Amare può essere fonte di gioia, scoperta e crescita. Ma quando l’amore nasce e vive nell’ombra – come accade in molte relazioni clandestine – porta con sé un carico di dolore e di contraddizioni. In questi legami la passione convive con la paura, la vicinanza con la distanza, l’intimità con la mancanza di riconoscimento sociale.
Un amore segreto può sembrare, almeno all’inizio, qualcosa di emozionante. C’è il brivido del nascondersi, la sensazione di vivere una storia intensa, quasi “speciale” perché solo vostra. Ma con il tempo, ciò che nasce come passione rischia di trasformarsi in un peso emotivo difficile da sostenere.
Chi vive un legame nascosto impara presto a indossare una maschera. Da una parte ci sono i sentimenti veri, dall’altra la vita che si mostra agli altri. Questa divisione interiore crea ansia e tensione continua: ogni messaggio, ogni sguardo, ogni parola può sembrare rischiosa. È come vivere sempre in allerta, e questo logora mente e corpo.
Quando non si può essere sé stessi
In una relazione segreta manca uno degli ingredienti fondamentali di un amore sano: la possibilità di viverlo alla luce del sole. Non ci si può presentare come coppia, non si possono fare progetti condivisi apertamente, non si può raccontare a un amico le gioie e le difficoltà. Si rimane intrappolati in una sorta di invisibilità che, alla lunga, fa sentire svalutati e bloccati. Spesso si sviluppa una sorta di “sé parallelo”: una versione di sé che vive solo all’interno del legame. Questo può portare a:
• Scissione identitaria: si è una persona con il partner, e un’altra nel mondo esterno. Questa frammentazione può generare confusione, senso di alienazione e difficoltà nel riconoscersi.
• Autenticità compromessa: non poter essere sinceri con gli altri (e talvolta con sé stessi) mina la capacità di vivere relazioni autentiche e profonde.
Il muro della paura
Il segreto è spesso costruito su una base di paura: paura del giudizio, del rifiuto, della perdita. Ma questa paura può diventare una prigione emotiva:
• Ansia anticipatoria: il timore costante che il segreto venga scoperto può generare uno stato di allerta cronico.
• Evitamento relazionale: per proteggere il segreto, si evitano situazioni sociali, si limitano le connessioni, si rinuncia alla spontaneità.
Il fuoco dell’intensità
Paradossalmente, l’amore segreto può essere vissuto con un’intensità maggiore rispetto a relazioni “alla luce del sole”:
• Effetto proibito: ciò che è nascosto può sembrare più desiderabile, più eccitante. Ma questa intensità può essere fuorviante, confondendo passione con profondità.
• Dipendenza emotiva: il legame può diventare l’unico spazio dove ci si sente vivi, visti, desiderati. Questo può generare una forma di dipendenza affettiva.
Uno dei costi più alti di un amore segreto è l’isolamento. Quando si soffre, non potendo confidarsi con nessuno, il dolore diventa doppio. Non avere uno spazio sicuro in cui raccontarsi rende difficile elaborare ciò che si prova, e spesso ci si sente soli anche in mezzo agli altri. Amare nell’ombra non è un peccato da giudicare, ma una condizione da comprendere. Porta con sé un’intensità particolare, ma anche costi emotivi alti: ansia, senso di colpa, solitudine. A lungo andare, ciò che fa bene a metà non basta più.
Una storia (ispirata a casi clinici reali)
Laura, 36 anni, ha vissuto per quattro anni una relazione con un uomo sposato. Lui le ripeteva che era “la donna della sua vita”, ma non lasciava mai la moglie. Laura cominciò a sentirsi intrappolata: da un lato la passione, dall’altro il dolore di non essere mai riconosciuta. Il suo umore peggiorava, sviluppava insonnia e pensieri depressivi.
Decise di intraprendere un percorso psicologico. Attraverso il lavoro terapeutico, Laura comprese che la sua scelta di “vivere nell’ombra” era legata a schemi interiori di svalutazione appresi in famiglia, dove non si era mai sentita abbastanza vista. La terapia le permise di riconoscere i propri bisogni autentici, di elaborare la dipendenza affettiva e, infine, di chiudere quella relazione. Dopo un anno, Laura raccontava di aver ritrovato fiducia in sé e desiderio di una relazione paritaria, libera e alla luce del sole.
