova il suo ragazzo di contenere le emozioni e i sentimenti negativi nei confronti degli affetti. Il consiglio che le posso dare è quello di convincerlo ad intraprendere un percorso di psicoterapia per superare la sua “solitudine affettiva” , necessario per recuperare tra voi una sana relazione di coppia. Sono convinta che, con tutta la propria volontà, lei non possa risolvere da sola i problemi affettivi e i conseguenti comportamenti ossessivo-compulsivi nonché le reazioni violente del suo ragazzo! Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Zampiron

Dott.ssa Maria Zampiron

Padova

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Cara Simona, la tua storia mi sembra quella di molte donne che raccontano di un amore malato, che non riescono a credere che la persona che dice di amarle sia così crudele con loro. Io lavoro anche in un centro antiviolenza e quello che ti posso consigliare è di pensare che se quest'uomo ti amasse non ti tratterebbe così e tu vali molto di più del male che sopporti per lui. Se vuoi informazioni di qualunque natura contattami pure orario pasti
cara Simona, immagino che in questo momento la tua situazione sia davvero difficile in quanto provi amore ma allo stesso tempo paura nei confronti del tuo ragazzo; credo che tu debba toglierti dalla testa il pensiero/illusione di poterlo cambiare, di fare in modo che si fidi di te,il tuo amore non basta purtroppo; credo che il tuo ragazzo abbia bisogno di un aiuto psicologico anche se non credo che ne sia cosciente ne tantomeno voglia intraprendere un percorso di terapia psicologica. tu invece hai il dovere di proteggere te stessa, l'amore è costruttivo non distruttivo; se hai paura del tuo ragazzo questo deve farti pensare. sei tu che puoi scegliere: o una storia dove prevale la paura e il bisogno di giustificare ogni tuo movimento o vivere con serenità le esperienze e la vita di una ragazza di 30 anni senza sentirsi in colpa. te lo ripeto ancora una volta: il tuo amore anche se grande non cambierà ne attenuerà l'aggressività o la possessività di questo ragazzo. lascialo andare, fai un gesto d'amore nei tuoi confronti.
Cara Simona, ritengo che il tuo ragazzo abbia uno scarsissimo controllo degli impulsi ed è pervaso da idee di sfiducia, sospettosità, convinzioni sbagliate non verificabili nella realtà. La tua paura di essere aggredita da lui è legittima e nessuno può sapere se accadrà o no! Ti preciso però che aiutare queste persone può risultare molto oneroso e frustrante. Non ho adeguati e sufficienti elementi per fare una diagnosi precisa ma se ipoteticamente trattasi di un disturbo di personalità con meccanismi paranoici il mio consiglio è il seguente: in momenti di tranquillità (spero che ce ne siano fra di voi) cerca di prendere l’argomento della sua aggressività per convincerlo a consultare uno specialista (psichiatra /psicologo) ed intraprendere un percorso psicoterapeutico. Alcune volte può essere necessario anche un sostegno farmacologico. Se lo ritieni utile affidati ad una persona che ti possa aiutare e sostenere nel convincerlo a sottoporsi a tale visita specialistica. A disposizione per ulteriori delucidazioni, ti faccio i miei auguri e ti saluti cordialmente
Cara Simona credo che tu non debba affatto farti passare questa paura che hai perché è sanissima! Ti protegge, ti dice che c e qualcosa che non va, qualcosa di pericoloso pe te. Il problema del tuo fidanzato non è solo la mancanza di fiducia ma la presenza di tratti, come dici giustamente tu, paranoici, per cui tende a non fidarsi e vedere " il marcio" in ogni possibile indizio. Inoltre e' stato molto aggressivo... Come ti sei già accorta, le bugie per evitare litigi peggiorano le cose per cui hai già capito cosa e' meglio fare. Se vedi che l aggressività non diminuisce e la paranoia e' dilagante, o si fa aiutare, o ti conviene pensare a te stessa e proteggerti. Buona fortuna