Non riesco a trovarmi delle persone nuove con cui condividere tutto

antonio

Salve a tutti,mi chiamo Antonio ,ho 24 anni e vi scrivo per avere un parere o consiglio su come affrontare questo mio problema .io da piccolo fino ad arrivare all 'eta di 18 anni circa,sono stato timido e avevo addirittura paura di esprimere le mie opinioni emozioni in qualsiasi contesto extra familiare. Alle scuole medie avevo solo rapporti con 3 4 compagni ,mentre con gli altri non avevo un buon rapporto, anzi mi prendevano in giro e non li sopportavo.sicuramente era per il mio atteggiamento chiuso e timido che facevo trasparire. Alle scuole superiori invece sono capitato in una classe di 25 persone dove eravamo 5 maschi e 20 femmine. Io ero arrabbiato di tutto ciò e quei 4 maschi c'erano sempre momenti che mi prendevano in giro in modo esagerato ,ed io non riuscivo a difendermi e subivo il tutto. Io con questi ragazzi avevo solo un rapporto scolastico e mai al di fuori di quest'ultimo, xche non mi andava e non mi ci trovavo. Dopo la maturità mi sono iscritto all università a milano e la mia vita ,da un punto di vista soggettivo,è migliorata: ho acquistato piu fiducia in me stesso,ero felice di essere in questo nuovo contesto ,ho conosciuto nuove persone ed ero felice, sono riuscito pure ad abitare in una casa con altri ragazzi,ho fatto le mie prime uscite notturne al sabato sera ecc. Ciò che ho notato in me stesso era quello che riuscivo ad avere piu fiducia in me xché sapevo che in questa nuova citta nessuno mi conosceva e quindi non avevo la paura che ci potesse essere qualcuno che sapeva tutto il mio passato brutto che ho vissuto dal punto di vista sociale e relazionale,facendomi bloccare e chiudermi in me stesso . Dopo 2 anni di università a milano ho fatto altri 2 anni a Catania,dove ho raggiunto la laurea da 1 anno e mezzo. Adesso sono ritornato al mio paese. Dopo tutta questa breve autobiografia,voglio venire al dunque . Io essendo tornato nel contesto sociale dove ho vissuto fino a 18 anni,non ho amici ,ma solo conoscenti che ci salutiamo solo e basta. Il mio problema e che voglio trovarmi delle persone nuove con cui condividere tutto,ma non so xche ,non ci riesco. Tipo io ho notato che da solo ad introdurmi in luoghi e conoscere nuova gente (tipo in palestra ), non riesco,tranne se ce un qualcuno che mi presenti nuovi individui. Pero ho paura che queste persone mi facciamo domande tipo: esci il sabato sera?,sei fidanzato ?,ma puo essere che non ti ho mai visto qui in paese ?. Io ho paura di questi quesiti che mi possono domandare xche gia so Che devo rispondere che non ho nessuno con chi uscire(esco solo con mia sorella o i miei fratelli),che non sono stato fidanzato ecc. Io pero ho una gran voglia di riuscire ad essere come tutti gli altri ,pero non so come fare:( .la mia difficoltà è quello di riuscire ad non avere tutti questi complessi mentali ed avere dei metodi su come fare conoscenze senza avere timore,xche dopo che riesco ad inserirmi in una discussione non ho piu paura e timore. Spero di essere stato chiaro su quale sia il mio problema . Grazie

6 risposte degli esperti per questa domanda

Caro Antonio,

la tua timidezza che a te pare un limite e un problema in realtà rivela la profondità dei tuoi sentimenti. Temo però che l'ambiente nel quale sei tornato non sia il più adatto a permetterti di manifestare la tua ricchezza interiore e ti consiglierei di scegliere un ritorno in continente o perlomeno in un città lontana dal luogo in cui sei cresciuto.

E' pur vero che ormai sei più maturo e che un incontro magari al femminile ti potrebbe aprire molto verso l'esterno, per cui come vedi hai due possibilità, aspettare che piano piano le cose cambino oppure agire. Scegli con oculatezza.

