Oltre la spinta iniziale: la neurobiologia della motivazione e come trasformarla in forza sostenibile

1. Dopamina e serotonina: il sistema del gas e del freno

Uno studio del 2024 condotto dalla Stanford University ha rivelato come la dopamina e la serotonina agiscano in opposizione per modellare il comportamento motivato. La dopamina è associata alla ricerca di ricompense immediate, mentre la serotonina promuove la pianificazione a lungo termine e la moderazione. Questo equilibrio tra "gas" e "freno" è essenziale per decisioni equilibrate e comportamenti adattivi.

Laura.

Laura è una giovane professionista che, sebbene estremamente talentuosa nel suo campo, fatica a completare i suoi progetti a causa di una ricerca continua di gratificazioni immediate. La sua motivazione, guidata principalmente da un eccesso di dopamina, la porta a procrastinare gli impegni a lungo termine, optando per attività che offrono gratificazioni rapide ma temporanee. Con un intervento mirato, Laura ha iniziato a esercitare consapevolezza sulla sua predisposizione alla gratificazione immediata e ha modificato gradualmente i suoi comportamenti per dare maggiore spazio alla serotonina, pianificando con calma i suoi obiettivi a lungo termine.

2. Il ruolo del talamo nella motivazione orientata agli obiettivi

Ricercatori dell'Università dell'Alabama a Birmingham hanno identificato l'attività dei neuroni nel talamo posteriore come correlata alla motivazione durante comportamenti orientati alla ricompensa. L'aumento dell'attività di questi neuroni è stato associato a una maggiore velocità e determinazione nell'esecuzione di compiti motivati.

Marco.

Marco, un ex atleta professionista, si trovava in difficoltà nel rimanere motivato ad allenarsi dopo il ritiro. La sua motivazione, inizialmente esplosiva durante la carriera sportiva, era ora compromessa dalla mancanza di stimoli immediati. L'intervento ha previsto il potenziamento della sua connessione con obiettivi più concreti e a lungo termine, come il benessere psicofisico, piuttosto che il raggiungimento di record immediati. L'attivazione del sistema PVT ha portato Marco a sviluppare una costanza nell'allenamento, che ora non dipende più da gratificazioni immediate, ma dalla consapevolezza dei benefici a lungo termine.

3. Mentalità di crescita e motivazione intrinseca

Uno studio della Norwegian University of Science and Technology ha evidenziato come una mentalità di crescita, la convinzione che le abilità possano essere sviluppate attraverso l'impegno, sia associata a livelli più elevati di motivazione e determinazione. Questo atteggiamento positivo influisce sulla percezione delle sfide e sulla resilienza di fronte agli ostacoli.

Chiara.

Chiara, una manager in una grande azienda, affrontava grandi sfide nel suo lavoro, sentendosi sopraffatta dal carico di responsabilità. Durante il percorso psicologico breve, ha adottato una mentalità di crescita che le ha permesso di vedere ogni difficoltà come un'opportunità per imparare. Grazie a questa visione, ha sviluppato una motivazione intrinseca che l'ha aiutata non solo a superare le difficoltà professionali, ma anche a raggiungere obiettivi ambiziosi che non avrebbe mai pensato possibili in precedenza.

4. Curiosità: la motivazione senza ricompensa immediata

La curiosità è una forma di motivazione intrinseca che spinge all'esplorazione senza una ricompensa tangibile immediata. Uno studio del 2024 ha identificato un circuito neuronale tra il setto mediale e l'area tegmentale ventrale che guida il comportamento esplorativo, sottolineando l'importanza della curiosità nell'apprendimento e nell'adattamento.

Luca.

Luca, studente universitario, aveva una curiosità innata per la biologia, ma si sentiva spesso scoraggiato dalla pressione di dover ottenere voti alti. A un certo punto, ha deciso di concentrarsi semplicemente sull'apprendimento, senza pensare ai risultati immediati. Questo cambiamento di prospettiva ha scatenato una motivazione profonda, alimentata dalla sua curiosità per il mondo naturale, che gli ha permesso non solo di ottenere risultati migliori, ma anche di godere dell'apprendimento in modo più profondo.

5. Formazione delle abitudini e controllo degli impulsi

La formazione di abitudini è strettamente legata alla motivazione. Il ciclo "segnale-routine-ricompensa" descrive come i comportamenti diventino automatici attraverso la ripetizione. Il controllo degli impulsi, mediato dalla corteccia prefrontale, è fondamentale per mantenere comportamenti motivati e orientati agli obiettivi a lungo termine.

Giovanni.

Giovanni aveva l'abitudine di procrastinare quando si trattava di fare attività fisica. Un intervento breve centrato sulla modifica delle sue abitudini quotidiane ha incluso la pianificazione di orari fissi per allenarsi e un sistema di ricompense incrementale, che lo ha motivato a mantenere la routine. L'attivazione della corteccia prefrontale ha permesso a Giovanni di esercitare il controllo sugli impulsi e di costruire una nuova abitudine che ha migliorato non solo la sua salute fisica, ma anche la sua motivazione e autostima.

Conclusione

La motivazione è un fenomeno complesso, influenzato da fattori neurobiologici, psicologici e sociali. L'integrazione di questi fattori, unita a pratiche come la formazione di abitudini consapevoli e la gestione dell'equilibrio dopamina-serotonina, può trasformare la motivazione in una risorsa sostenibile. I casi studio presentati evidenziano come un cambiamento nelle dinamiche motivazionali, supportato dalla neuroscienza, possa avere un impatto profondo e duraturo nelle vite degli individui.

Bibliografia

  1. Cardozo Pinto, D. F., et al. (2024). Opponent control of reinforcement by striatal dopamine and serotonin. Nature.

  2. Beas, S., et al. (2024). Dissociable encoding of motivated behavior by parallel thalamo-striatal projections. Current Biology.

  3. Sigmundsson, H., et al. (2024). Scientists pinpoint key attribute of people who have more willpower. New York Post.

  4. Mocellin, P., et al. (2024). A septal-ventral tegmental area circuit drives exploratory behavior. Neuron.

  5. Floris, M., Paganin, G., Guglielmi, D., et al. (2024). Motivation is not enough: how career planning and effort regulation predict academic achievement. Current Psychology, 43, 9280–9289.

💎 La consapevolezza è il vero lusso che ci cambia la vita!  

Dr. Elena De Franceschi - Psicologa clinica  - e.defranceschi@psicoaosta.com - info@psicoaosta.com - 

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