Dal punto di vista psicologico, essere la “seconda persona” in una relazione significa accettare un ruolo di invisibilità che può sembrare sopportabile per amore, ma che progressivamente erode autostima, senso di identità e benessere interiore.
I costi psicologici di una relazione segreta
-
Svalutazione di sé: accettare di non essere mai “la priorità” può interiorizzarsi come una conferma di non valere abbastanza.
-
Dipendenza affettiva: il bisogno di riconoscimento da parte dell’altro rischia di diventare una dipendenza che intrappola.
-
Senso di colpa e vergogna: vivere un amore nascosto genera spesso un conflitto interiore tra ciò che si desidera e ciò che si percepisce come “sbagliato”.
-
Ansia e paura della perdita: la costante incertezza (“mi lascerà? mi sceglierà mai?”) produce stati ansiosi e pensieri ossessivi.
-
Isolamento sociale: non poter condividere liberamente la relazione con amici e familiari può creare solitudine e disconnessione.
La psicologia ci insegna che la trasparenza e l’autenticità sono fondamentali per la salute emotiva. Un amore che può vivere alla luce del sole, con libertà e coerenza, permette non solo di stare meglio nella relazione, ma soprattutto di sentirsi bene con sé stessi.
Strategie per chi vive un amore nell’ombra
Se ti ritrovi in questa situazione, ecco alcuni spunti per non farti schiacciare dal peso emotivo:
-
Riconosci ciò che provi
Non minimizzare il disagio pensando che sia “il prezzo da pagare per amare”. Se provi ansia, colpa o frustrazione, sono segnali importanti da ascoltare. -
Chiediti cosa desideri davvero
Vuoi che questa relazione abbia un futuro alla luce del sole? Oppure ti accorgi che rimane in piedi solo perché è emozionante? Rispondere onestamente a queste domande ti aiuta a capire se investire o lasciare andare. -
Parlane con qualcuno di fidato
Anche se non puoi raccontare tutto, cerca almeno una persona neutrale con cui aprirti: un amico/a lontano dal contesto, o ancora meglio uno psicologo. Non restare sola/o con il peso. -
Metti dei limiti
Se il segreto ti consuma, valuta di stabilire confini chiari: quanto tempo dedicare a questa relazione, quali situazioni evitare, fino a dove sei disposto/a a spingerti. -
Valuta la possibilità di uscire dall’ombra
A volte la scelta più difficile è anche quella più liberatoria: decidere se portare la relazione alla luce, con tutte le conseguenze, oppure interromperla per proteggere la tua salute emotiva.
Conclusione
Amare nell’ombra non è un peccato da giudicare, ma una condizione da comprendere. Porta con sé un’intensità particolare, ma anche costi emotivi alti: ansia, senso di colpa, solitudine. La psicologia ci insegna che abbiamo bisogno di autenticità per stare bene: scegliere se e come dare luce a un amore diventa allora un passo fondamentale per proteggere il proprio benessere emotivo. Un amore che può vivere alla luce del sole, con libertà e coerenza, permette non solo di stare meglio nella relazione, ma soprattutto di sentirsi bene con sé stessi.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Bibliografia essenziale
-
Baumeister, R. F., & Leary, M. R. (1995). The need to belong: Desire for interpersonal attachments as a fundamental human motivation. Psychological Bulletin, 117(3), 497–529.
-
Glass, S. P., & Wright, T. L. (1992). Justifications for extramarital relationships: The association between attitudes, behaviors, and gender. Journal of Sex Research, 29(3), 361–387.
-
Hertlein, K. M., Wetchler, J. L., & Piercy, F. P. (2005). Infidelity: An overview. Journal of Couple & Relationship Therapy, 4(2-3), 5–16.
-
Tangney, J. P., & Dearing, R. L. (2002). Shame and Guilt. New York: Guilford Press.
-
Yalom, I. D. (2002). Amore e psicoterapia. Milano: Mondadori.
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento