Cosa fare??? Dove andare?

Ilaria

Io e il mio compagno abbiamo discusso fino alle mani ma incinta di 38 settimane lui mi ha colpita e ho partorito ... Ora in ospedale i carabinieri mi hanno fatto sporgere denuncia perchè ho altri 2 figli e li avrebbero portati via gli assistenti sociali se non fosse stata fatta la denuncia contro di lui... io non voglio dover crescere i miei figli in un centro antiviolenza esistono altri modi per stare insieme come una famiglia?

9 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Ilaria, 

la situazione purtroppo è molto grave. Capisco la paura delle conseguenze ma questa situazione va affrontata alla radice senza cercare scorciatoie. In una famiglia certe cose non dovrebbero avvenire, entrambi dovete farvi aiutare.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Roma

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Signora buongiorno, se già gli assistenti sociali sono a conoscenza della Sua situazione é meglio che Lei si rivolga ad uno dei Centri Antiviolenza (può chiedere al Municipio di Appartenenza/Zona) e che d'accordo con il Suo compagno/marito  iniziate un percorso di psicoterapia di coppia perché dovete analizzare,  capire e formarvi oltre che come coppia anche come genitori. Da sola in questa situazione Lei non può riuscire adeguatamente a crescere i Suoi figli. Le faccio i miei auguri e saluto cordialmente.

Buongiorno Ilaria, l’idea di famiglia oggi è molto cambiata: non presuppone necessariamente legami di sangue, ma un gruppo di persone unite da affetto, solidarietà e rispetto reciproco. Non credo, da ciò che racconta, che la relazione tra lei, suo marito e i suoi figli possa essere definita in questo modo. L’importante per lei, in questo momento, è essere sostenuta da persone fidate e responsabili. Temporaneamente un centro antiviolenza sarebbe adatto finché lei non riprenderà in mano la sua vita, perché no? Le faccio tanti auguri

Virginia Salles

 

Dott.ssa Virginia Salles

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Roma

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Buon pomeriggio 

Come sta lei e i suoi figli ..

Se le hanno consigliato di fare la denuncia,  credo che lei abbia un avvocato, se non ce l'ha si faccia seguire, poi con lui valutate la procedura da seguire, lei può decidere di non stare in un centro antiviolenza, ma deve dimostrare di poter mantenere i tre bimbi e lei, dimostrare di avere una casa dove stare e se c'e qualcuno che aiuta con i bimbi ... fatto questo credo che i servizi sociali si attiveranno per valutare lo stato delle cose ...poi consiglio quando si sentirà pronta un percorso familiare e psicologico..le faccio tanti auguri ...

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

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Buonasera Ilaria,

potete concordare con un mediatore familiare  che suo marito possa intraprendere un percorso di psicoterapia in modo da farsi aiutare sia a livello individuale sia a livello di coppia. La scelta di farsi aiutare è la migliore per poi in un futuro continuare a stare insieme. Non ritorni con lui se prima lui non risolve i suoi problemi che lo conducono ad essere violento.

Cordiali saluti

Dr.ssa Lo Bue Iolanda 

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

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Roma

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Ciao Ilaria, mi dispiace leggere quanta sofferenza c'è per te in un momento così delicato della tua vita. Da situazioni come la tua si può uscire , ma non ti nascondo che occorre sacrificarsi per farlo. Personalmente lavoro in un centro antiviolenza, quindi questi percorsi sono faticosi e dolorosi. Coraggio! Non esitare a contattarmi se hai bisogno di supporto e informazioni. Dott.ssa Cristina Marsella

Gentile signora, 

Lei sta vivendo un momento di difficoltà e penso che sia importante farsi aiutare. Non sia prevenuta nei confronti degli operatori che le offriranno un supporto, in quanto potrebbe esserci la possibilità di trovare una strada percorribile e utile per tutti. 

 

Salve capisco il suo stato di spavento

In ogni modo le consiglio di rivolgersi ad un avvocato che si occupa di antiviolenza o separazione o tutela minori in modo da trovare la strada che lei sta cercando, sicuramente saprà ascoltarla empaticamente e suggerirle la soluzione migliore per fare quello che vuole fare leisenza che lei e i suoi figli subiscano troppe conseguenze....

Salve Ilaria, la sua è una storia molto triste. La via della violenza è un tunnel in cui molte donne si trovano. Comprendo la paura e la non voglia di andare in una casa di accoglienza per donne e bimbi a rischio violenza. E' un luogo sicuro dove intanto lei potrà prendersi cura, con il sostegno degli operatori, del suo neonato/a e dei suoi 2 bimbi. Appena si sentirà più sicura di sè potrà intraprendere un percorso per poter trovare un lavoro e garantire i suoi bimbi un futuro sereno. La sua famiglia è composta da lei e i suoi 3 bambini ovunque stiate, come luogo fisico, siete una famiglia. Si affidi a chi si prenderà cura di lei, sono sicura che l'aiuteranno verso la sua serenità ed autonomia.

Dr.ssa Francesca Luongo

Dott.ssa Francesca Luongo

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Roma

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