Ossessionata dall'idea di avere un disturbo che le fa emanare cattivo odore corporeo

Alessandro

Buongiorno, la mia compagna è ossessionata dall'idea di avere un disturbo che le fa emanare cattivo odore corporeo (cosa ovviamente del tutto falsa!). E' stata da alcuni specialisti (psicologi e psichiatri) negli anni passati che le hanno prescritto psicofarmaci senza che questo portasse al benchè minimo risultato se non quello di farla stare ulteriormente male! Ad oggi la situazione non si è modificata e vorrei sapere se, trattandosi ovviamente di una questione mentale, non sia il caso di ricorrere alla terapia ipnotica. Aspetto una risposta nel più breve tempo possibile visto che la situazione è particolarmente critica (piange tutti i giorni e non esce di casa!) Grazie e a presto Alessandro

18 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Alessandro, la terapia ipnotica è un'ottima tecnica terapeutica, sia per questo genere di disturbo che per altri, è una tecnica valida e sorprendente. Potrebbe scegliere di contattare un'esperto della materia. Poichè la sua compagna manifesta un grande disagio vi consiglio di contattare a breve qualcuno che possa aiutarvi a superare questa esperienza sofferente. Spero di esserle stata d'aiuto.
Buongiorno il disturbo di cui soffre la sua compagna presumo abbia a che vedere con una problematica ossessivo-compuksiva in cui è coinvolto il corpo e l'immagine di sé, in molte psicoterapie ad orientamento psicodinamico viene citato il “sè corporeo”. Non saprei dirle se una terapia ipnotica potrebbe andar bene, sicuramente per questa sintomatologia consiglierei un sostegno psicologico ad orientamento psicocorporeo che la aiuti ed orienti verso una maggiore stima e fiducia personale. Per quanto riguarda la sintomatologia odierna di cui cita l'urgenza, ovvero il pianto e il non voler uscire di casa, potrebbe avere a che fare con crisi ansiose di attacchi di panico in quel caso, dipende del grado di invalidità quotidiana ovvero quanto incide sulla propria vita in autonomia, consiglierei di rivolgersi ad un medico che possa eventualmente prescrivere farmaci, ma solo nelle fasi acute. Se la sua compagna lo desidera potrà contattarmi per un inconttro a carattere esplorativo e consultivo. Cordiali saluti
Buongiorno Alessandro, capisco il disagio della sua compagna e, di conseguenza, il suo. in questi casi, come in ogni ambito che riguarda la mente e la psicologia, gli interventi possono essere di vario genere. io stessa sono un'ipnotista ed una psicoterapeuta ad approccio strategio ed uso le varie teniche a seconda dei casi. ogni intervento, infatti, va tarato sulla persona, sul disagio che vive, sui suoi bisogni e su ciò che il professionista ritiene meglio nel singolo caso (ipnosi, teniche di rilassamento, tecniche psicoterapeute di vario genere e di vari approcci). quindi se la sua compagna è d'accordo, potrebbe fissare un appuntamento presso uno psicoterapeuta esperto che possa accogliere il disagio e individuare il percorso idoneo. Cordialmente,
Caro Alessandro, è chiaro che la tua compagna soffre molto a causa di questa ossessione. Più che con i farmaci a questo punto proverei la strada della terapia psicologica, non necessariamente ipnotica, anche se potrebbe essere una strada. Vi consiglio di affidarvi ad uno specialista e provare a capire quale sia la reale fonte di ansia che la affligge. L'ossessione che manifesta è sicuramente una modalità di difesa che lei mette in atto per gestire delle problematiche più profonde e inconsce. Con la terapia psicologica si potrebbe andare alla fonte ed eliminare la causa del sintomo. Ovviamente con pazienza e determinazione. Spero di essere stata d'aiuto.
Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

