ex bipolare

alessia

Buonasera,
sono appena uscita da una brutta storia sentimentale durata a fasi alterne per ben 15 anni; circa 20 giorni fa ho cacciato di casa il mio compagno, dopo 7 anni di convivenza; la cosa terribile è che non mi ha mai raccontato la sua vera vita, ma un sacco di balle o estrema fantasia di un bipolare che non si curava; ho capito tutto solo quando buttandolo fuori casa ho cercato risposte tra le persone che lo conoscono; ne lui ne la sua famiglia mi hanno detto di cosa soffriva; essendo sparito come è nel principio della sua malattia, vi è il pericolo che ritorni a cercarmi?

4 risposte degli esperti per questa domanda

Salve,

la diagnosi di bipolare e’ ufficiale o e’ solo un modo per definire l’alternanza di umore? Purtroppo chi mente in modo cronico lo fa perché e’ una manifestazione patologica. Certo 15 anni sono tanti pertanto e’ molto probabile che torni anche perché ha perso un punto di riferimento. Ma lui lavora? Deve passare un po’ di tempo perché lui elabori la separazione

Salve Alessia

le persone non sono definite da una malattia. Le persone possono avere un disturbo di personalità e poi un carattere.

Se la vostra convivenza, come sembra, è stata una storia significativa, sicuramente il suo compagno la cercherà.

Io mi chiedere come mai in tanti anni lei ha la rivelazione adesso? Che tipo di relazione era la vostra? Come mai lei non vorrebbe incontrarlo più?

 

Ho poche informazioni quindi posso restituirle ipotesi sommarie. Se vuole mi contatti. Buonasera

Gentile Signora,

la sua domanda è di difficile risposta. Occorrerebbe valutare quanto del comportamento bizzarro del suo compagno sia frutto della malattia o meno. Le bugie e le fantasie sono una prerogativa di molti, non certo una caratteristica pregnante dei soggetti bipolari. Il disturbo bipolare è un disturbo difficile, molto sconvolgente per chi deve con esso convivere e per le persone che hanno relazione con un soggetto che ne è portatore. Tutto si sconvolge quando c'è uno scompenso.

Certamente è di difficile comprensione.

Chi è bipolare può chiedere ed ottenere cura, può compensare il proprio disturbo ed avere una vita di soddisfazione. Certamente alla base di tutto ciò è il riconoscimento della propria malattia ed il desiderio di risolverla.

I congiunti, sempre molto coinvolti dalla situazione, hanno la necessità di tenere ben presente che sia in fase up che in fase down il soggetto bipolare soffre di alterazioni nella percezione della realtà, altera il proprio modo di pensare e la percezione di sè, quindi diventa meno o poco affidabile nelle sue promesse e nelle sue dichiarazioni.

L'alterazione della percezione della realtà interna ed esterna è ciò che tipicamente sconvolge l'entourage. Non è facile comprendere queste alterazioni e tipicamente ci si lascia trascinare un po' dentro, per poi accorgersi che qualcosa non và... Da qui le grandi illusioni e delusioni, nonché il senso di inaffidabilità. Saper leggere quello che accade alla luce dello stato umorale di un bipolare (Compensato/scompensato in Up o in Down) ci aiuta certamente a comprendere meglio la situazione e la relazione.

 

Cara Alessia, 

la vita con un bipolare, peraltro non in cura, è molto difficile, eppure siete rimasti insieme tanto tempo. Come mai ha accettato le sue bugie per tanto tempo?

Siete stati insieme per quindici anni e per sette avete convissuto, considerando il tipo di patologia di cui soffre il suo ex compagno, è difficile prevedere se tornerà oppure no. 

L'importante è cercare di capire cosa vuole fare davvero con lui, se ad esempio cominciasse a curarsi, lo riprenderebbe? Quali sono le basi sulle quali avete posto la vostra relazione?

Ci sono queste e tante altre domande a cui potrebbe trovare risposta, anche insieme ad uno psicologo, per comprendersi meglio e affrontare meglio la sua situazione. 

Resto a sua disposizione e le faccio i migliori auguri.