Non ho mai avuto una ragazza

Alessandro

Salve, sono un ragazzo di 22 anni e non ho mai avuto una ragazza. O meglio, di donne ne ho conosciute tante, ho avuto molti rapporti occasionali giusto di una notte o massimo due. Quello che non ho mai avuto e una relazione intima. In realtà ne ho avuto anche occasione varie volte, ma mi sono sempre allontanato presto dalle ragazze che frequentavo quando mi accorgevo che queste fossero attratte da me oltre l’aspetto sessuale. Capisco che questo può sembrare il classico schema del ragazzo che ha “paura di impegnarsi”, ma se da una parte credo che inconsciamente è molto probabile che mi si innesca un meccanismo del genere, d’altra parte io spesso mi sono innamorato e in questi casi, ovviamente, mi sarei impegnato volentieri. Unico neo di queste situazioni, queste ragazze mi hanno sempre rifiutato, tutte. Chi per una ragione, chi per un’ altra. E capisco che questo possa anche non essere un caso, che ricalchi lo schema di chi ha “paura di impegnarsi”, ma il dato resta che ogni qual volta (sempre) io abbia provato qualcosa per qualcuna non c’era corrispondenza. Niente di niente. E questo, dopo tante esperienze, fa molto male. Mi rendo conto che mi influenza negativamente rispetto all’idea di poter essere amato da qualcuna. A dire il vero, dopo troppi rifiuti, non ho così tanta fiducia rispetto al fatto che anche io possa avere una relazione intima con una donna, possibilmente con un sentimento corrisposto. E non lo dico così tanto per dire, è che la mia esperienza fino ad oggi mi ha portato a non avere percezione di cosa possa essere l’amore. Nel senso, io non ho esperienza di cosa possa voler dire che una ragazza mi cerchi, abbia voglia di passare del tempo con me, abbia voglia di sentirmi, ecc... . Io, “praticamente”, non so cosa sia l’amore, non so cosa sia una relazione intima. E a 22 anni di età, ripeto, dopo molti rifiuti, nonostante io non sia un brutto ragazzo e nonostante il fatto che apparentemente non avrei problemi ad avere una relazione, questo mi abbassa fortemente l’autostima (tanto). Mi fa credere che io mai potrò avere una relazione e che resterò sempre solo (condizione, questa, che a livello percettivo vivo da molto). Mi fa credere che sí, posso attirare una ragazza grazie al mio aspetto, ma che tanto lei, se mi conoscesse meglio, non starebbe con me. Perché non piaccio. So bene che quello che mi accade con le donne non è sfortuna (visto che capita con tutte quelle di cui mi innamoro), ma che dipende probabilmente dal mio modo di cercare l’amore (se l’amore deve essere cercato). E appunto per ciò, vorrei capire in cosa io sbagli, quale atteggiamento dovrei avere difronte a tutto ciò. Ho pensato che forse, anziché innamorami così in fretta di una persona che non conosco e, quindi, idealizzarla per poi soffrire, farei meglio ad essere più cauto e valutare meglio di chi ho davanti. Capite però che non è così facile gestire questo tipo di emozioni. È mai possibile che non posso innamorarmi di una ragazza che questa mi rifiuta?

3 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera Alessandro, purtroppo in amore è molto difficile capire il motivo per cui le persone ci rifiutano, però spesso ci riusciamo analizzando il nostro comportamento...io ti consiglio di lavorare con un professionista analizzando la tua storia sentimentale per cercare di comprendere quali comportamenti eventualmente metti in atto per fare in modo da non riuscire ad avere una relazione stabile...probabilmente se analizzi le tue storie vedrai che c’è un comportamento comune...hai detto troppo poco di te e dei tuoi comportamenti per poter capire le motivazioni della tua mancanza di vita di coppia...ti consiglio comunque un percorso terapeutico anche breve che ti possa far comprendere meglio i tuoi comportamenti così da essere pronto non appena incontrerai la tua anima gemella...in bocca al lupo!

"ma che dipende probabilmente dal mio modo di cercare l’amore" è in questa frase che hai scritto la chiave di tutto e la risposta che tu stesso ti sei dato.

Per fortuna che ti accade questo perchè c'è bisogno proprio di rettificare la modalità che usi nell'approccio relazionale. Cioè usi una modalità che è "di moda" fra i giovani ma che invece

da un punto di vista emotivo e psicologico fa solo disastri. A 22 anni non puoi farti abbassare l'autostima da questo: uno perchè sei veramente tanto giovane e ti affacci ora alla vita e in più

va bene che tu abbia avuto queste frustrazioni proprio perchè ti consentono di rettificarti.

L'amore non si cerca ma si "incontra". Non cercare ma lascia che venga a te. Non è semplice fare questo perchè si tratta di imparare a rettificarti da un punto di vista psicologico, ossia

è una posizione mentale diversa da quella che hai avuto finora.

Inoltre, altra cosa fondamentale, impara a non darti fisicamente, subito, perchè ti svendi. Non mettere il sesso prima, ma la sessualità viene dopo, molto dopo. La sessualità fa parte delle cose sacre.

Non pensare che sia bigotta, ma la religione è più saggia di tutte e sa bene come è fatto l'essere umano e quindi certe tradizioni culturali che ora sono considerate fuori moda, antiche in realtà erano proprio in linea con la psiche dell'uomo. Impara ad accettare questa percezione di solitudine, perchè è salutare, ma contemporaneamente apriti alla vita, in modo sano, non cercando e rispettandoti e non sporcando il tuo bellissimo corpo, ma arriva a concederlo solo dopo una esperienza di conoscenza reciproca che prima è fatta di dialogo, di intesa mentale, di altro e dopo diversi mesi, quando i tempi sono maturi per entrambi, dall'unione dei corpi. La ragazza giusta ti verrà incontro senza che la cerchi..

Gentile Alessandro,

tu stesso ti sei dato una spiegazione plausibile  di ciò che ti sta accadendo: è probabile che, alla base delle tue difficoltà, ci siano delle modalità di approccio alle relazioni che non portano ai risultati che desideri e che finiscono con il confermare l'idea negativa che hai di te.

In tutti i nostri comportamenti seguiamo schemi che abbiamo appreso nel corso della nostra esistenza ma, quando questi schemi diventano troppo rigidi, non ci permettono di crescere, di apprendere dalle esperienze, creando disagio e sofferenza.

Credo che un percorso psicologico possa aiutarti ad individuare queste modalità ripetitive di relazione e a modificarle, sostituendole con altre più funzionali che ti consentano di fare esperienze diverse e più gratificanti con l'altro sesso.

Non vedere questo momento di solitudine come qualcosa di negativo ma approfittane per guardarti dentro, per conoscere meglio te stesso, i tuoi desideri, le tue aspettative; conoscere ed accettare se stessi con le proprie risorse e potenzialità e anche con i propri limiti, è una delle condizioni fondamentali per essere pronti all'incontro con l'altro, per amare ed essere amati.

In bocca al lupo! Un caro saluto

 

Dott.ssa Monia Biondi

Dott.ssa Monia Biondi

Ravenna

La Dott.ssa Monia Biondi offre supporto psicologico anche online