Essere costretti a lasciare andare qualcuno a cui siamo molto legati

Sharon

Salve, sono una ragazza di 27 anni. Scrivo perché sento il bisogno di condividere con qualcuno il mio problema,ed essendo un sito adatto per questo genere di cose ho scelto di pubblicare e magari ricevere qualche buon consiglio che può aiutarmi. Da 9 anni convivo con un ragazzo, è stata una convivenza iniziata male perché non avevamo ancora una posizione economica buona che ci permettesse di creare una convivenza serena ma il contrario, è iniziata male perché io vivevo con mia madre,separata da mio padre e non andavamo molto d'accordo.... fu allora che andai a convivere perché a casa c'era un ambiente pessimo con mia madre e lei mi diceva spesso che dovevo andarmene, oltre tutto aveva già un compagno e io mi sentivo decisamente in più in quella casa. Mia madre è sempre stata una persona che ha solo pensato a sé stessa e ai suoi comodi-bisogni, io evidentemente ero di intralcio per la sua vita da sposina con il nuovo compagno. Comunque andai a convivere con il mio compagno e iniziarano i problemi... crisi economiche e litigi , in questi 9 anni abbiamo cambiato 8 case, e siamo stati sereni poco e niente,la tranquillità è stata molto altalenante e ad oggi ancora sono nella stessa situazione. Ci sono stati diversi litigi con il mio compagno perché io oltre ad andare a convivere mi sono dovuta anche trasferire nella sua città, dato che ovviamente lui aveva il lavoro sicuro mentre io lavoravo saltuariamente e quindi non avevo una stabilità economica. Alla fine io ho capito che mi manca la mia città anche se posso raggiungerla ogni giorno e di fatto la raggiungo perché ci lavoro, però vorrei anche viverci perché purtroppo è l'unico posto dove io mi senta a casa. Lui non è d'accordo a trasferisi perché questa distanza ovvero 40 km porterebbe ulteriore stress e crisi economica, Sta di fatto che io mi sento chiusa in un labirinto dove non c'è via di uscita, dove mi giro giro mi brucio, non riesco a fare chiarezza su cosa devo fare perché penso che anche io ho il diritto di stare bene e poter avere quella quotidianità che mi manca, senza dover avere ogni volta il peso della città lontana e vivere in un posto in cui non mi sono mai ambientata . Ultimamente litighiamo perché da 9 anni ad oggi non è cambiato nulla, siamo sempre con gli stessi problemi e non si va avanti..... sembra un incubo. Io non so più cosa fare . Tante volte ho pensato di mettere fine a questa relazione non perché non lo ami ma perché vedo che questa relazione non ha futuro, non cresce.... è come una pianta in un vaso stretto, non può mai evolversi e crescere. Sono molto triste e le lacrime avvolgono il mio viso mentre scrivo queste parole , ho resistito tanto sperando di poter costruire qualcosa insieme e sperando sempre che le cose potessero cambiare ma invece è sempre rimasto tutto fermo . 2 anni fa stavamo acquistando casa ed è sfumata per motivi burocratici dopo che a fatica l'avevamo pitturata tutta e acquistato i mobili.. doveva essere un nuovo inizio, finalmente casa nostra nella mia città, aveva deciso di trasferirsi e viaggiare perché aveva acquistato casa e quindi questo lo motivava a fare questi sacrifici.... perché a quanto pare io non sono una motivazione per farli dato che economicamente non conviene perché dovrebbe affittare casa + viaggiare per il lavoro ,ma in questo momento è la stessa identica cosa che faccio io ma per molto meno soldi rispetto al suo lavoro. Comunque ho perso le speranze..... vedo solo che la nostra relazione piano piano si è appassita proprio come un fiore lasciato a morire. Abbiamo obbiettivi diversi...lo vedo,anche quando avevamo acquistato casa e doveva trasferirsi nella mia città io avevo mille ansie perché sapevo che poi ci sarebbero stati problemi economici e sapevo anche che da una parte avrebbe viaggiato per il lavoro e le condizioni sarebbero state stressanti per lui e non ostante io stavo acquistando casa con lui nella mia città e quindi avevo raggiunto il mio sogno continuavo a sentirmi male per lui,continuavo a pensare mille cose e a sentirmi in colpa perché a causa mia avrebbe preso una scelta che magari non avrebbe voluto prendere, Mi sentivo cretina perché non capivo cosa stesse succedendo dentro di me e non lo capisco tuttora, Ma se non è felice lui di prendere una scelta io mi sento molto triste perché capisco che quella scelta la sta prendendo per causa mia e io non lo sopporto. Questi episodi che hanno avuto un impatto negativo sui miei pensieri e sentimenti mi fanno capire che devo proseguire da sola anche se mi fa molto male perché tengo tanto a lui ma vedo che non andiamo avanti e che le cose vanno sempre peggio. Ho pensato più volte di restare insieme ma ognuno nella sua città concentrandosi sui propri obbiettivi e poi nel tempo si vedrá..temporeggiare è una falsa illusione che le cose possano migliorare ma continuo a sperarci e ad aggrapparmi a questo perché spero che accada. I miei genitori sono separati e non sono molto presenti nella mia vita, non saprei dove andare....dai nonni potrei andare ma ovviamente dovrei adattarmi alle abitudini altrui e quindi non posso avere una sistemazione ma essere un ospite ,questo impedirebbe di avere la mia indipendenza e capire come gestire la mia relazione a distanza .. di poterla vedere sotto un'altra ottica e quindi stando ognuno a casa nostra e vedendosi quando lo si vuole dando tempo e spazio alle proprie abitudini e capire come si sta a non essere più insieme nella stessa casa ma comunque ad essere liberi dentro casa propria, anche perché io non mi sento molto a mio agio a stare in casa da altre persone e tendo ad isolarmi perché certe volte non mi va di parlare con nessuno ma prendermi cura solo di me e della casa... dei miei animaletti e rilassarmi in questo modo. Spero di ricevere qualche consiglio o commenti di esperienze simili , in questo momento è come se il mondo mi stesse crollando sopra.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Sharon,

Grazie per aver condiviso una parte così intima e delicata della sua vita. Le sue parole trasmettono un dolore profondo ma anche una grande lucidità, poiché ha descritto con estrema chiarezza un lungo percorso fatto di resistenza, tentativi e sogni coltivati anche in condizioni difficili. Come ha scritto, la sensazione di essere “chiusa in un labirinto” è più che comprensibile perché sta portando avanti una relazione, da molti anni, che ha richiesto importanti sacrifici emotivi, economici e personali, da parte sua, e che oggi sembra averla lasciata svuotata, senza punti di riferimento.

Ciò che più mi colpisce è quanto lei si sia sempre messa in discussione, cercando soluzioni, adattamenti, anche quando forse avrebbe avuto bisogno di proteggere un po’ di più il suo spazio interiore. A volte, amare significa anche mettersi in ascolto di sé stessi e mettere dei limiti,  poiché il fatto di resistere non sempre coincide con quello di riuscire a costruire.

In questo momento, non posso dirle quale sia la scelta più giusta, lei merita senz'altro di sentirsi “a casa” (dentro e fuori di lei stessa), all'interno di una quotidianità in cui non ha la sensazione di essere fuori posto, di percepirsi invisibile o in colpa. Inoltre, ha tutto il diritto di desiderare indipendenza, serenità e uno spazio proprio, dove non è sempre costretta a lottare per adattarsi. Forse, in questo periodo di grande confusione, un supporto psicologico individuale potrebbe aiutarla a fare chiarezza, per accompagnarla nel dare voce ai suoi bisogni profondi, e aiutarla a riconoscere cosa sta cercando davvero, al di là della paura e del dolore.

Se sente che potrebbe esserle utile, resto volentieri a disposizione qui, al modulo di contatto.

Un caro saluto,
Dott.ssa Alessandra Toni

Dott.ssa Alessandra Anna Maria Toni

Dott.ssa Alessandra Anna Maria Toni

Milano

La Dott.ssa Alessandra Anna Maria Toni offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Cara ragazza di 27 anni, dalle tue parole è chiaro che dentro di te sai già cosa fare per poter stare bene. Solo che hai molta paura di farlo, per una serie di conseguenze. A volte ci sono rapporti che non riescono a crescere e ad evolversi, succede. Spesso questo accade perché il lavoro di "recupero" viene fatto solo da una persona mentre l'altra sta s guardare. Io credo che tu abbia già capito cosa fare. Forse la paura di rimanere sola è molto più forte della paura di continuare un rapporto oramai logorato e consumato per vari motivi. L'amore che vogliamo tutti coltivare per noi stessi, ci aiuterebbe in questo, poiché è impensabile e logorante vivere una vita sempre sospesa e dipendente da altre persone e non da noi stessi. Forse ti sarebbe di aiuto ricostruire la tua autostima per poter affrontare questa scelta in modo più sereno.

In bocca al lupo 

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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Buongiorno Sharon,
la tua storia racconta una situazione complessa e molto dolorosa, fatta di compromessi e desideri che sembrano sempre più distanti. È normale sentirsi confusi e sopraffatti quando si affrontano scelte importanti come quelle legate alla convivenza, al luogo dove vivere e alla propria realizzazione personale. Spesso, quando una relazione attraversa un momento di stallo così lungo, è necessario fare un passo indietro per ritrovare sé stessi e capire cosa sia davvero importante, senza sentirsi in colpa per le proprie esigenze.

Ti suggerisco un esercizio concreto: prova a dedicare qualche giorno a scrivere ogni sera, in modo libero, i tuoi pensieri e le emozioni legate alla relazione e alla tua vita personale. Cerca di annotare cosa ti fa stare bene e cosa ti crea disagio, senza giudicarti. Questo ti aiuterà a prendere maggiore consapevolezza e a mettere ordine nei tuoi sentimenti.

Successivamente, potresti valutare di confrontarti con un professionista per lavorare insieme su questi punti, per esempio con un percorso di consulenza psicologica che ti supporti nel trovare una soluzione che ti permetta di vivere in modo più sereno e autentico la tua vita e la tua relazione, qualunque sia la scelta che farai.

Resto a disposizione per un eventuale approfondimento con un colloquio online, qualora tu lo ritenga opportuno.

Dott. Giovanni Noè - psicologo
Riceve a Corigliano-Rossano (CS) e anche online

Dott. Giovanni Noè

Dott. Giovanni Noè

Cosenza

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