Se hai bisogno di un supporto online sarei felice di aiutarti, scrivimi ancora.

salve antonio,

sono il dott emanuel scifo e sono uno psicologo.

visto che la vicenda che racconti si basa su un vissuto di molti anni credo sia giusto approfondire tutti gli aspetti che hai accennato nella tua richiesta.

io in questi casi, anche solo per capire più chiaramente il tutto e quindi poterti dire cosa sarebbe meglio fare, do la possibilità di un primo incontro gratuito di un'ora circa presso il mio studio di siracusa.

vedila come una chiacchierata senza troppo impegno con chi può darti cmq qualche dritta. qualora pensi ti possa tornare utile resto a disposizione per fissare un appuntamento

buona giornata

Gentilissimo Antonio,

da ciò che racconta si percepisce l'ansia con cui lei vive ogni contatto sociale, soprattutto nei luoghi familiari dove teme che quello che definisce "il suo passato" possa influire negativamente sull'idea che  gli altri possono farsi su di lei. Lei è giovane,  ed ancora molto legato al giudizio degli altri, provi ad essere semplicemente se stesso senza pensare di dover per forza rispondere a tutte le eventuali domande che gli altri potrebbero farle. Vede, con il tempo si comprende sempre di più che non si può piacere a tutti, lei è riuscito a terminare gli studi adattandosi in un ambiente nuovo e facendo  amicizie in un contesto che avvertiva come meno "giudicante";le suggerisco di provare a fare altrettanto cercando di accettarsi e piacersi lei per primo così com'è. Portebbe esserle utile in tal senso fare dei colloqui con uno psicoterapeuta per rafforzare la sua autostima.

Cordiali saluti

Caro Antonio,

per affrontare un problema è bene, come primo passo, sapere qual è il problema. Leggendo ciò che lei scrive, la mia attenzione è stata attirata da questa frase: "Io pero ho una gran voglia di riuscire ad essere come tutti gli altri ,pero non so come fare". Il punto non è come fare ad essere come gli altri, ma come essere sé stessi. Per "essere sé stessi" è necessario conoscersi, comprendersi. Mi pare che lei si identifichi al suo "brutto passato" e che non riesca a vedere tutti gli aspetti positivi, che pure le sono stati visibili quando è andato a studiare lontano da casa e che sono risorse utili che lei possiede. Le suggerisco di intraprendere un lavoro psicologico con uno specialista che la aiuti a conoscersi, a "mettere insieme" i tanti Antonio che lei descrive (Antonio fino a 18 anni, Antonio a Milano, Antonio a Catania, Antonio al paese, Antonio in famiglia e Antonio fuori dalla famiglia e via dicendo). Conoscere qualcosa di nuovo fa sempre paura, certo, anche e soprattutto quando si tratta di sé stessi. Uno psicologo può accompagnarla in tutta sicurrezza in questo viaggio alla scoperta di sé.

Cordiali saluti,

buona sera 

sono la dott.ssa filomen lopez psicologa, non so se lavori , ho continui nello studio queste sono aree, dove puoi fare amicizia, chiedendoo appunti, oppure chiedendo ad un collega informazioni su una cosa da li poi viene da se, oggi non è cosi difficile fare amicizie da facebook a twitter, ma credo che la cosa più importante sia affrontare le prorpie paure, ha chiunque è capitato che vivendo in un paese aci si conosce tutti quindi le domande siano sempre le stesse , ti sei laureato, sei fidanzato, trova delle risposte strategiche che ti permettono di tagliare il discorso, oppure fregatene, lo so forse non è professionale il consiglio, cerca di vivere al meglio la tua età, spostati in altri luoghi cerca di capire che cosa può sboccare questi condizionamenti, trova un tuo modo di fare amicizie, lo so può fare paura ma fai un passo alla volta, da qualche parte dei iniziare , per vivere al meglio la tua vità. 

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

La Dott.ssa Filomena Lopez offre supporto psicologico anche online

Carissimo Simone, le tue parole dicono tantissimo a chi, come me, lavora da anni con ragazzi e ragazze come te. Temo di doverti segnalare che il tenerti tutto questo dentro rischia, nel tempo, se già in parte non sia accaduto, di logorare il sano rapporto di fiducia che deve esserci tra te e il mondo esterno. La timidezza irrigidisce il nostro modo di agire e di proprorci al mondo esterno e, spesso, porta allo svilupparsi di pensieri reattivi e disturbanti. Mi sento di "spingerti" a rivolgerti ad uno specialista, uno psicologo, (puoi trovarlo anche presso la asl territoriale oltre che privatamente), che possa aiutarti a lavorare sulla timidezza e sul disagio emotivo che sembra esssersi consolidato nel tempo. Ricorda, andare da uno psicologo non significa essere "matti" ma, comprendere di trovarsi in un momento in cui si necessita di una guida sicura per compiere scelte più consapevoli ed efficaci per la propria vita. E' necessario che tu diriga verso il meglio il tuo progetto di vita senza che il disagio emotivo complichi troppo il tuo modo di porti in relazione con il mondo, rendendo tutto troppo difficile. Complimenti per come hai descritto la tua situazione. Ti lancio una spinta verso la fiducia in te stesso ed una dolce slancio verso gli altri, a volte un poco beffardi, ma non così diversi da te, non così più forti, non così più validi di te ....