Mi serve coraggio

Lorenzo

Salve, mi chiamo Lorenzo, ho 31 anni, non mi sento di raccontare la vita che ho avuto fino ad oggi, fatto sta che sono arrivato alla conclusione che non voglio che vada avanti, è molto tempo che ci penso, il problema è che mi manca il coraggio di farlo, ho paura sia del dolore fisico che della morte in sé e ogni volta che mi decido arriva quello che credo sia istinto di sopravvivenza che mi fa venire una paura matta. Quindi vorrei chiedere consigli su come farmi passare questa paura di modo che possa concludere il mio "progetto", tanto ogni giorno che passa divento sempre più borderline e basta. In più ci tengo a precisare che è una scelta pensata da tempo, che tentativi per migliorarla ne ho già provati ed è andata com'è andata e che non mi interessa che ci siano persone che vivono peggio di me, quella è la loro vita e se la gestiscono, la mia vita so io com'è stata e basta, va bene così, andare avanti sarebbe semplicemente sprecare del tempo a crogiolarmi nel nulla ed odiare ogni essere umano, preferisco che finisca, anzi, non che ci creda, ma visto che c'è questa possibilità che esista per davvero la reincarnazione, chissà...!

4 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Lorenzo, mi dispiace per la situazione che al momento sta vivendo.

Condivido quando dice che non le serve a nulla pensare che ci sono alcune persone che vivono peggio di lei, non le è di conforto.

Vorrei però farla riflettere su una cosa importante, probabilmente c'è una parte della sua mente che ancora non si è arresa e che vuole trovare alcune risposte. Altrimenti perchè verrebbe qui a scrivere?

A volte si sottovaluta il potere della mente. Rifletta su questa cosa.

Comunque, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, potrebbe decisamente cambiare idea.

Rimango a sua disposizione.

Buona giornata.

Dott. Fiori

Dott. Valeriano Fiori

Dott. Valeriano Fiori

Roma

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Gentile Lorenzo,


riformulando la sua richiesta esplicita, praticamente, lei sta chiedendo un aiuto per farsi passare la paura di morire e potersi poi così suicidare a dovere.

Lorenzo, cosa ci sta chiedendo veramente?

La sua richiesta implicita è un altra, ne converrà credo.

Lorenzo, è vero, credo che le manchi il coraggio. 

Ma non di uccidersi.
Le manca il coraggio di vivere.
E credo questo stia chiedendo in realtà.

Lorenzo, credo che lei ci stia chiedendo in realtà: "Come posso trovare il coraggio di vivere?"

Lei non ha parlato veramente del suo dolore nella sua domanda. Sono sicuro che c'è e anche tanto. Ma non l'ha scritto. Forse non ne hai mai parlato con nessuno, non lo so. Ci vuole coraggio per farlo, è vero. Occorre superare la paura di essere non visto, non ascoltato. Di rimanere incompreso. Solo.

Se così fosse, beh, Lorenzo, è in buona compagnia.

Nessuno di noi è esente da quella paura.

La storia che lei si racconta, su di sé e il mondo, può essere cambiata.
È quella storia che la fa soffrire e desiderare di morire.

Le auguro ti trovare il coraggio di alimentare quel desiderio di vita che nega tanto, ma che nel profondo di sé cova ardentemente.
Le auguro di trovare il coraggio di far entrare qualcuno, veramente, nella sua vita, nonostante lei possa essere, e avrà le sue ragioni, profondamente deluso dall'umanità.
Le auguro di trovare il coraggio di chiedere aiuto, in maniera più autentica ed efficace di quanto abbia provato a fare qui.

Glielo auguro di cuore.

Caro Lorenzo,

Sento un abisso di dolore... e quanta amarezza nelle sue parole... 

Il solo fatto che le venga "una paura matta" nel portare avanti quel suo "progetto" mi sembra un segno da non sottovalutare, che le suggerisce (e suggerisce anche a me) che sarebbe importante, invece, trovare delle valide alternative.

A volte, quello che viene scambiato per fatica (o impossibilità) di vivere è purtroppo una crisi esistenziale che riguarda il suo cammino evolutivo o una tendenza depressiva... oppure può dipendere dagli eventi, quelli indicibili, che trova inutile raccontare e che l'hanno portata a pensare di non voler più vivere: questo è un "NO alla vita" (cfr. Alberto Alberti).

Se può, legga qualcosa sulla Psicosintesi (di autori come Alberto Alberti o Piero Ferrucci). L'aiuterebbe ne sono certa.

Capisco la sua sofferenza, ma se ci scrive qui... io mi sento autorizzata a offrirle un'alternativa e, magari, un supporto o una terapia.

Mi scriva privatamente tramite il modulo presente sulla mia scheda; ne possiamo parlare.

Io ricevo a Firenze in via San Domenico e a Empoli in via Carducci e il primo colloquio telefonico è gratuito.

Spero che mi scriverà davvero.

Forza Lorenzo, ci vuole coraggio e va trovato per procedere.

L'aspetto, spero...

Dott.ssa  Verusca Giuntini

Salve Lorenzo, non stento a credere che abbia avuto una vita difficile fin'ora, perlomeno in certi periodi. Ma per quale motivo vorrebbe morire? Ci sarà qualcosa che la opprime, fosse pure il pensiero che le cose non potranno cambiare per lei. Perché non iniziare a credere in un progetto nuovo nella sua vita? Quante cose possono cambiare se solo lei lo volesse davvero. Si può passare dal sopravvivere al vivere più pienamente la propria vita. Per fare questo bisogna però affrontare i fantasmi e le paure ed inseguire quella condizione di vita che la farebbe stare bene. Accettando casomai anche di farsi aiutare da uno psicoterapeuta che possa darle degli strumenti per gestire il cambiamento. 

I miei auguri,

Dr. Cameriero Vittorio