"Sii forte": perché le frasi motivazionali non funzionano (e cosa fare invece)

Marco si alza ogni mattina e si ripete: "Sono forte, sono capace, ce la farò". Tre mesi dopo, si sente ancora insicuro e ora ha anche un problema in più: pensa di essere sbagliato perché le affermazioni positive non funzionano. Questo è il primo mito da sfatare: l'autostima non nasce dal convincersi di essere qualcosa, ma dal riconoscere quello che si è davvero.

Il grande inganno delle frasi motivazionali

Il problema dell'autoconvincimento è che il cervello non è stupido. Se ripeti "Sono sicuro di me" mentre il cuore ti batte forte prima di un colloquio, una parte di te sa che stai mentendo. Questo crea un conflitto interno che peggiora la situazione: non solo sei nervoso, ma ti senti anche fallito perché "non funziona neanche l'autostima".

L'autostima vera è diversa. È quella di Laura, che prima di parlare in pubblico pensa: "Sì, sono nervosa, è normale. Ma ho preparato bene il discorso e so che posso farcela anche con il batticuore". Non si convince di non essere nervosa, riconosce l'ansia e agisce comunque.

Quello che la psicologia ci dice davvero

La ricerca è chiara: le persone con autostima stabile non si dicono continuamente quanto sono brave. Fanno lopposto: si trattano come farebbero con un amico. Se un amico sbagliasse un esame, non gli diresti "Sei un fallito", ma nemmeno "Sei perfetto così". Gli diresti qualcosa come "Capita, la prossima volta andrà meglio. Cosa puoi imparare da questo?"

Ecco la differenza: l'autostima sana è autocompassione, non autopropaganda. È la capacità di riconoscere i propri errori senza farsi distruggere, e i propri successi senza montarsi la testa.

I tre pilastri dellautostima autentica

Primo pilastro: accettare che non sei perfetto. Anna ha sempre odiato la sua tendenza a procrastinare. Invece di dirsi "Sono brava con le scadenze" (bugia), ha imparato a pensare "Procrastino spesso, è un mio limite, ma posso gestirlo meglio". Risultato: meno ansia, più azione concreta.

Secondo pilastro: non dipendere dal giudizio altrui. Quando Luca riceve una critica al lavoro, non si dice "Frega niente della loro opinione" (negazione), ma "Questa critica mi ferisce, vediamo se c'è qualcosa di utile da imparare". Riconosce l'impatto emotivo senza lasciarsi schiacciare.

Terzo pilastro: agire nonostante la paura. Sofia ha paura di parlare in pubblico, ma riconosce che è normale e lo fa lo stesso. La sua autostima non nasce dal sentirsi coraggiosa, ma dal farsi coraggio nonostante la paura.

Il paradosso dei social media

Su Instagram vediamo tutti perfetti e felici. Questo non aiuta l'autostima, la danneggia. Perché? Perché ci spinge a confrontarci con versioni filtrate della realtà altrui. La persona con autostima sana sa che dietro ogni post perfetto c'è una persona normale, con i suoi problemi. Non si confronta con le apparenze, ma resta centrata sulla propria esperienza.

Come riconoscere lautostima vera

Se hai autostima autentica, noti questi segnali:

  • Quando sbagli, ti chiedi "Cosa posso imparare?" invece di "Che idiota che sono"

  • Non hai bisogno di essere sempre il migliore per sentirti bene

  • Accetti i complimenti senza imbarazzo e le critiche senza crollare

  • Non perdi ore a confrontarti con gli altri sui social

  • Sai dire di no senza sentirti in colpa

  • Quando hai paura di qualcosa, lo fai lo stesso se è importante per te

Dal mito alla realtà: un esercizio pratico

La prossima volta che qualcosa va storto, invece di dire "Sono un disastro" o "Sono fortissimo", prova questo: "È andata male, mi dispiace, ma non definisce chi sono. Cosa posso fare diversamente la prossima volta?"

Questa è autostima: non negare i sentimenti difficili, ma non lasciarsi distruggere da essi. È la differenza tra essere fragili e essere umani.

L'autostima vera non è convincersi di essere perfetti, ma accettare di essere umani. Non è ripetersi quanto si vale, ma dimostrarselo con piccole azioni quotidiane di rispetto verso sé stessi. È la differenza tra fingere di stare bene e imparare a stare bene davvero, anche nei momenti difficili.

Se senti che temi come questi muovono qualcosa nella tua riflessione personale e vuoi approfondire, sono disponibile qui o al link in bio: https://linktr.ee/dottgiampaolo

Il Dott. Francesco Giampaolo è psicologo iscritto allAlbo degli Psicologi del Lazio (n° 30933). Riceve a Roma e online, adolescenti ed adulti.

commenta questa pubblicazione

Sii il primo a commentare questo articolo...

Clicca qui per inserire un commento