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Salve Alessandro, Ho letto quanto scrive credo che la sua compagna soffra di un disturbo ossessivo, per cui ritiene di emanare cattivo odore e questo la porta ad evitare il contatto con gli altri. Piuttosto che solamente l'uso farmacologico lavorerei sul disturbo e sulla sua paura di relazionarsi con gli altri. I farmaci non risolvono il problema, più che l'ipnosi con il disturbo ossessivo è utile utilizzare un approccio cognitivo comportamentale. Se vuole potete contattarmi e possiamo guardare insieme cosa avviene. Un cordiale saluto
Salve Alessandro come mai ha pensato proprio ad una terapia ipnotica? La sua conpagna cosa pensa in merito al fatto di potersi rivolgere ad uno specialista di questo tipo? Le poche informazioni non sono sufficienti a formulare una risposta chiarificatrice ... Sarebbe necessario almeno un primo incontro di coppia in cui si possa sentire anche l' opinione della sua compagna.
Buongiorno Alessandro, Mi incuriosiscono alcune cose che scrive: come mai non vi hanno indicato prima un percorso psicoterapeutico da affiancare agli psicofarmaci? Perché pensa che l'ipnosi sia l'intervento più adatto? Il comportamento che descrive fa pensare a tante altre fobie, su tutte mi viene in mente l'eritrofobia, in cui si vive un forte disagio solo all'idea di arrossire. Per questo motivo mi chiedo se non sia il caso di valutare insieme alla sua compagna di intraprendere una psicoterapia che aiuti a dare un senso nuovo, diverso, a questi sintomi. Anche un percorso di ipnosi lavora su questi aspetti: un buon ipnotista non si limita a lavorare solo sul sintomo, ma anche su ciò che determina il disagio; per questo mi incuriosiva sapere quali sono le vostre fantasie circa l'aiuto dell'ipnosi. Un'ultima cosa: è importante che sia la sua compagna a fare qualsiasi richiesta di aiuto, a decidere se intraprendere una psicoterapia, in quanto queste terapie non sono di alcun aiuto se si prescinde da una forte motivazione del diretto interessato. Un saluto
Gentile Alessandro, I'ipnosi può rivelarsi una tecnica molto utile laddove può essere o è più opportuno minimizzare la consapevolezza della persona che soffre. Nel caso di sua moglie, non so quali sono state le precedenti esperienze, ma credo che bisognerebbe renderla consapevole di un disagio, legato a un livello molto intimo/olfattivo, che la porta a sentirsi emotivamente inadeguata e impossibilitata a stare in mezzo agli altri. Se vuole può contattarmi per una consulenza, io sono una terapeuta cognitivo-Comportamentale operante a Roma vicino metro Giulio agricola. Cordiali saluti
Dott.ssa Simona Guglielmucci

Dott.ssa Simona Guglielmucci

Roma

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Caro Alessandro, l' ipnosi è una possibilità,ma potrebbe anche essere il caso di un trauma che sottende il sintomo. In questo caso serebbe indicato l' E.M.D.R. Uno stato depressivo in atto? Comunque sia,prima di decidere un qualunque trattamento occorre fare una diagnosi ed occorre incotrare la persona perchè le informazioni che ho non sono sufficenti.
salve alessandro,come lei ha ben identificato potrebbe essere in presenza di un disturbo di tipo ossessivo, ora sarebbe opportuno vedere se da queste ossessioni poi scaturiscono anche delle compulsioni (tipo lavaggi, evitamenti di posti, ec...). l'intervento psicoterapico che le suggerisco è quello di una terapia cognitiva comportamentale. tale intervento sui disturbi di ansia e quindi anche di natura ossessivo-compulsivo è basato su evidenze sperimentali, quindi le proporranno un protocollo di trattamento verificato. sulla zona di roma ci sono degli ottimi centri di psicoterapia cognitiva. spero di essere stato utile. saluti.

buon giorno, io sono una specialista in ipnosi eriksoniana, il problema che lei racconta evidentemente non è stato curato nel modo più adatto allo stile di personalità della sua compagna, sicuramente l'ipnosi è uno strumento utile alla risoluzione di problemi anche difficili perchè punta molto sull'attivazione della mente inconscia, e perchè ha diversi tipi di intervento che possono essere attivati dipendentemente dalla persona, e da tanti fattori che la compongono,ma deve essere la sua compagna a volerlo fare. l'ipnosi è una grande possibilità ma, senza la forte motivazione al cambiamento ed alla risoluzione del problema,può non avere i risultati attesi!!!!

