Le nuove sostanze psicoattive

Il numero delle nuove sostanze psicoattive circolanti ha mostrato negli ultimi vent'anni un incremento costante a causa dell'impatto del web, tali sostanze infatti sono prevalentemente vendute via internet e sono state identificate con certezza in 94 paesi del mondo dall'United Nations Office On Drugs And Crime. Attualmente in Europa appaiono nuove sostanze al ritmo di una alla settimana. Risulta inoltre che, in media, il 4% dei giovani europei e il 6% dei giovani italiani con un'età compresa tra i 15 e i 16 anni, abbia già sperimentato almeno una volta una o più sostanze psicoattive. Come ho già accennato internet gioca un ruolo cruciale nella vendita di queste sostanze e gli utenti sono motivati  ad assumere poiché queste molecole non vengono rintracciate con i comuni test tossicologici motivo per cui non si corre il rischio che vengano rintracciate in sede medico- legale come ad esempio per i controlli legati al possesso della patente di guida o all'idoneità al lavoro, o al possesso del porto darmi, ecc.. Sul web la vendita di molecole non ancora "tabellate", ovvero non ancora inserite all'interno delle tabelle ministeriali come molecole illegali, sono apparentemente vendute con finalità diverse dal consumo umano  riportando, infatti, la dicitura "not for human consumption" aspetto che le rende commercializzabili sotto il profilo legale ma che induce il consumatore alla erronea convinzione che "legale significhi sicuro". Molte di queste nuove sostanze psicoattive sono analoghi chimici di sostanze dichiarate illecite e sono spesso vendute sul web come sali da bagno, fertilizzanti per piante o con altre finalità volte ad aggirare il problema della legalità. Tali sostanze vengono alternativamente denominate "internet drugs" o "legal highs". Ogni giorno nuove molecole vengono immesse sul mercato nel momento in cui altre similari vengono dichiarate illegali. Sono già state identificate, mediante un softwere crawler,  4190 diverse molecole psicoattive afferenti alle seguenti famiglie: cannabimimetici sintetici, catinoni sintetici, fenetilamine, oppioidi sintetici, analoghi sintetici della cocaina, triptamine, agonisti GABA, piperazine e numerose molecole di natura vegetale. Le conseguenze psichiatriche, comportamentali e internistiche dell'uso di queste sostanze rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica: sebbene, infatti, siano ancora incomplete le conoscenze degli effetti di tali sostanze sul sistema nervoso a breve, medio e a lungo termine, i dati emergenti suggeriscono che alcune molecole possono risultare più dannose delle molecole da cui hanno avuto origine, in termini di rischio di dipendenza, overdose ed effetti dannosi sulla salute, in particolare quella mentale. A complicare ulteriormente questo fenomeno è il fatto che i consumatori solitamente non si rivolgono ai servizi clinici se non per motivi di emergenza poichè non considerano l'assunzione di queste sostanze  come un problema clinicamente significativo. In questo articolo cercherò di fornire una panoramica delle principali nuove sostanze psicoattive identificate a livello nazionale ed internazionale cercando di illustrare i principali effetti potenzialmente psicopatologici e di rischi per la salute di chi li assume.

