Mia figlia di 9 anni non vuole tornare a scuola

Raffaella

Mia figlia di 9 anni ha avuto una otite e per ovvi motivi è rimasta a casa per circa una settimana. Adesso si rifiuta di tornare a scuola, dice che non vuole più studiare, da la colpa alla maestra dicendo che la sgrida sempre, poi agli amici dicendo che non le piacciono. La sera promette che ci andrà e poi la mattina inizia a piangere disperatamente per non andarci. Quando ci sono io riesco ad accompagnarla, ma quando sono a lavoro i miei genitori non riescono a convincerla e resta con loro. Ho un’altra bambina di 8 anni che va nella stessa scuola senza problemi. Non so più cosa fare, ho provato con promesse, premi ecc poi con punizioni e ramanzine ma niente. Ho pensato a qualche problema in classe ma quando riesco a farla andare poi all’uscita è tutta contenta. Ormai la cosa dura da quasi 15 giorni. Grazie

2 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Raffaella, 

ha già chiesto un colloquio con le maestre?

Quando descrive questi comportamenti cosa racconta in aggiunta? Cosa intede e perchè o come la sgrida?

Lei osserva delle amicizie?

Capisco il periodo storico ma fuori da scuola prima o magari anche ora vi vedete con qualche compagno?

Cerchi di parlare tanto con lei di spiegarle le emozioni che riporta, di capire come fare insieme a trovare una strategia e una soluzione.

Se il problema persiste le consiglio di valutare un supporto psicologico per essere aiutati a 360° non solo lei come bimba ma anche voi genitori per capire cosa si sta nascondendo dietro questa paura e manifestazione di difficoltà emotiva. 

Resto a disposizione se volesse rispondere alle domande poste in privato per dare maggiori dettagli, per informazioni, richieste aggiuntive o eventuale percorso di consulenza.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Buongiorno signora,

se capisco correttamente: sua figlia, dopo essere stata a casa una settimana con l'otite, accetta di andare a scuola solo se è lei ad accompagnarla. Quando lei non c'è, perchè è al lavoro, rimane a casa con i nonni.

Non sappiamo se c'è un problema a scuola (con la maestra o con i compagni) ma vediamo che quando è lei ad accompagnarla la bambina ci va e torna pure a casa contenta.

Quindi il problema non è che si rifiuta di andare a scuola, ma che si rifiuta di farsi accompagnare dai nonni.

Vista così, la soluzione sembra "semplice" (per modo di dire!), ovvero: è sufficiente che sia lei ad accompagnarla tutte le mattine.

Capisco, da quello che scrive, che nel quotidiano questo non è fattibile: lei a volte lavora di mattina e non ha la possibilità di accompagnarla personalmente.

Inoltre nel suo messaggio non menziona il padre e, quando parla dei nonni, dice che "non riescono a convincerla", il che dà l'impressione che non abbiano molta autorità su di lei.

La sensazione è che l'unica persona che riesce ad esercitare un po' di autorità sulla bambina sia lei.

Nel caso sia effettivamente così, le chiedo com'è questo per lei. Forse sente di avere bisogno di un aiuto ma nè i suoi genitori, nè, apparentemente, il padre, sono in grado di darglielo.

La mia opinione è che, se la situazione perdura, potrebbe esserle utile rivolgersi ad un terapeuta per affrontare tutta la questione in maniera più approfondita.

Un cordiale saluto.