Ascoltando molte donne dentro e fuori dallo studio, emerge spesso un nodo ben preciso. Possiamo riconoscere tanti tipi di “blocco creativo”. Ma oggi vorrei parlarti di quel momento specifico in cui hai un’idea, un impulso, una voglia di esprimerti… E nel giro di qualche minuto senti salire quella vocina che dice: “E chi sei tu per farlo?” “Ora cosa credi di combinare?" "Cosa penseranno di te?” “Non sei abbastanza brava. Aspetta di avere più esperienza/più contatti/una casa editrice…” In gergo la chiamiamo “SINDROME DELL’IMPOSTORE”, ma il punto è che, se la vivi da dentro, non è mai così chiara: sembra semplicemente la tua realtà. Quello che vedo in chi lavora con me è che dietro questa sensazione costante di inadeguatezza c’è un cordone di esperienze che inizia dall’infanzia e che si trasforma in convinzioni inconsce. E ce n’è una che è comune a molte:
Il pensiero che essere artiste abbia a che fare con l’essere scelte, adorate, validate. Dentro c’è la solida convinzione che per creare ci sia bisogno del permesso di una qualche autorità. Se non c’è stimolo esterno, significa che non vali niente e non meriti di sperimentare con la tua creatività. Capisci? Non è una questione di tecnica creativa, ma di come vedi te stessa. A guidarti è quello che l’analisi transazionale chiama “stato dell’io bambino adattato negativo”. Forse hai fatto tue le critiche e i giudizi di qualche insegnante o caregiver. E adesso continui a cercare approvazione: la TUA approvazione.
Ecco perché dentro il mio percorso e nei contenuti gratuiti che sto preparando, lavoro sempre prima di tutto su questo punto: smettere di respingere chi sei, risvegliare l’energia della tua Bambina Libera, allenare uno sguardo adulto su di te, per uscire dalla spirale del “non valgo abbastanza” e acquisire valore semplicemente FACENDO, creando.
Non ti serve il permesso firmato per vivere una vita creativa. Ma se ne senti il bisogno, puoi dartelo da sola! Comincia da una semplice pratica. Sul tuo diario scrivi ogni giorno per una settimana: “Mi do il permesso di creare quello che voglio creare. Mi do il permesso di definirmi un’Artista” (naturalmente, adattalo a quello che fai e che desideri)
A volte ci sono sofferenze che consideriamo piccole, irrilevanti, ma che poi ci fanno vivere con un grande senso di pesantezza e di star tradendo noi stesse. E magari a volte basterebbe dedicare qualche settimana a quell'aspetto di noi, meglio se con una guida esperta, per sentirci finalmente libere di essere chi siamo. Infine, ricorda che la sindrome dell’impostore, anche se non sembra, è un buon segno: qualcosa dentro di te preme per farti crescere, sei viva, e ti stai trasformando in qualcosa di nuovo!
Io sono Viola Margaglio, psicologa e artista, e accompagno le donne creative che si sentono bloccate, frustrate, appesantite e sfiduciate a liberarsi dalle catene dei condizionamenti, a riuscire a definirsi artiste e ad avviare finalmente un progetto di vita creativo che le faccia stare semplicemente bene. Se ti interessano questi argomenti, sappi che ho aperto le iscrizioni a LIBERA LA TUA POESIA!, il mio percorso 1:1 che in quattro mesi ti accompagna a trasformare la tua frustrazione e il tuo senso di inadeguatezza in energia creativa, dando forma a un nuovo progetto di vita.
Sentiti libera di contattarmi per fissare una chiamata nella quale mi potrai fare tutte le domande per capire come funziona il percorso e se può accompagnare anche te a vivere una vita più piena e realizzata.
Con affetto,
Viola
LIBERA LA TUA POESIA!
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