  • Catinoni sintetici: sono molecole strutturalmente simili alle amfetamine/catecolamine ma che presentano piccole differenze strutturali in grado di alterare radicalmente le loro proprietà chimiche, la loro potenza, la farmacocinetica e la farmacodinamica. il capostipite di questa famiglia è il mefedrone  inizialmente commercializzato sul web come "meow-meow" (miao- miao) in passato venduto come fertilizzante per bagno o come sale da bagno. Queste molecole inducono effetti simili a quelli delle amfetamine ma notevolmente potenziati rispetto ad esse. in pratica si tratta di potenti stimolanti del sistema nervoso centrale che causano elevati livelli di vigilanza, euforia, delirio, allucinazioni, agitazione e aggressività auto ed eterodiretta.
  • MDMA: sostanza nota col nome di "ecstasy", il cui consumo ha avuto inizio alla fine degli anni 80 ed è aumentato drasticamente nel corso degli anni 90. Da allora numerosi nuovi congeneri sono apparsi sul mercato determinando  un ampio consumo con elevata prevalenza in contesti ricreazionali come nelle discoteche e nei rave party poiché permettono ai consumatori di ballare per molte ore, sentendosi in sintonia con gli altri pur trovandosi in ambienti non sempre ospitali. Queste molecole presentano effetti simili a quelli dellamfetamina e della mescalina (sostanza isolata dal cactus peyote dal  chimico tedesco Arthur Heffer) con effetti allucinogeni  trattandosi di sostanze psichedeliche.  Recentemente sono state individuate numerose molecole MDMA- like e derivati tra cui occorre menzionare la "B-Fly" i cui effetti psicoattivi insorgono dopo alcune ore e permangono fino a tre giori dallassunzione. Questa molecola è stata spesso associata ad allucinazioni, elevazione del tono dellumore, ideazione paranoide, confusione, ansia e flashbacks; abbiamo poi la "N- bomb" o "Pandora" che rappresenta uno dei composti chimici più popolari, si tratta di un gruppo di sostanze molto potenti che costituiscono un motivo di preoccupazione per la salute pubblica. Le numerose sostanze Ecstasy- like inducono umore euforico, elevata autostima ed stroversione e possono generare esperienze di tipo psichedelico, come alterazioni della percezione ed esperienze di beatitudine ma sono tutte risultate implicate in diversi casi di intossicazione acuta fatale.
  • Metamfetamina: conosciuta principalmente col nome "shaboo", "speed", "meth" e "choke" e nella sua forma inalabile come "ice", "cristal meth", "crank" e "glass". Dopo la cannabis questa molecola è probabilmente la sostanza illegale maggiormente utilizzata al mondo a scopo ricreazionale; tipicamente viene fumata in pipe o stagnola ma può essere anche ingerita, sniffata o disciolta in acqua e iniettata. Produce affetti simili a quelli della cocaina ma ad alti dosaggi può provocare l'insorgenza di ipertermia e convulsioni e può portare anche alla morte.
  • Oppioidi sintetici: sempre venduti online e non rintracciabili con i test tossicologici si legano con affinità migliaia di volte maggiore ai recettori oppioidi rispetto all'eroina e possono provocare effetti irreversibili determinando a volte anche la morte.
  • Sostituti sintetici della cocaina: vengono assunti per via inalatoria e rappresentano dei composti cinque volte più potenti rispetto alla cocaina.
  • Nuovi derivati della triptamina: nuovi derivati di queste sostanze comparse sul mercato per la prima volta intorno agli anni 90 appaiono costantemente sul web nello scenario delle sostanze illecite. Si tratta nella maggior parte dei casi di sostanze allucinogene che si trovano in natura, in particolare in alcune piante, in funghi allucinogeni. Sono in commercio sotto forma di compresse, capsule, polvere o soluzione. attualmente  sono disponibili solo alcuni studi tossicologici relativi alluso di queste sostanze.
  • Agonisti dei recettori GABA-A/ GABA/B: GHB e simili: l'acido gamma-idrossibutirrico (GHB, noto anche come "liquid ecstasy") è stato utilizzato come anestetico circa 50 anni fa. A partire dagli anni '90 il suo consumo si è ampiamente diffuso negli Stati Uniti a causa delle sue proprietà euforizzanti e anabolizzanti. Subito dopo l'assunzione genera effetti quali euforia e serenità inoltre a basse dosi è in grado di produrre amnesia  a breve termine, riduzione delle inibizioni e aumento della libido. L'emivita di questa molecola è molto breve, dura in media circa 27 minuti e questo aspetto oltre ad aumentare il rischio di assumere nuovamente la sostanza ne favorisce l'utilizzo come "droga da stupro", poichè causa amnesia nella vittima e non può essere rilevata dai test tossicologici già dopo un'ora dall'assunzione E' una sostanza ad elevato rischio di dipendenza.
  • Sostanze dissociative o allucinogene: gli allucinogeni sono sostanze psicoattive che causano disturbi della senso- percezione, in particolar modo della sfera visiva, oltre ad altre alterazioni soggettive a carico delle emozioni, del pensiero e dello stato di coscienza. Tra queste sostanze sono da annoverare gli allucinogeni classici come la mescalina, la psiclocibina e l'LSD.
  • Deliriogeni o delirianti : sono sostanze in grado di indurre uno stato confusionale acuto con fluttuazioni dello stato di coscienza e alterazioni comportamentali, percettive e cognitive.
  • Erbe e piante: nella cultura giovanile stanno diventando sempre più popolari diversi prodotti a base di erbe, si tratta delle cosiddette "droghe ecologiche". Anche queste posoono essere acquistate rapidamente e comodamente dai siti internet ad esse dedicati. Fra esse abbiamo, ad esempio, la salvia divinorum (Sally- D") una pianta psicoattiva appartenente alla famiglia delle laminacee utilizzata sin dall'antichità dagli Indios Mazatechi in Messico e dalle comunità sciamaniche per riti religiosi di divinazione e cura. Attualmente viene utilizzata essiccando le foglie per poi essere masticate o fumate.

Il poliabuso di sostanze spesso si associa al consumo di alcool ed è un fenomeno in continua crescita. Rappresenta una delle più importanti emergenze sociali e sanitarie anche in Italia. Sempre più frequentemente il consumatore di sostanze si presenta all'osservazione clinica con una modalità d'uso dove è difficile individuare una o più sostanze come primarie. Tutto sta cambiando: le modalità d'assunzione, le droghe usate e soprattutto i contesti situazionali in cui avviene l'assunzione di queste sostanze. La profonda evoluzione di quella che possiamo definire gli "scenari della droga" rappresenta una vero e propria sfida per i professionisti della salute mentale. Questi infatti assistono sempre più frequentemente a eventi che dimostrano gli effetti dannosi degli usi delle nuove sostanze psicoattive sulla salute psicofisica degli utilizzatori che spesso sono particolarmente giovani. Queste forme di abuso e poliabuso sono responsabili di un gran numero di casi di disturbi psico- organici con manifestazioni molto simili a quelle delle psicosi maggiori come schizofrenia e disturbi bipolari. Queste manifestazioni psicopatologiche rispondono solo parzialmente al trattamento con gli psicofarmaci tradizionali, in quanto presentano un'eziologia diversa. In conclusione emerge chiaramente, alla luce della complessità del fenomeno illustrato in questo articolo, la necessità di istituire servizi clinici specializzati, dotati di personale qualificato in tema di nuove sostanze psicoattive, dedicati allo studio, alla prevenzione e al trattamento di questa nuova forma di poliabuso

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