Come faccio a far spiegare che non sono un maschilista ?

Ionut marian

Molte volte mi capita di essere etichettato come maschilista, cosa che mi fa sentire a disagio dato che non mi reputo tale. Io ho una forte credenza che tutti abbiamo il diritto di esprimerci e di essere. Ma allo stesso tempo che non tutti soprattutto nel caso uomo e donna non abbiamo gli stessi doveri. Mi spiego io come uomo credo e voglio essere la figura nella mia famiglia quella che si assume il dovere di essere forte , proteggere chi amo , rispondere alle difficoltà. Al momento sto intraprendendo una strada imprenditoriale appunto perché penso che anche questo sia compito mio per garantire un futuro roseo alla mia famiglia e se c’è da rischiare io devo rischiare. Ovviamente rimanendo un uomo fedele e amorevole con la sua famiglia . Mentre della donna penso che sia il pilastro fondamentale che tiene in equilibrio il tutto ovvero se io rischio lei mi incoraggia a lottare e mi da la sicurezza che copre in parte le mie mancanze, sono convinto che la donna deve essere tutelata a crescere i figli almeno fino a 7 anni e non lasciarli in mano allo stato che lavano il loro cervello e lo manipolano e modellano a loro piacimento creando una mandria di piccoli schiavi . In somma io penso che l’uomo ha il compito di proteggere e la donna di far sviluppare e preservare. Faccio un altro esempio userò una situazione estrema che purtroppo sono le uniche rendono l’idea e fanno aprire la mente. << ci troviamo in casa in montagna isolata dove è anche difficile arrivare, una famiglia è in vacanza e all’improvviso accade un disastro naturale, tutti i tipi di comunicazioni non funzionano, le provviste finiscono, chi ha il compito di proteggere e assicurare la sopravvivenza della famiglia? Chi deve trovare cibo magari anche cacciando animali. La mia risposta è ovviamente l’uomo perché la donna deve prendersi cura dei bambini. Ma al giorno d’oggi dato ciò che sento e da come le donne pensano di poter essere allo stesso livello del uomo se non superiore io mi immagino questa scena dove in questa situazione l’uomo di casa dice ( no siamo uguali quindi io ho tutto il diritto di stare qui al sicuro in casa mentre tu vai fuori a cercare cibo ) . Sento tutti i giorni cose che mi confermano che la figura maschile sta pian piano sparendo, senza coraggio e lamentosi. Una generazione di uomini che in tempi duri non saranno mai in grado di essere all'altezza. In tutto questo voglio riassumere che l’uomo è la donna sono due figure distinte con gli stessi diritti ma ruoli diversi che uniti possono creare imperi. Ho 23 anni e voglio passare un messaggio ma ho bisogno di imparar come comunicare

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buongiorno,

in che momento della sua vita avviene questa sua riflessione sul maschile? 

Da dove nasce il suo senso di chi o cosa sia un uomo? 

Le sue paure da dove nascono? Perché proprio ora e alle sua giovane età? Dove risiede la minaccia che accende la necessità di dimostrare di potercela fare? 

Il suo senso del maschile è così minacciato da dover sentire la necessità di ribadire la sua posizione? 

E il suo senso del femminile? Da dove arriva questa visione polarizzata del maschile e del femminile?

Sarebbe interessante per la sua crescita personale esplorare questi aspetti.

Cordialmente,

dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Torino

La Dott.ssa Alessia Serio offre supporto psicologico anche online