Timidezza con le Ragazze

Federico

Buonasera,

sono un ragazzo di 22 anni, non ho mai avuto una ragazza e da un po' di tempo a questa parte faccio molta più fatica, rispetto al passato, ad interagire con l'altro sesso, mi spiego meglio.

Tutte le volte che si tratta di avere a che fare con una ragazza che non conosco mi faccio prendere dall'ansia, divento impacciato, faccio fatica ad intavolare un discorso.

Non capisco se questa paura sia dovuta agli insuccessi del passato o ad una semplice timidezza. So che potrei risolvere la situazione cercando di uscire dalla mia zona di confort, interagendo con più persone, ma non mi risulta semplice frequentando quasi sempre le solite persone e i soliti posti. Questa cosa mi tormenta, perchè quasi tutti i miei amici hanno avuto almeno una relazione, mentre io nessuna.

Qualcuno è in grado di aiutarmi ? Grazie.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Federico,

la timidezza nasconde una concezione di sè negativa e può essere collegata ad una bassa autostima. I pensieri e la considerazione che abbiamo di noi stessi influenzano le nostre emozioni e i comportamenti che mettiamo in atto. Le figure adulte che si sono occupate del nostro accudimento possono avere avuto atteggiamenti svalutanti e/o essere stati iperprotettivi trasmettendoci implicitamente l'idea di non essere in grado progressivamente di aumentare i nostri margini di autonomia. Il senso di inferiorità alla base limita le relazioni con gli altri, in particolare, nel suo caso, con le ragazze, con la conseguenza che ci si sente ancora più in difetto. Esplorare i pensieri e le convinzioni ostacolanti rappresenta un lavoro importante per comprendere la natura di questa limitazione, stimolare nuove esperienze allargando la zona di confort, concedendoci di assumere nuovi e graduali rischi, magari scoprire nuove e inaspettate gratificazioni.

Cordiali saluti

Dott.ssa Giovanna Canziani

Dott.ssa Giovanna Canziani

Bologna

La Dott.ssa Giovanna Canziani offre supporto psicologico anche online

Gentile Federico,

In base a ciò che scrive si potrebbe presupporre che in lei ci sia qualcosa che la blocchi, non solo da un punto di vista psicologico, ma anche da un altro relativo alla sfera della sessualità. É difficile poter rispondere alla sua domanda senza sapere esattamente quali sono stati i suoi vissuti precedenti con l' altro sesso. Se anche fosse timidezza è vero che nuove conoscenze o relazioni la aiuterebbero ma che cosa le impedisce di uscire dalla sua "zona di confort"? Che cosa dunque le impedisce di frequentare nuove persone o nuovi posti? Non pensa poi che il problema si ripresenterebbe?Inoltre c' é qualcuno nella sua famiglia tende a presentare questo lato del carattere? Sono tante le aree da indagare non solo della sua vita presente ma anche passata. Credo che una risposta scritta, sulla base solo di queste informazioni, rischi di banalizzare il problema e di renderlo riduttivo e semplicistico. Sarebbe opportuno un colloquio psicologico per poter iniziare ad inquadrare meglio il suo rapporto con l' altro sesso e le emozioni di ansia annesse ad esso.

Spero di averla aiutata suscitando in lei delle riflessioni su determinati punti. La saluto cordialmente. 

Dott.ssa Giovanna Zappaterra

Dott.ssa Giovanna Zappaterra

Ferrara

La Dott.ssa Giovanna Zappaterra offre supporto psicologico anche online

Caro Federico, penso che a crearti problemi siano sia una tua timidezza di fondo, sia il fatto di non avere ancora avuto relazioni sentimentali, il che abbassa la tua autostima rendentoti ancora più timido e insicuro. Inizia con il pensare che non avere mai avuto relazioni nonè una nota di demerito,e concentrati, quando ti relazioni con ragazze nuove, sugli aspetti della tua vita che ti danno soddisfazione, sui tuoi gusti, sul tuo piacere di conoscere persone nuove e di scambiarsi idee, opinioni, esperienze. Considera la ragazza che hai davanti semplicemente come una persona che ti fa piacere conoscere e non come il possibile oggetto di una conquista.

Così potrai sentirti più libero di essere te stesso e di non confrontarti continuamente con delle sfide.

Certo, se dovessi continuare ad avere problemi, senza riuscire a disincagliarti, fare qualche chiacchierata con un terapeuta può essere la soluzione migliore!

Auguri.

Gentilissimo

Seppur difficile fornirle un quadro dei movimenti che dovrebbe mettere in moto per alimentare il coraggio, potrei dirle che quella che lei chiama “zona di comfort” non sembra, all’occhio di un esperto, essere tale, anche perché, secondo le sue parole, è abitata  da tormento, oltre che da solitudine e isolamento.

Se scrive su questo blog, oltre al bisogno di avere una rassicurazione immediata, probabilmente esprime anche la difficoltà e i tentennamenti nello scegliere un professionista a cui rivolgersi e fare il primo passo verso una consultazione psicologica o una terapia per la soluzione del suo problema. Questa difficoltà riassume in parte il problema stesso: scegliere un terapeuta dovrebbe infatti indurla alla ricerca, alla scelta e infine ad un nuovo incontro, in questo caso con un professionista A ben pensarci è una bella dose di novità e imprevedibilità!

La scelta di un terapeuta potrebbe così essere evitata, permettendole di ripetere, sempre e ancora, sentieri conosciuti e ormai abitudinari. Se da una parte la rassicurano, è verosimile che, al tempo stesso le impediscano di alimentare quel pò di coraggio necessario ad incontrare gli altri con il loro bagaglio di novità, imprevedibilità e rischio, spingendola nuovamente nel problema.

Ritengo che difficilmente troverà la pillola del coraggio presso un professionista psicologo o psicoterapeuta, certamente troverà la disponibilità a riflettere sugli ostacoli psicologici ed emotivi che si frappongono tra lei e la ricerca di incontri, amicizie, esperienze e di un amore, insieme al tentativo di risolverli e superarli.

La saluto cordialmente

 

 

Buonasera,

dovresti vivere la cosa in maniera più rilassata, sei giovane e sicuramente troverai il modo di interagire con una ragazza; si tratta di interrompere il meccanismo tra "voglia di conoscere-ansia di conoscere-paura di conoscere-freno alla conoscenza"

probabilmente parlarne con uno specialista e valutare insieme un percorso terapeutico potrebbe esserti d'aiuto in questa fase, trovare la giusta strada e il giusto modo per te di percorrerla.

Ti faccio i miei auguri

 

Dott.ssa Veronica Cascone

Dott.ssa Veronica Cascone

Bologna

La Dott.ssa Veronica Cascone offre supporto psicologico anche online