Coronavirus Covid-19 e conseguenze psicologiche, che fare.

Numerosi studi, hanno messo in evidenza, come oltre ai sintomi fisici, legato al virus Covid-19, stiano emergendo tutta una serie di disagi psicologici ad esso correlati e spesso sottovalutati perché l’emergenza medica, per via della gravità della situazione, rimane in primo piano. In Italia dopo la fine del lockdown, avvenuta nel mese di maggio 2020, la qualità della vita non è stata più come prima, un po' per la paura di contrarre il virus, un po' per via della situazione economica e lavorativa che faticano a riprendersi, un po' perchè sono cambiate le priorità e la socializzazione è diventato sempre più l’aspetto da cui è necessario tutelarsi perché potrebbe agevolare la trasmissione del virus. Negli ultimi mesi si stanno sviluppando e acuendo diverse forme di malessere, correlate alla pandemia, che se non affrontate adeguatamente potrebbero cronicizzarsi e contribuire allo sviluppo del malessere nelle persone. I disturbi legati all’ansia, sono notevolmente aumentati, tanto che c’è stata una maggiore richiesta di ansiolitici e di abuso di sostane. Sono aumentati anche i malesseri legati alle depressioni, ai disturbi ossessivo compulsivi e per chi ha contratto il virus al disturbo post traumatico da stress.

Sono aumentati anche i disagi familiari e i problemi relazionali e la paura assieme ansia e tristezza stanno diventando una delle emozioni più presenti. In questo momento è utile pertanto, non lasciarsi bloccare dalle emozioni negative, ma tentare di fare uno sforzo per poterle affrontare e gettare pian piano, le basi per poter costruire un futuro più sereno. Sino a che non si troverà una cura adeguata e un vaccino efficace, è importante accettare di dover convivere con il virus Covid-19, e un atteggiamento negazionista, come anche uno eccessivamente terroristico, non aiutano, perché portano a posizioni estreme, entrambe pericolose. Negare la presenza e pericolosità del virus porta ad assumere atteggiamenti di non tutela sia per se stessi che per gli altri che ci circondano, favorendo più facilmente la sua trasmissione, come se si volesse negare la realtà e che quanto sta succedendo fosse il frutto di un complotto creato per manipolare le persone per chissà quale motivo. Chi al contrario ha un atteggiamento di eccessiva paura rispetto alla contrazione del virus, rischia di far girare tutta la sua vita intorno a questo, isolandosi, sviluppando comportamenti ipocondriaci e un pensiero ossessivo rispetto a questa paura, assumendo ossessivamente comportamenti atti ad evitarlo e smettendo di vivere serenamente. Entrambi gli atteggiamenti, come detto sono eccessivi, e come in tutte le situazioni, la via di mezzo è quella più sana perché da spazio alle flessibilità.

La situazione che stiamo vivendo mette alla prova le fragilità di ognuno, facendo emergere degli aspetti di cui prima si era inconsapevoli o che già esistevano anche se in forma lieve. Avere un costante stato d’ansia, paura o angoscia, sentirsi tristi e soli, sentire uno stato di malessere senza capirne il motivo, provare un senso di irrequietezza, fastidio o rabbia immotivata, aver voglia di non pensare e rendersi la vita eccessivamente piena per non sentire, sentirsi invincibili pensare che coronavirus non esiste o al contrario aver costantemente paura di ammalarsi e allarmarsi per ogni piccolo malessere etc.. sono solo alcuni dei sintomi che emergono maggiormente in questo periodo, in relazione alle conseguenze psicologiche derivate dalla possibilità di contrarre il coronavirus Covid-19. È opportuno, laddove ci si renda conto di presentare un malessere psicologico, di parlarne e chiedere aiuto, sia alle persone più vicine, che al personale sanitario specializzato. In questo momento è importante non chiudersi in se stessi e isolarsi, e soprattutto di evitare di tenere il proprio malessere per se, ma darsi l’opportunità di parlarne per poterlo affrontare. Ciò può portare dei benefici, perché esternare il proprio malessere, riduce la possibilità di somatizzarlo, inoltre riduce la distanza emotiva tra se e l’altro e fa sentire meno soli in caso di difficoltà. Qualora si prendesse consapevolezza di trovarsi nelle situazioni sopracitate, chiedere una consulenza ad uno psicologo-psicoterapeuta in questo momento, sia online che di persona, può essere d’aiuto nel dare un senso al proprio dolore, nel ridimensionare le proprie ansie o paure e spingere ad incanalare in modo proficuo, le proprie risorse, piuttosto che sottovalutarle e subire passivamente quanto sta accadendo.

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