Mi chiedo.. come comportarsi quando con una consensuale firmata il mio ex marito non vuole accettare la separazione volendo riprovarci e non riesce ad abbandonare il tetto coniugale intestato a me e nel frattempo mi controlla, mi minaccia, beve, piange, da di matto...ecc. Non vorrei ricorrere alla denuncia "codice rosso"..lui è senza dimora, non lavora e psicologicamente è depresso e pericoloso x sé stesso e altri...aiutatemi! Non so come comportarmi è difficile!
5 risposte degli esperti per questa domanda
Buongiorno, non è obbligatoria una denuncia penale, ma ci sono anche misure civili che possano essere attuate per la sua protezione e tutela e che possano inoltre garantirle un azione legale per ottenere i suoi spazi e diritti.
Certamente un processo di separazione non è facile da affrontare, ma può essere sostenuta psicologicamente in modo da ottenere degli strumenti che possano aiutarla sul piano emotivo in questo percorso.
Gentilissima Daniela ,
mi spiace per quello che sta passando ma un percorso di sostegno per lei sarebbe l'ideale .
Resto a disposizione anche online .
Buongiorno signora Daniela,
rivolgendosi ad un Centro Antiviolenza avrà garantito l'anonimato e potrà trovare operatrici specializzate, nonché la possibilità di una consulenza legale gratuita per capire come meglio muoversi. Non sarà obbligata a fare alcuna denuncia se non lo ritiene opportuno ma avrà un supporto, se vorrà anche psicologico, per affrontare questa difficile situazione.
Le faccio il mio più sincero augurio di superare questo momento così complesso e doloroso.
Cordialmente,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Gentilissima Daniela,
è pienamente comprensibile che la sua situazione non sia facile. Allo stesso tempo sarebbero necessarie ulteriori informazioni sulla storia della vostra precedente relazione. Ad ogni modo si può ipotizzare che il suo ex-marito ha probabilmente bisogno di tempo per rassegnarsi alla fine di una storia. Così il suo atteggiamento più opportuno potrebbe essere quello di tollerare senza reagire in modo violento, cercando di attuare una convivenza pacifica, finché lentamente lui potrebbe convincersi del cambiamento. Capisco che non è facile, ma vedo che lei è anche preoccupata per la situazione complessa in cui lui si trova e indubbiamente ogni decisione estrema potrebbe scatenare reazioni altrettanto estreme e pericolose. È anche necessario che lei venga aiutata e sostenuta in questo delicato percorso rivolgendosi ad un professionista che può trovare anche in un consultorio familiare. Sinceri auguri.
Buongiorno Daniela
Io le consiglio in primis di rivolgersi ad un centro antiviolenza , dove potrà trovare professionisti validi che possono aiutarla sia a livello legale che organizzativo.
Mi sento però di dirle che se ci sono già state violenze visiche oltre che verbali , o azioni molto aggressive , dovrebbe valutare l'ipotesi della denuncia , non come atto contro il suo ex , ma come azione protettiva nei suoi confronti .
Potrebbe esserle utile anche un percorso psicologico di sostegno, che le permetta di gestire questa situazione emotivamente stressante e le permetta di intraprendere un percorso per il suo bene gestendo i sensi di colpa e valorizzando la sua persona .
Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento .
Un caro saluto
Dott.ssa Tricarico Valentina
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