Caro Alessandro, mi pare di capire che le problematiche della persona di cui scrivi siano di carattere psicologico, è per questo, suppongo, che le soluzioni farmacologiche non hanno dato grandi risultati. La psicoterapia è un intervento che si basa sulla relazione e la mutua fiducia tra le parti coinvolte, non un “lavaggio del cervello” o peggio ancora, plagio; si pone l’obiettivo di ristabilire un equilibrio psicofisico, ma di tutto ciò sarebbe opportuno che ne parlassi con la persona interessata, poiché, chiedere aiuto per se stessa, sarebbe il primo passo verso la guarigione. Le ricerche che comparano i vari tipi di terapia dimotrano che non è il tipo di terapia che assicura la buona riuscita, bensì un’alta sintonia tra terapeuta e paziente, la professionalità del terapeuta e la sua esperienza nel campo di applicazione. Spero di aver dato qualche utile spunto su cui poter riflettere. Distinti saluti.
Alessandro, dalla Sua domanda non si evince chiaramente se la Sua compagna ha fatto un percorso psicoterapeutico e quale tipo di approccio clinico; trattandosi di ideazione ossessiva, nel suo caso, sarebbe stato molto indicato il metodo cognitivo-comportamentale. Se non ha fatto questo tipo di terapia Le consiglio di provare. Il tentativo di un approccio ipnotico non lo escluderei ma si deve affidare ad un professionista accreditato, molto esperto, capace e di nota fama per il risultati già ottenuti. A Sua disposizione per eventuali ed ulteriori informazioni. La saluto cordialmente.
Salve personalmente non conosco e quindi non uso l'ipnosi, le posso dare un parere di altra natura, questa percezione distorta del proprio odore si colloca nello spettro sintomatica delle allucinazioni e in tal senso si comprende l'uso dei farmaci che però aiutano a gestire il sintomo ma non la sua origine, la cui analisi richiede l'intervento di uno specialista. Un saluto
gentile Alessandro, effettivamente da come la descrive sembra una situazione abbastanza critica e, sorpattutto, estremamente difficile da gestire e sostenere. La terapia ci vuole necessariamente, non è importante SOLO il tipo di approccio o mdoello teorico, ma sorpattutto la relazione con il terapeuta per cui vi consiglio assolutamente di ritentare, anche con uno specialista in ipnosi se la cosa le sembra adeguata al caso e alle vostre esigenze. Sicuramente non si deve perdere tempo, ma continuare a provare e ad agire dato che la sua compagna sta entrando in una spirale fobica sempre più profonda. Magari anche lei potrebbe pensare a chiedere un sostegno, un ciclo di colloqui che potrebbero aiutarla ed affiancarla in modo professionale e che sia solo per lei, una dimensione che forse da qualche tempo sta un pò trascurando per amore della sua compagna e delle sue difficoltà. In bocca al lupo per tutto
Caro Alessandro, la cura ipnotica può aiutare molto la sua compagna, ma anche dei colloqui con uno psicologo possono alleggerire l'ossessione che affligge la persona che Lei ama. Gli psicofarmaci non hanno funzionato, ma una terapia di sostegno può raggiungere l'obiettivo di allentare la tensione ed allontanare la paura di essere disgustosa per gli altri. Non rinunci alla possibilità di far uscire la sua compagna dal tunnel in cui si è rifugiata. Le auguro una buona giornata.
Salve Alessandro, l’idea ossessiva di emanare cattivo odore attraverso il corpo è un vissuto psicosomatico legato molto probabilmente ad episodi negativi o meglio traumatici vissuti nella relazione con il proprio corpo, eventi che devono essere individuati nella loro origine e quindi trattati, elaborati e superati. Quindi, può orientare la sua compagna verso l’ipnosi oppure trattare la sintomatologia con l’EMDR (elaborazione e desensibilizzazione attraverso i movimenti oculari) Per maggiori informazioni consulti il sito www.emderitalia.it. Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Zampiron

Dott.ssa Maria Zampiron

Padova

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La sindrome di riferimento olfattorio: così è stata definita recentemente la fobia di puzzare, a cui si legano i pensieri ossessivi e i comportamenti compulsivi. Più che una terapia ipnotica io propongo una psicoterapia cognitivo-comportamentale, che si è dimostrata essere di gran lunga efficace nel trattamento dei disturbi ossessivo compulsivi. In bocca al lupo.