Pigiama Party 8 anni

massimiliano

Buongiorno, oggi fuori scuola i bambini si confrontavano su quanti pigiama party avessero fatto, mia figlia non ne ha ancora fatti, ho paura che la possano prendere in giro, anche perché è la più piccola. Noi purtroppo non abbiamo possibilità di organizzare a casa che è troppo piccola.

3 risposte degli esperti per questa domanda

I bimbi non danno importanza a ciò che invece potrebbe averlo nel mondo dei grandi, detto questo per il resto parliamone, secondo me il pigiama party potrebbe nascondere altro.

Dott.ssa Danyla De Vincentiis

Dott.ssa Danyla De Vincentiis

Roma

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Buongiorno,

posso capire bene quello che prova. Quando si è genitori, soprattutto quando si ha una bambina, certe cose che per gli altri sembrano piccole, come una chiacchiera tra compagni fuori da scuola, possono invece toccare corde profonde. È quell’istinto che nasce dentro e che vorrebbe proteggerla da tutto, anche dalle cose più leggere, come il rischio di sentirsi esclusa. Da come ne parla, si sente chiaramente quanto tenga a sua figlia. Non è soltanto una preoccupazione pratica, ma il desiderio sincero che lei possa vivere le sue esperienze senza sentirsi diversa o “in ritardo” rispetto agli altri.

Non avere ancora partecipato a un pigiama party non è un segnale negativo. Ogni bambino ha i propri tempi, le proprie occasioni, e spesso queste esperienze arrivano in modo naturale, quando il contesto è giusto. Forse non c’è ancora stata la possibilità, e va bene così. Quando accadrà, sarà solo un momento in più da vivere con leggerezza, non un traguardo da raggiungere.

Capisco che la casa piccola renda difficile organizzare, ma non serve per forza un grande spazio per farla sentire parte del gruppo. A volte basta una merenda con una o due amichette, un pomeriggio al parco, un piccolo gesto che le faccia capire che può condividere momenti belli anche in modi diversi. La cosa più importante è che senta di avere accanto un papà attento, presente, che si accorge di come sta e che pensa a lei con questa delicatezza. È qualcosa che i figli percepiscono, anche senza parole, e li fa crescere con una fiducia profonda in se stessi.

Un caro saluto

Dott. Fabiano Foschini

Dott. Fabiano Foschini

Milano

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Buongiorno,

è comprensibile che tu ti preoccupi per tua figlia e per il confronto con i compagni, soprattutto essendo la più piccola della classe. Molto spesso i bambini possono sentirsi diversi o esclusi, ma questo non significa che siano “meno” o che debbano subire prese in giro. È importante aiutarla a valorizzare ciò che ha vissuto e ciò che può vivere in modi diversi, senza concentrarsi solo sulle esperienze materiali o numeriche.

Puoi anche incoraggiarla a creare momenti di gioco e condivisione con i compagni in modi alternativi: piccoli incontri al parco, giochi a casa di amici o attività di gruppo che non richiedano grandi spazi o organizzazione complessa. Così imparerà che la qualità dei rapporti conta più della quantità degli eventi.

Inoltre, parlare con calma di come si sente e darle strumenti per rispondere a eventuali commenti dei compagni può rafforzare la sua sicurezza e autostima.

Cordiali saluti,
Dr. Vincenzo Capretto.

Dott. Vincenzo Capretto

Dott. Vincenzo Capretto

Roma

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