“VOGLIO CAMBIARE MA NON SO COME FARE!“

Molto spesso le persone si trovano a doversi confrontare con situazioni della vita per cui da un giorno all'altro devono decidere di cambiare le loro abitudini quotidiane. L'esempio più comune è quello del medico che indica al suo paziente di smettere di fumare, di iniziare una dieta specifica oppure ancora di iniziare a fare esercizio fisico.
I consigli del medico sono volti senza ombra di dubbio al raggiungimento di uno stato di salute migliore di quello in cui il paziente versa in quel momento.
Per molti tuttavia cambiare un comportamento può rappresentare un sacrificio enorme e soprattutto una difficoltà tale per cui iniziare con i buoni propositi spesso non basta e ci si trova dopo poco punto e a capo.
Ma come mai succede questo? Cosa accade nella nostra mente che ci fa ripetutamente fallire?
Le risposte sono riconducibili ad un meccanismo mentale molto comune, ma allo stesso tempo complesso, e, che ha impegnato negli anni migliaia di studiosi di tutto il mondo, i quali hanno cercato di spiegarne il funzionamento: la MOTIVAZIONE.
Questo termine si riferisce alla "forza"che muove qualsiasi essere vivente a compiere un'azione. Ma da dove viene questa forza? Cosa spinge ad esempio, un animale a migrare da un luogo all'altro? La risposta è banale ma non ovvia, un Bisogno. Questo può essere quello di mangiare, di bere, di riprodursi; e ciò che lo muove è l'istinto di sopravvivenza.
Per l'uomo il discorso è un po più complesso perché la sua evoluzione ha portato anche ad un cambiamento, così che molti dei bisogni secondari alla sopravvivenza, sono diventati bisogni primari. Quanti dei lettori in questo momento pensano di poter vivere senza il telefono cellulare? Ebbene al giorno d'oggi direi quasi nessuno. Questo è l'esempio di come un bisogno secondario (cioè non organico e non necessario alla sopravvivenza), il cellulare, sia diventato un bisogno primario, senza il quale la vita sarebbe difficile e quasi impossibile da condurre.
Ma torniamo a come possiamo motivare noi stessi a fare qualcosa per cui sostanzialmente non proviamo alcuna motivazione, ma che ragionevolmente sappiamo di dover fare.

Prepariamo il nostro "piano di cambiamento".
Un piano di cambiamento consiste nella definizione e nel chiarimento di obiettivi, nel costruire un piano, nel suscitare un impegno.

Prendi un Taccuino e inizia ad appuntare tutto.

Passo numero 1) DEFINISCI L'OBBIETTIVO. Se gli obbiettivi sono molteplici occorre ridefinirli e costruire una scala di priorità.
Passo numero 2) COSTRUISCI IL TUO PIANO S.M.A.R.T. ovvero un piano che sia Specifico, Misurabile, Accessibile, Realistico, Tempestivo.
Un Piano Specifico rispetto all'obbiettivo significa che il piano è finalizzato esattamente su ciò che desideri. Cosi che invece del vago progetto di perdere peso, ad esempio, scegli uno scopo più specifico come perdere in media 600gr alla settimana; oppure invece del generico obbiettivo di acquisire un comportamento più salutare, definisci di camminare 4km al giorno a passo sostenuto.

Misurabile significa che ci sono chiari modi per definire se l'obbiettivo specifico è stato conseguito. Ad esempio la bilancia aiuta a misurare se hai perso 600gr alla settimana pesandoti ad esempio il lunedì mattina ogni due settimane.

Accessibile si riferisce al fatto che l'obbiettivo dovrebbe essere qualcosa che puoi conseguire. Se l'obbiettivo è fuori dalla tua portata è probabile che non ti impegnerai abbastanza con continuità per vedere i progressi. Scegli obbiettivi stimolanti ma alla tua portata. Esempio: spezzetta gli obiettivi in passi più corti.

Realistico significa che gli obiettivi sono fattibili, tenuto conto delle condizioni in cui ti trovi al momento. Esempio: se fumi tre pacchetti al giorno di sigarette è impensabile che riuscirai a smettere del tutto dalla sera alla mattina. Occorrerà diminuirle poco alla volta dandoti un termine in cui ne arriverai a fumare 1 al giorno e poi nessuna.

Tempestivo significa che dovrai darti un lasso di tempo entro cui svolgere e conseguire il tuo cambiamento.

Organizzato il tuo piano domandati: "E' questo ciò che voglio fare?"
Se ti darai una risposta affermativa vuol dire che hai preso un impegno.
Cerca di non mentire a te stesso, sii leale e abbi fiducia nelle tue potenzialità.
Tenere a mente le buone motivazioni che ti spingono a cambiare un comportamento ti aiuterà a mantenere viva la motivazione quando le cose cominceranno a farsi toste!
Buona fortuna

 

 

 

 

commenta questa pubblicazione

Sii il primo a commentare questo articolo...

Clicca qui per inserire un commento