Lasciare o resistere ?

Rosanna

Buongiorno, Da un anno sto insieme ad un uomo di quasi 50 anni, io ne ho 40. All' inizio della storia era molto più espansivo, propositivo e pieno di progetti ..con il passar dei mesi ha iniziato ad essere più distaccato a non dirmi più ti amo, ti voglio bene. Qualche mese fa in previsione di una convivenza, ho iniziato a chiedere di progettare una convivenza, ma lui ha iniziato ad essere sfuggente e a girarci attorno per poi ammettere che lui non è pronto. Così come quando si parla di famiglia dice che adesso non si sente di avere un figlio ma non sa nemmeno se lo vorrà un giorno e dice: " come faccio a sapere se in futuro ne vorrò? " Ho capito che non vuole prendersi responsabilità. Lui non ha mai convissuto, ed è molto legato alla casa dove ha vissuto con la mamma di cui si è preso cura per 20 anni perché malata. La mamma è mancata 5 anni fa e lui in casa ha ancora tutto della mamma negli armadi , sui mobili ..etc ..mi sembra cristallizzato in un tempo che non c' è più e non vuole accettare di andare avanti in modo diverso...lui mi ha chiesto di andare a vivere a casa sua ma io non voglio ..quella casa mi mette angoscia .. farebbe bene anche a lui liberarsi del passato...ma lui non ha consapevolezza della situazione .. io l ho allontano un po' perché voglio capire se voglio una persona così accanto. Mi manca ma non riesco più a capire cosa provo per un uomo che vedo vuole rimanere nella sua zona di confort.

12 risposte degli esperti per questa domanda

Se a 50aa non si sa ancora ciò che si vuole forse c'è qualche difficoltà. Ora la domanda è: "Quanto è disposta a vivere nell'incertezza piuttosto che tendere a perseguire i suoi obiettivi?

Abbia una buona giornata

Dott.ssa Rosalba Anfosso Boscolo
Psicologa - Psicoterapeuta - EMDR
Vice Direttore "Gruppo Alfred Adler Torino"
Corso Casale, 166     10132 - Torino
email: r_boscolo@anfosso.it

Cara Rosanna

dove sta il problema? Da quanto dici tu lo hai già lasciato. Hai capito che è rimasto ancorato al suo passato e vuol vivere solo con quello in testa. Goditi la tua libertà e scopri nuove esperienze. È normale che tu a volte senta la sua mancanza e ricordi l'affetto. Questo però non può impedirti  di continuare a vivere a modo tuo. Potresti consigliarti, se ti va, di parlare con uno psicoterapeuta per elaborare e risolvere il suo lutto.

Ciao

Gentilissima,

noi entriamo in rapporto con gli altri così come le varie parti di noi comunicano tra loro e i modelli relazionali li acquisiamo durante i primi anni di vita nell'integrazione con i nostri caregivers.

Probabilmente c'è da approfondire cosa desidera lei e come intende il suo benessere a prescindere dall’altra persona, senza trascurare che anche l'altra parte deve desiderare di condividere gli stessi progetti.

La progettualità di coppia va oltre la somma delle singole parti. Se ci si presenta nella coppia come due metà la somma sarà uguale a 1, mentre se in una relazione amorosa ci presentiamo come un UNO relativamente completo, è possibile che l'incontro sia generativo e che metaforicamente la somma di uno più uno dia come risultato tre. 

Io le consiglierei di rivolgersi a un professionista della sua zona per chiarire meglio la sua situazione approfondendo la sua storia personale e familiare e valutare un intervento singolo e/o di coppia.

Buona fortuna.

Dr. Antonio Cisternino MDPAC

Buonasera Rosanna, da quanto scrive questa situazione la sta facendo soffrire davvero molto. La decisione di iniziare un percorso di psicoterapia personale potrebbe essere una scelta adeguata per poter affrontare le difficoltà che sta attraversando e capire come far fronte ai propri vissuti interni per fare chiarezza dentro di sé. 

Qualora volesse intraprendere un percorso con approccio psicodinamico mi rendo disponibile in presenza a Mestre (VE) o Montale Rangone (MO) oppure on line.

