Essere una donna altamente sensibile

Come riconoscere l'alta sensibilità (e smettere di sentirti sbagliata)

C'è sempre stato qualcosa di diverso in te.

Quando gli altri sembrano "scrollarsi di dosso" le cose, tu continui a pensarci. Quando per loro è solo "rumore di fondo", per te è faticoso. Quando ti dicono "non prenderla così", tu non riesci a prenderla diversamente.

Ti hanno detto che sei "troppo sensibile", "troppo emotiva", "troppo pensierosa". E forse hai iniziato a crederci, a pensare che ci fosse qualcosa da aggiustare in te.

Ma se ti dicessi che non sei sbagliata? Che il tuo modo di sentire il mondo ha un nome, una spiegazione, e che riguarda circa una persona su cinque?

Cosa significa essere altamente sensibili 

L'alta sensibilità non è una diagnosi, né un disturbo psicologico. È un tratto della personalità studiato per la prima volta dalla psicologa Elaine Aron negli anni '90, che identifica persone il cui sistema nervoso elabora le informazioni in modo più profondo e intenso.

In pratica, il tuo cervello processa più stimoli e più in profondità rispetto alla media. Non è che esageri o che "ti fai troppi problemi". È che letteralmente percepisci e analizzi più livelli di informazione contemporaneamente.

Questo significa che:

  • Percepisci più stimoli sensoriali: Un ambiente rumoroso non è solo fastidioso, ti prosciuga. Le luci forti ti disturbano. Gli odori forti ti colpiscono. Quello che per altri è uno sfondo, per te richiede energia per essere gestito.
  • Le emozioni ti attraversano con intensità: Non solo le tue. Senti anche quelle degli altri. Entri in una stanza e percepisci subito se c'è tensione, disagio, tristezza. Non te lo dicono, lo senti.
  • Elabori in profondità: Quando devi prendere una decisione, il tuo cervello analizza mille variabili. Non sei indecisa, stai semplicemente considerando più aspetti. Questo richiede tempo.
  • Ti sovraccarichi più facilmente: Troppi impegni, troppe persone, troppi stimoli contemporanei ti lasciano esausta. Hai bisogno di pause per "resettare".

Ti suona familiare? 

Forse sei una donna altamente sensibile se:

✓ Dopo una giornata sociale intensa (anche se piacevole) hai bisogno di stare da sola per ricaricarti. Non è che non ti siano piaciute le persone, è che hai bisogno di silenzio.

Assorbi le emozioni di chi ti sta intorno come una spugna. Se il tuo partner è nervoso, anche tu diventi tesa. Se un'amica è triste, la senti nel corpo.

✓ Ti sovraccarichi facilmente: una to-do list troppo piena, troppe decisioni da prendere, troppi rumori contemporanei ti mandano in tilt.

✓ Hai un mondo interiore ricchissimo: pensieri, riflessioni, connessioni che fai continuamente tra le cose. La tua mente non si ferma mai.

Ti emozioni per "piccole" cose: una scena di un film, una canzone, un tramonto, un gesto gentile. E sì, a volte ti vengono le lacrime.

✓ Ti dicono spesso che sei "troppo": troppo sensibile, troppo seria, troppo profonda, troppo preoccupata. E tu hai iniziato a crederci.

I pensieri continuano anche quando vorresti fermarli: rimugini, analizzi, ripensi a conversazioni, anticipa scenari. La tua mente non stacca.

✓ Fai fatica a dire no e a mettere confini. Ti prendi cura degli altri fino allo sfinimento, poi ti senti in colpa se pensi a te stessa.

✓ Le critiche ti feriscono profondamente, anche quando razionalmente sai che non dovrebbero. Una parola storta ti rimane addosso per giorni.

✓ Hai bisogno di autenticità nelle relazioni. Le chiacchiere superficiali ti svuotano. Preferisci pochi legami profondi a tanti contatti leggeri.

Se ti sei riconosciuta in molti di questi punti, è molto probabile che tu sia una persona altamente sensibile.

I falsi miti da sfatare (una volta per tutte)

"Essere sensibili significa essere deboli"
FALSO. La sensibilità non è debolezza, è una caratteristica del tuo sistema nervoso. Percepisci e senti di più. Questo richiede molta energia, ma non ti rende fragile. Anzi, gestire tutto quello che senti ogni giorno richiede una forza enorme.

"Devi imparare a essere meno sensibile"
FALSO. Non puoi "smettere" di essere sensibile, proprio come non puoi cambiare il colore dei tuoi occhi. È il modo in cui il tuo cervello funziona. Ma puoi imparare a gestire meglio la tua sensibilità.

"Ti fai troppi problemi per niente"
FALSO. Il tuo cervello elabora le informazioni in modo più profondo e complesso. Non stai esagerando, stai processando più livelli di un'esperienza. È come se avessi un'antenna più potente: capta più segnali, non segnali inventati.

"Se esci di più / ti butti di più, passerà"
FALSO. Forzarti continuamente oltre i tuoi limiti non ti rende "normale", ti esaurisce. Hai bisogno di tempi diversi. Rispettare i tuoi ritmi non significa evitare la vita, significa viverla in modo sostenibile per te.

"Sei solo introversa"
FALSO (o meglio, incompleto). L'introversione e l'alta sensibilità sono cose diverse. Esistono persone altamente sensibili estroverse. La differenza è che l'introversione riguarda dove prendi energia (da sola o con altri), l'alta sensibilità riguarda quanto profondamente elabori gli stimoli.

Non sei sola

Sai qual è la cosa più liberatoria del riconoscere la propria alta sensibilità?

Scoprire che non sei sbagliata.

Per anni hai pensato che ci fosse qualcosa che non andava in te. Che dovessi "indurire la pelle", "prendere le cose più alla leggera", "non essere così emotiva". Hai cercato di cambiarti, di adattarti, di essere come gli altri.

Ma il punto è che non sei rotta. Sei cablata diversamente.

E quando finalmente dai un nome a questa differenza, smetti di lottare contro te stessa e inizi a chiederti: "Ok, e ora che lo so, come posso vivere meglio con questa caratteristica?"

Se ti sei riconosciuta in questo articolo, il primo passo è fatto: hai un nome per quello che senti.

Riconoscere la tua alta sensibilità è liberatorio, ma solleva anche una domanda importante: e ora che lo so, cosa ci faccio? Come faccio a vivere la mia sensibilità senza esserne sopraffatta?

Nel prossimo articolo vedremo quando l'alta sensibilità può diventare un peso e cosa fare per trasformarla in una risorsa.

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