Liti tra fratelli

Valentina

Buonasera, sono la seconda di 4 figli. Ho una sorella maggiore e 2 fratelli minori. Inizio dicendo che mia sorella maggiore in pubertà ha avuto un grave male che per un anno ha sconvolto la famiglia. Io mi sono sempre sentita messa da parte e la pecora nera perchè sono la seconda di quattro figli, non sono la preferita ( e ne sono consapevole) non sono la primogenita, non sono il figlio maschio tanto voluto come da tradizione patriarcale e non sono il piccolino di casa. Ora, la mia famiglia ha un’azienda dove io e i miei fratelli siamo occupati, il problema nasce quando i miei genitori vanno in pensione e la gestione dell’azienda viene lasciata a noi eredi…mio fratello (il maggiore dei 2 maschi) e mia sorella (la primogenita) litigano come Galli in un pollaio, così mio fratello si apre una nuova attività complementare a quella dell’azienda di famiglia continuando a lavorarci comunque. Da qui sono insorte invidie, gelosie e insoddisfazioni da parte degli altri 2 miei fratelli (la primogenita e l’ultimo nato) principalmente per questioni economiche e di posizioni di comando e gestione dell’azienda. Il mio problema è che le due fazioni (primogenita e piccolino da una parte e figlio prescelto dai genitori dall’altra) fanno capolino a me che non so come gestire la situazione, vorrei sapere come faccio a creare una mediazione o un punto di incontro tra tutti..praticamente sono in mezzo ai fuochi. A breve abbiamo fissato un nuovo confronto tra noi e non so come posso essere un buon mediatore tra le parti..come faccio? O meglio posso fare qualcosa?

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve Valentina, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. E' già molto importante quello che sta facendo e le richiederà sicuramente un importante dispendio di energia; ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online