Un cordiale saluto
Dott.ssa Emanuela Peruzzo

Dott.ssa Emanuela Peruzzo

Dott.ssa Emanuela Peruzzo

Modena

La Dott.ssa Emanuela Peruzzo offre supporto psicologico anche online

Buonasera, Lei ha chiaro il problema con cui si trova a dibattere: continuare o lasciare il rapporto. Ha anche chiaro il problema profondo del suo compagno nel legame passato con sua madre che probabilmente lo ostacola nella scelta di una convivenza. Altresì penso che debba chiedersi rispetto alla sua affettività perchè ha scelto una relazione di questo tipo e credo lei possa, indagando sul suo passato affettivo famigliare, capire meglio la scelta possibile.

Buon proseguimento

Gentile Rosanna si prenda uno spazio tutto suo per fare chiarezza dentro di sé e capire cosa veramente desidera. Resistere a che cosa? Per quale scopo? E se sceglie di lasciare che sia un atto consapevole e decisivo. Credo, pertanto, che possa esserle di aiuto un supporto psicologico volto a dirimere i suoi dubbi per fare vera luce sull'ambivalenza che ora caratterizza la sua relazione. Il conflitto va affrontato e se non ora quando! Data la vostra età! Coraggio e buona strada. Dott.ssa Maddalena Bazzoli  psicologa-psicoterapeuta  Torino

Buongiorno, comprendo la sua indecisione e frustrazione. Dato che si tratta di tematiche delicate propongo di aprire la situazione con un terapeuta di coppia. 

Cordialmente 

Dott.ssa Romanelli 

Gentilissima,

sovente mi è capitato di usare la metafora della barca a remi per spiegare il funzionamento di un rapporto.

La barca funziona se gli occupanti remano nella medesima direzione, allora è facile raggiungere la meta con poco sforzo e in breve tempo.

Il problema sorge quando si rema in direzione opposta. Allora la barca non si muove e la situazione è in stallo.

Ora, io credo che occorrerebbe capire se la meta che lei vorrebbe raggiungere con il suo compagno è anche condivisa da lui. Dalle sue parole sembrerebbe di no, ma appunto sono le "sue" parole. 

Perchè non provare a fare un percorso di coppia? Sicuramente chiarirebbe i vostri intenti e favorirebbe il superamento di questa empasse. Un terapeuta che faccia anche incontri di coppia sarebbe consigliato. Parlatene apertamente, confrontatevi e provate a scegliere qualcosa che farebbe del bene ad entrambi.

Cordialmente

dott.ssa Elena Rolfo

 

Credo abbia inquadrato perfettamente la situazione. A volte le persone creano equilibri e zone da cui risulta per loro difficile allontanarsi. Le altre persone vengono spesso in secondo piano ed è naturale che questo non sia appagante per la persona che vorrebbe di più 

Dott. Dino Di Basilio

Dott. Dino Di Basilio

Torino

Il Dott. Dino Di Basilio offre supporto psicologico anche online

Buongiorno. Probabilmente in questo momento volete cose diverse. Forse, come dice lei, il suo compagno o non è pronto o è bloccato nel passato. Sicuraemnete fa bene a capire cosa desidera lei, ma stando insieme da tanto tempo forse dovrebbe trovare il modo migliore per parlare con lui di tutte le sue preoccupazioni, in modo da poter decidere il da farsi sapendo chiaramente cose vuole e pensa il suo compagno.

Resto a sua disposizione

Chiara Tomassoni

 

Dott.ssa Chiara Tomassoni

Dott.ssa Chiara Tomassoni

Torino

La Dott.ssa Chiara Tomassoni offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Gentile Rosanna, nessuno se non lei può rispondere al quesito che pone. Credo che abbia fatto bene ad allontanarsi per comprendere meglio che cosa prova ed è sano non forzarsi a condizioni che si sentono disagevoli. Se il suo progetto è quello di fare famiglia non pare questo l'uomo adatto. A 50 anni ci si aspetta di avere preso posizione rispetto all'idea di un figlio. Certo che se si è ancora troppo figli è difficile immaginarsi genitori... Le suggerirei di non ostinarsi e la metterei in guardia dal pensare che saprà farlo cambiare, ma resta a lei decidere cercando di entrare in contatto con la parte più intuitiva di sè, che saprà guidarla. Le auguro il meglio e se desidera sono a sua disposizione, a Torino. Dott.ssa Franca Vocaturi