Dalla mancanza all'abbondanza

Dalla Mancanza all'Abbondanza

“Mentre con te mi rinnovo nell'unione
alla fine di ogni violazione
chiedo a te benedizione
per accogliere la mia realizzazione.
A te che mi stai sorridendo
benedizione sto chiedendo
mentre giro le spalle alla mancanza
e spalanco le braccia all'abbondanza.”
Albasali

Ogni mancanza ha a che fare con una separazione, con uno strappo, con una perdita.
La mancanza vissuta come ingiusta e insopportabile, ci proietta in un permanente vissuto di lutto: sentimenti di tristezza e di chiusura nei confronti della realtà e delle persone, mentre l'energia, l'attenzione e l'amore si dirige al mondo dei morti.
Questa attrazione unita ad un dovere di fedeltà, porta a ricercare inconsciamente situazioni di malattia, di limite e di morte, vissute direttamente, per interposta persona, o attraverso storie e rappresentazioni teatrali e cinematografiche.
La prima grande separazione coincide con il venire nel mondo, scelta che presuppone l'abbandono dell'unità, della perfetta armonia, della perfezione, per entrare nella dualità, facendo esperienza del limite, dell'imperfezione, della differenza e dell'alterità.
Il corpo fisico si sente piccolo, debole, solo, spaesato, incompleto, e inizia il suo percorso per ritrovare la sua sposa, la sua essenza, l'Anima.

Questo percorso, tutti i Miti ce lo raccontano, è disseminato di prove, di demoni, di spettri e vampiri che mettono alla prova il coraggio, la fede nel progetto, l'integrità del cuore, la forza e la verità dello scopo.
Lo scopo del viaggio del Principe è liberare la Principessa, unirsi a lei e regnare insieme.
Quale metafora è più semplice, più chiara, e meravigliosa di questa?
Le fiabe, i Miti, con il loro linguaggio ci comunicano antiche verità attraverso Archetipi che il nostro Inconscio conosce e comprende alla perfezione, perché fanno parte dell'Inconscio Collettivo a cui gli Inconsci individuali, come affluenti di un grande fiume, accedono e comunicano.
Solo se stiamo corrispondendo al nostro Progetto personale, radicati nel qui ed ora, continuando a dirigere lo sguardo all'Unità e rimanendo in sintonia con “l'Armonia delle Sfere” , possiamo realizzarci e accedere all'Abbondanza.

Il Mito do Orfeo, l'Eroe romantico per eccellenza, ci mostra il potere della musica e la forza dell'amore.
La sua determinazione e la forza del suo amore gli permette di riportare l'amata in vita, di farla risalire dal mondo degli inferi. Ma ad un passo dal traguardo un cedimento, un dubbio, il bisogno di verificare, lo separa definitivamente dall'amata, che ritorna nell'Ade, lasciandolo solo e disperato.
Il monito, più che mai attuale, che arriva è: “Abbiate fede e perseverate, solo una fede forte e perseverante ridona la vita, compie miracoli e realizza il progetto di felicità e abbondanza.

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